Masi: emergenza freddo, l'amministrazione deve fare di più
14-02-2025 09:53 - Politica
Mercoledì 12 febbraio, con la consigliera Sabrina Ciolli, siamo stati a visitare la ex scuola di Casenuove di proprietà del comune di Empoli, che da qualche anno ospita l'emergenza freddo. La struttura vede la Misericordia protagonista di uno dei tanti servizi che quotidianamente svolge per dare sostegno e dignità a chi vive in condizioni di estrema povertà e non riuscirebbe altrimenti ad affrontare il gelo dell'inverno.
Da quest' anno tuttavia, non avendo ricevuto un adeguato finanziamento pubblico, il servizio è diminuito da un punto di vista quantitativo: non c'è più, infatti, una continuità nell'apertura quotidiana, costringendo gli ospiti ad uscire la mattina e rientrare nel tardo pomeriggio e lo stesso periodo di permanenza del servizio è diminuito, durando dal 19 novembre al 3 marzo, 17 giorni in meno rispetto all'inverno 2023/2024.
Al di là della riduzione temporale del servizio abbiamo riscontrato, nonostante l'impegno di chi gestisce la struttura, una condizione precaria nell'ex scuola: da un punto di vista del materiale, della struttura e dei servizi igienici; denunciamo inoltre una mancanza di un'assistenza costante socio sanitaria per gli ospiti della struttura.
Crediamo che sia necessario un impegno serio della nostra amministrazione su questo tema, chiedendo che si finanzi adeguatamente un restauro della struttura che sia funzionale ad un senso di cura e di interesse verso i contesti più difficili del nostro territorio. Sono infatti queste sacche di povertà assoluta, spesso legate anche alle dipendenze da sostanze e disturbi mentali, se non adeguatamente curate, a generare quei momenti di insicurezza che anche la cittadinanza empolese denuncia di vivere.
Questo riporta alla critica che abbiamo sempre posto sulle questioni note all'opinione pubblica come "di sicurezza": l'aspetto securitario non può e non deve bastare, servono anche attenzione e cura. Se le situazioni di disagio continueranno a non esser considerate dalla nostra amministrazione, chi le vive continuerà a sentirsi estraneo dalla coscienza collettiva.
Fonte: Ufficio stampa
Da quest' anno tuttavia, non avendo ricevuto un adeguato finanziamento pubblico, il servizio è diminuito da un punto di vista quantitativo: non c'è più, infatti, una continuità nell'apertura quotidiana, costringendo gli ospiti ad uscire la mattina e rientrare nel tardo pomeriggio e lo stesso periodo di permanenza del servizio è diminuito, durando dal 19 novembre al 3 marzo, 17 giorni in meno rispetto all'inverno 2023/2024.
Al di là della riduzione temporale del servizio abbiamo riscontrato, nonostante l'impegno di chi gestisce la struttura, una condizione precaria nell'ex scuola: da un punto di vista del materiale, della struttura e dei servizi igienici; denunciamo inoltre una mancanza di un'assistenza costante socio sanitaria per gli ospiti della struttura.
Crediamo che sia necessario un impegno serio della nostra amministrazione su questo tema, chiedendo che si finanzi adeguatamente un restauro della struttura che sia funzionale ad un senso di cura e di interesse verso i contesti più difficili del nostro territorio. Sono infatti queste sacche di povertà assoluta, spesso legate anche alle dipendenze da sostanze e disturbi mentali, se non adeguatamente curate, a generare quei momenti di insicurezza che anche la cittadinanza empolese denuncia di vivere.
Questo riporta alla critica che abbiamo sempre posto sulle questioni note all'opinione pubblica come "di sicurezza": l'aspetto securitario non può e non deve bastare, servono anche attenzione e cura. Se le situazioni di disagio continueranno a non esser considerate dalla nostra amministrazione, chi le vive continuerà a sentirsi estraneo dalla coscienza collettiva.
Fonte: Ufficio stampa