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Maccari (M5S): Empoli conferma il Movimento come terza forza. Ora serve rilanciare la partecipazione e la fiducia nella politica

15-10-2025 08:15 - Politica
«È stata una tornata elettorale particolarmente complessa e delicata». Così Jacopo Maccari, referente empolese del Movimento 5 Stelle, commenta l’esito delle elezioni regionali appena concluse, rivendicando l’impegno del gruppo territoriale e dei candidati locali Matteo Ferrante e Simona Terreni. «Abbiamo presentato la nostra lista e promosso il Movimento sul territorio con spirito di responsabilità, appartenenza e fiducia verso il progetto che rappresentiamo e sosteniamo», ha sottolineato Maccari.

Nonostante la difficoltà del contesto politico, il M5S conferma a Empoli la propria posizione come terza forza politica alternativa alla destra, dietro al Partito Democratico e a Toscana Rossa. «Un ottimo risultato che ci riempie di orgoglio — prosegue Maccari — e ci rinnova la motivazione per continuare a lavorare con impegno e serietà».

A livello regionale, invece, Maccari riconosce che il risultato non ha soddisfatto appieno le aspettative, individuando tra le cause principali «l’indigestione causata dall’alleanza con le forze di centro-sinistra». Tuttavia, aggiunge, «l’impegno e i risultati che otterremo alla guida della Regione saranno la vera spinta per il rinnovamento».

Il portavoce empolese rivolge anche un augurio agli eletti del Movimento, Galletti e Romagnoli, auspicando una collaborazione stretta per «dare voce e forza anche alle istanze del territorio empolese». Non mancano le congratulazioni a Toscana Rossa per «l’ottimo risultato, purtroppo penalizzato da una legge elettorale inadeguata e deficitaria, che merita una seria revisione».

Ma è il tema dell’astensionismo a preoccupare maggiormente Maccari: «Il dato più allarmante è la crescita dell’astensione, aumentata di circa il 15% rispetto al 2020». Secondo il rappresentante del M5S, la responsabilità è di «una politica troppo distante dai cittadini, con troppi politici ormai impegnati più a recitare un ruolo che a rappresentare le persone, promuovendo se stessi o una piccola cerchia di potenti».

Da qui l’appello finale: «Serve rilanciare la cultura del voto e la consapevolezza che votare può davvero fare la differenza. Non è vero che tutti i partiti sono uguali: noi lo abbiamo dimostrato quando, da primo partito nazionale, abbiamo realizzato vere riforme sociali a favore dei cittadini comuni, non dell’élite».

Maccari conclude con un messaggio di fiducia: «Sono convinto che, se tutti gli astenuti avessero votato per le forze politiche che più li rappresentano, oggi avremmo assistito a una piccola ma sana rivoluzione. Il voto resta la vera forza della democrazia».