15 Maggio 2025
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Masi e Cioli (Buongiorno Empoli) su Leggenda: festival trasformato, non è più formativo

13-05-2025 11:19 - Politica
Il Festival "Leggenda" Sotto la Lente dell'Opposizione: Tra Critiche e Preoccupazioni per la Direzione Presa

Il festival "Leggenda" ha concluso la sua edizione 2023, ma a quanto pare non tutti sono soddisfatti dei risultati. In un comunicato stampa firmato dai consiglieri di opposizione Leonardo Masi e Sabrina Cioli di Buongiorno Empoli, emerge una forte critica alla trasformazione che il festival ha subito sotto la giunta Mantellassi.

“Com'è andata 'Leggenda'?” si chiedono i due esponenti di Buongiorno Empoli, che hanno deciso di attendere la fine della manifestazione per esprimere le loro considerazioni. "Per fare le nostre osservazioni abbiamo atteso la fine della manifestazione onde evitare la solita e banale etichetta dei 'sempre contro'.” La scelta di posticipare la critica dimostra, secondo Masi e Cioli, la loro volontà di non pregiudicare a priori il valore dell'iniziativa, come è stato fatto in passato. Infatti, nel corso della scorsa legislatura, i due avevano sempre supportato con convinzione il festival, riconoscendone il valore culturale.

Nel loro comunicato, però, le cose sono cambiate: "Ricordiamo, infatti, che nella scorsa legislatura non abbiamo fatto mai mancare il sostegno al festival, il quale ha avuto un valore importante sia per come era stato pensato e costruito sia per come veniva svolto." Il tono del messaggio è chiaro: l’edizione di quest’anno non ha rispettato le aspettative e ha preso una piega che, secondo l’opposizione, non è all’altezza del suo scopo originale.

La principale accusa è che la manifestazione abbia perso il suo carattere formativo, trasformandosi in una mera "kermesse ludico-teatrale". "Da quest'anno, invece, per decisione della giunta Mantellassi, l'iniziativa cambia volto, assumendo quello dell'ennesimo momento di consumo di cultura", scrivono Masi e Cioli. La critica si concentra sul fatto che, a causa di un evidente definanziamento, la manifestazione ha perso il suo slancio e la sua capacità di coinvolgere in modo profondo la comunità.

Le edizioni precedenti di "Leggenda", infatti, erano state concepite come un'iniziativa che si sviluppava nel tempo e che coinvolgeva le scuole, la biblioteca e la cittadinanza in attività di formazione e approfondimento. L’evento non era limitato a un fine settimana, ma si articolava su mesi, con attività che stimolavano la riflessione culturale e la partecipazione attiva. Ma quest’anno, secondo l’opposizione, la manifestazione è diventata “un fine settimana di 'festa' in centro con pupazzi e un po' di contenuto culturale da consumare sul momento”.

Il problema, quindi, non riguarda solo l’aspetto ludico dell’evento, ma soprattutto la mancanza di contenuti significativi. Secondo Masi e Cioli, l’aspetto educativo è stato sacrificato. "Ha dunque prevalso l'aspetto della kermesse ludico-teatrale a scapito del fine per cui era stata ideata 'Leggenda': occuparsi della formazione dei giovani cittadini". Questo approccio ridotto, dicono, non ha permesso di valorizzare appieno le potenzialità del festival, che doveva essere un’occasione di crescita per le nuove generazioni.

Un altro punto critico riguarda il coinvolgimento delle scuole. “Per le scuole, gli incontri con gli autori si sono svolti in un unico giorno e questo ha penalizzato intere classi che pure vi avevano aderito,” osservano. La concentrazione degli incontri in un solo giorno, infatti, ha escluso molte classi e ha reso difficile per gli studenti un'adeguata preparazione, fondamentale per comprendere appieno il valore delle iniziative culturali. Masi e Cioli ricordano, inoltre, che gli incontri dovrebbero essere preceduti da un lavoro di lettura e riflessione, attività che non possono essere improvvisate all’ultimo minuto, come accaduto quest’anno.

“Gli incontri, peraltro, presuppongono a scuola un lavoro di lettura e riflessione precedente all'evento stesso, che non può essere improvvisato all'occorrenza magari per riempire all'ultimo posti rimasti vuoti,” affermano, puntando il dito contro l’improvvisazione che, secondo loro, ha caratterizzato l'organizzazione di questa edizione.

Infine, Masi e Cioli sollevano una questione più ampia: come il Comune intenda coinvolgere maggiormente le famiglie nella vita culturale della città, ma senza ricorrere a eventi che puntano solo sui "grandi riflettori" a scapito della loro reale valenza culturale. "Nelle sedi opportune discuteremo di tutto questo, ponendoci anche il problema effettivo che ha il Comune di avvicinare e coinvolgere di più le famiglie senza però cadere nella scelta di eventi che mirano ai grandi riflettori e meno alla loro significanza culturale," concludono, lasciando aperto il dibattito su come dovrebbe essere strutturata la manifestazione in futuro.

L’appello dell’opposizione è chiaro: "Leggenda" deve tornare ad essere un evento che valorizzi la cultura e l’educazione, e non un momento di puro intrattenimento, perché, come sottolineano, "la cultura non può essere consumata come un prodotto usa e getta".
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