Montespertoli, scontro sulla Palestina tra maggioranza e Coordinamento
30-08-2025 15:00 - Circondiario
Si accende lo scontro politico intorno alla questione palestinese. Con una nota diffusa nella giornata di ieri, il gruppo consiliare di maggioranza Vivo Montespertoli ha definito “una grave scorrettezza” il comunicato del Coordinamento Montespertoli con la Palestina, pubblicato il 28 agosto, giudicandolo “provocatorio” e non orientato al dialogo.
“Il nostro gruppo – si legge nella nota – aveva dato disponibilità a un incontro successivo a quella data per lavorare insieme a un testo condiviso da portare in Consiglio Comunale. La scelta di diffondere comunque il comunicato prima della riunione appare dunque una mossa strumentale, più volta alla polemica che alla costruzione di un percorso comune”.
I consiglieri di Vivo Montespertoli sottolineano come il Consiglio Comunale debba rimanere “il luogo di democrazia, civiltà e dialogo del più alto livello”, non un terreno di scontro pubblico. “Al popolo palestinese – prosegue il gruppo – non serve attaccare la Giunta o il Consiglio, serve unire le voci affinché cessi il massacro in corso”.
Nonostante il clima di polemica, la maggioranza ribadisce la volontà di proseguire nell’impegno a sostegno dei diritti del popolo palestinese. “Presenteremo un atto in Consiglio Comunale per aderire come Comune al Coordinamento degli Enti Locali per i diritti del popolo Palestinese, così che la discussione avvenga nella sede istituzionale che rappresenta l’intera comunità”.
Il gruppo consiliare respinge inoltre “le accuse pretestuose e prive di fondamento” rivolte al vicesindaco Marco Pierini, rinnovandogli “piena fiducia” e invitando a non usare “la giusta causa palestinese per attacchi personali ingiustificati”.
A ricordare l’impegno del Comune, Vivo Montespertoli sottolinea che “da oltre un anno campeggia sul Palazzo Comunale uno striscione che invita al cessate il fuoco e a un accordo di pace che favorisca la pacifica convivenza tra popolo palestinese e popolo israeliano”.
La nota si chiude con un auspicio: che il Coordinamento Montespertoli con la Palestina diventi “un vero strumento per le lotte del popolo palestinese e per la promozione di politiche di pace, e non un veicolo di antagonismo verso l’amministrazione comunale, con la quale condivide da sempre i medesimi principi”.
“Il nostro gruppo – si legge nella nota – aveva dato disponibilità a un incontro successivo a quella data per lavorare insieme a un testo condiviso da portare in Consiglio Comunale. La scelta di diffondere comunque il comunicato prima della riunione appare dunque una mossa strumentale, più volta alla polemica che alla costruzione di un percorso comune”.
I consiglieri di Vivo Montespertoli sottolineano come il Consiglio Comunale debba rimanere “il luogo di democrazia, civiltà e dialogo del più alto livello”, non un terreno di scontro pubblico. “Al popolo palestinese – prosegue il gruppo – non serve attaccare la Giunta o il Consiglio, serve unire le voci affinché cessi il massacro in corso”.
Nonostante il clima di polemica, la maggioranza ribadisce la volontà di proseguire nell’impegno a sostegno dei diritti del popolo palestinese. “Presenteremo un atto in Consiglio Comunale per aderire come Comune al Coordinamento degli Enti Locali per i diritti del popolo Palestinese, così che la discussione avvenga nella sede istituzionale che rappresenta l’intera comunità”.
Il gruppo consiliare respinge inoltre “le accuse pretestuose e prive di fondamento” rivolte al vicesindaco Marco Pierini, rinnovandogli “piena fiducia” e invitando a non usare “la giusta causa palestinese per attacchi personali ingiustificati”.
A ricordare l’impegno del Comune, Vivo Montespertoli sottolinea che “da oltre un anno campeggia sul Palazzo Comunale uno striscione che invita al cessate il fuoco e a un accordo di pace che favorisca la pacifica convivenza tra popolo palestinese e popolo israeliano”.
La nota si chiude con un auspicio: che il Coordinamento Montespertoli con la Palestina diventi “un vero strumento per le lotte del popolo palestinese e per la promozione di politiche di pace, e non un veicolo di antagonismo verso l’amministrazione comunale, con la quale condivide da sempre i medesimi principi”.