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Montelupo, la sala consiliare dedicata a Biagi e Ciardi, le prime 2 donne elette alle amministrative del 1946

26-11-2024 09:22 - Circondiario
Porterà il nome delle prime consigliere comunali elette, la sala consiliare del municipio di Montelupo Fiorentino. Mercoledì 27 novembre, prima della riunione dell'assemblea, alle ore 20.45 quel luogo verrà intitolato ad Anna Biagi ed Emilia Ciardi, le prime donne elette a Montelupo nelle elezioni amministrative del 1946
a varcare come consigliere quella soglia, grazie ai consensi rievuti nelle amministrative del 1946.

A seguito del suffragio universale, la prima occasione di voto per le donne fu il 10 marzo 1946, con le elezioni amministrative per la ricostituzione dei Comuni, dove l'affluenza femminile sfiorò il 90% e circa 2 mila donne conquistarono un seggio nei Consigli Comunali. Domenica 7 aprile 1946 anche a Montelupo Fiorentino si svolsero le prime elezioni amministrative: che portò all'insediamento del primo Sindaco di Montelupo Fiorentino, Alfio Dini, e del primo Consiglio Comunale, che tra i 19 consiglieri eletti vide anche Anna Biagi ed Emilia Ciardi.

Anna Biagi nacque a Lucca il 4 ottobre del 1902. Diplomata al conservatorio di Firenze, impartiva lezioni di musica, aperte spesso anche alla cittadinanza, presso la scuola elementare del paese, oltre a dare lezioni di pianoforte in forma privata. Era vedova di Giuseppe Lami, maestro elementare, deportato dai nazifascisti e ucciso nel lager di Ebensee il 14 marzo del 1945. Insieme avevano quattro figli: Carlo Maria, Pierluigi, Maria Grazia e Maria Giulia.
Biagi era molto conosciuta in paese anche per la sua disponibilità verso il prossimo, nonostante la famiglia numerosa e il lavoro. Una cattolica convinta che metteva in pratica la profonda fede, assieme al marito. Il loro amore per il prossimo e il rifiuto della prepotenza incarnavano importanti valori antifascisti, cosa che fece guadagnare loro l'inimicizia del regime.
Emilia Ciardi, invece, nacque a Montelupo il 9 maggio 1901. Lavorava come impagliatrice di fiaschi nel borgo de La Torre, dove abitava. Vedova di Giulio Arrostiti, morto nel 1933 in un terribile incidente sul lavoro alla vetreria Nardi, venne poi assunta nella stessa vetreria come operaia addetta alla mensa. Il lavoro le permise di far studiare l'unica figlia, Mary.
Ciardi era una donna dinamica, umile e impegnata per i bisogni della gente del paese. Nel 1945 a Montelupo nacque l'Unione Donne Italiane e lei ne entrò a far parte come militante, partecipando alla diffusione del giornale "Noi Donne". Entrò poi nel Comitato maternità e infanzia, lavorando per una maggiore diffusione dell'istruzione e dell'assistenza sanitaria.

«Questa intitolazione s'inserisce nelle azioni dell'amministrazione comunale orientate a preservare la memoria collettiva del territorio, sia per le attuali che per le future generazioni - commenta l'assessora alle Pari Opportunità Stefania Fontanelli (nella foto a sinistra). -L'intitolazione di strade o di luoghi pubblici è un mezzo importante per dare visibilità e dignità alle figure femminili che si sono distinte in tanti campi, anche nella normale vita quotidiana di un paese, con il loro impegno civile, politico e sociale, impegno ancora troppo spesso dimenticato o passato sotto silenzio. Azioni come queste possono contribuire a contrastare gli stereotipi di genere e a creare una cultura non discriminante».


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