Multiutility, la vittoria politica di SInistra Italiana: "sterilizzata" la quotazione in Borsa
30-09-2025 14:30 - Politica
«La politica è fatica, mediazione, pazienza e rapporto serio con gli alleati, senza mai rinunciare ai propri principi». Con queste parole Massimo Marconcini (che è intervenuto in qualità di responsabile dei rapporti con gli enti istituzionali, al posto del presidente del Circolo Sinistra Italiana Mori-Salvadori, Davide Carpentieri, impegnato per lavoro, affiancato da Marco Dicuio, consigliere comunale, dall'assessora alla scuola Mariagrazia Pasqualetti e da Cristian Gaetani, ha aperto la conferenza stampa di Sinistra Italiana convocata all'indomani dell'approvazione della delibera sulla Multiutility e dell'ordine del giorno accompagnatorio, che è stato discusso e votato in consiglio comunale. Un incontro dal forte valore politico, che il gruppo ha voluto per rivendicare il risultato ottenuto nel Consiglio comunale della sera precedente e per sottolineare la differenza di metodo e di prospettiva rispetto agli altri partner della coalizione di centrosinistra. Ma soprattutto per rilanciare il ruolo dei partiti, perché il risultato ottenuto è frutto di un lavoro svolto dai partiti.
La delibera “sterilizzata” e l'ordine del giorno.
La vicenda è nota: il progetto Multiutility, che prevede la gestione dei servizi pubblici locali in un'unica grande società, aveva acceso da mesi un dibattito, soprattutto sul tema della possibile futura quotazione in borsa. Ipotesi che è contenuta in una delibera del 2022, approvata dall'allora maggioranza politica cittadina.
«Il nostro obiettivo – ha spiegato Marconcini – era arrivare a un testo che escludesse ogni ambiguità sulla quotazione in borsa. Non ci bastava un semplice rinvio, volevamo un atto che sterilizzasse ogni tentazione futura. E ci siamo riusciti».
In pratica, come sottolineano i diretti interessati e come ha ribadito in piena assise anche il sindaco Alessio Mantellassi, con questo atto voluto da Sinistra Italiana, si torna… «all'anno zero». Grazie a un lungo lavoro di pressione politica all'interno della maggioranza, di un dialogo tra le segreterie dei partiti che la compongono e della componente civica, si è giunti a questo risultato.
Ma c'è ancora di più. Marco Dicuio, dai banchi della maggioranza, ha presentato un ordine del giorno “accompagnatorio” (questo è il termine tecnico del documento) che impegna i componenti della coalizione di maggioranza a votare “no” alla quotazione in borsa in qualsiasi sede venga proposta. Un documento che lo stesso Marconcini ha definito «un'arma deliberativa», perché introduce vincoli e controlli concreti e potrà orientare le scelte future.
Il ruolo di Sinistra Italiana nella maggioranza.
Il gruppo ha rivendicato il risultato come una vittoria politica frutto di tenacia e capacità di mediazione. «Abbiamo lavorato da forza di governo, non da testimonianza – ha sottolineato Dicuio –. Abbiamo mostrato l'importanza di stare nella maggioranza. Senza i nostri voti e le nostre condizioni, la delibera non sarebbe passata in questa forma».
Il percorso non è stato semplice: Sinistra Italiana si è mossa in una maggioranza ampia ma articolata, riuscendo a convincere anche il Partito Democratico a rivedere alcune posizioni iniziali. «Se il PD avesse avuto i numeri da solo, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente – hanno osservato i membri di Sinistra Italiana –. Ma abbiamo costruito una rete di alleanze, parlando con tutti e portando la giunta a fare i conti con le nostre proposte».
Le differenze con i Verdi. E la spaccatura dell'opposizione.
Durante la conferenza non sono mancati riferimenti agli alleati ecologisti. «I Verdi hanno seguito un percorso diverso – ha spiegato Gaetani –. Non mettiamo in discussione il loro impegno, ma noi abbiamo scelto di stare fino in fondo nel confronto, anche quando è stato faticoso. Questo ci ha permesso di incidere davvero, non solo di esprimere un dissenso».
Un passaggio che segna una distinzione netta all'interno della coalizione: Sinistra Italiana si presenta come forza di sinistra capace di ottenere risultati concreti senza rinunciare ai principi, mentre i Verdi sono apparsi più defilati nella trattativa, pur condividendo la critica di fondo al progetto di Multiutility.
Ma una spaccatura c'è stata anche nel gruppo di opposizione: il rappresentante del Movimento Cinquestelle, Jacopo Maccari, che aveva dato il suo voto contrario alla delibera sulla Multiutility, ha votato favorevolmente all'ordine del giorno che impegna la maggioranza sulla questione della quotazione in borsa. Al contrario dei suoi alleati di Buongiorno Empoli, che invece, hanno detto no al primo punto e si sono astenuti sull'odg. La differenza sulle due discussioni sta proprio in questo: la delibera congela – o sterilizza, per dirla con le parole dei fautori di questo atto – la quotazione in Borsa, non toccando la Multiutility. E con il voto contrario Buongiorno Empoli sottolinea anche la sua contrarietà alla Multiutility.
Prospettive future.
Per Sinistra Italiana, quella di oggi non è una vittoria di tappa ma l'inizio di un percorso. «Questo voto rafforza il nostro ruolo nella maggioranza e apre la strada a un nuovo equilibrio politico – ha concluso Marconcini –. Continueremo a vigilare perché la Multiutility resti sotto controllo pubblico e perché ogni decisione passi dal Consiglio comunale».
La delibera “sterilizzata” e l'ordine del giorno.
La vicenda è nota: il progetto Multiutility, che prevede la gestione dei servizi pubblici locali in un'unica grande società, aveva acceso da mesi un dibattito, soprattutto sul tema della possibile futura quotazione in borsa. Ipotesi che è contenuta in una delibera del 2022, approvata dall'allora maggioranza politica cittadina.
«Il nostro obiettivo – ha spiegato Marconcini – era arrivare a un testo che escludesse ogni ambiguità sulla quotazione in borsa. Non ci bastava un semplice rinvio, volevamo un atto che sterilizzasse ogni tentazione futura. E ci siamo riusciti».
In pratica, come sottolineano i diretti interessati e come ha ribadito in piena assise anche il sindaco Alessio Mantellassi, con questo atto voluto da Sinistra Italiana, si torna… «all'anno zero». Grazie a un lungo lavoro di pressione politica all'interno della maggioranza, di un dialogo tra le segreterie dei partiti che la compongono e della componente civica, si è giunti a questo risultato.
Ma c'è ancora di più. Marco Dicuio, dai banchi della maggioranza, ha presentato un ordine del giorno “accompagnatorio” (questo è il termine tecnico del documento) che impegna i componenti della coalizione di maggioranza a votare “no” alla quotazione in borsa in qualsiasi sede venga proposta. Un documento che lo stesso Marconcini ha definito «un'arma deliberativa», perché introduce vincoli e controlli concreti e potrà orientare le scelte future.
Il ruolo di Sinistra Italiana nella maggioranza.
Il gruppo ha rivendicato il risultato come una vittoria politica frutto di tenacia e capacità di mediazione. «Abbiamo lavorato da forza di governo, non da testimonianza – ha sottolineato Dicuio –. Abbiamo mostrato l'importanza di stare nella maggioranza. Senza i nostri voti e le nostre condizioni, la delibera non sarebbe passata in questa forma».
Il percorso non è stato semplice: Sinistra Italiana si è mossa in una maggioranza ampia ma articolata, riuscendo a convincere anche il Partito Democratico a rivedere alcune posizioni iniziali. «Se il PD avesse avuto i numeri da solo, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente – hanno osservato i membri di Sinistra Italiana –. Ma abbiamo costruito una rete di alleanze, parlando con tutti e portando la giunta a fare i conti con le nostre proposte».
Le differenze con i Verdi. E la spaccatura dell'opposizione.
Durante la conferenza non sono mancati riferimenti agli alleati ecologisti. «I Verdi hanno seguito un percorso diverso – ha spiegato Gaetani –. Non mettiamo in discussione il loro impegno, ma noi abbiamo scelto di stare fino in fondo nel confronto, anche quando è stato faticoso. Questo ci ha permesso di incidere davvero, non solo di esprimere un dissenso».
Un passaggio che segna una distinzione netta all'interno della coalizione: Sinistra Italiana si presenta come forza di sinistra capace di ottenere risultati concreti senza rinunciare ai principi, mentre i Verdi sono apparsi più defilati nella trattativa, pur condividendo la critica di fondo al progetto di Multiutility.
Ma una spaccatura c'è stata anche nel gruppo di opposizione: il rappresentante del Movimento Cinquestelle, Jacopo Maccari, che aveva dato il suo voto contrario alla delibera sulla Multiutility, ha votato favorevolmente all'ordine del giorno che impegna la maggioranza sulla questione della quotazione in borsa. Al contrario dei suoi alleati di Buongiorno Empoli, che invece, hanno detto no al primo punto e si sono astenuti sull'odg. La differenza sulle due discussioni sta proprio in questo: la delibera congela – o sterilizza, per dirla con le parole dei fautori di questo atto – la quotazione in Borsa, non toccando la Multiutility. E con il voto contrario Buongiorno Empoli sottolinea anche la sua contrarietà alla Multiutility.
Prospettive future.
Per Sinistra Italiana, quella di oggi non è una vittoria di tappa ma l'inizio di un percorso. «Questo voto rafforza il nostro ruolo nella maggioranza e apre la strada a un nuovo equilibrio politico – ha concluso Marconcini –. Continueremo a vigilare perché la Multiutility resti sotto controllo pubblico e perché ogni decisione passi dal Consiglio comunale».
Il rischio, che è emerso anche nel dibattito, è che questo atto potrebbe essere temporaneo e, col prossimo mandato elettorale, potrebbe essere cancellato o ignorato. Ma sottolineano i membri di Sinistra Italiana: "Vigileremo e nel prossimo mandato elettorale, se sarà necessario, ripresenteremo un nuovo accordo, dello stesso tenore".
Il messaggio è chiaro: il partito vuole presentarsi alle prossime scadenze elettorali, locali e regionali, come l'asse imprescindibile di una sinistra capace di unire radicalità e responsabilità di governo. Una lezione che, nella complessa partita della Multiutility, si traduce in un dato politico evidente: senza Sinistra Italiana, la delibera non sarebbe stata la stessa.
Il messaggio è chiaro: il partito vuole presentarsi alle prossime scadenze elettorali, locali e regionali, come l'asse imprescindibile di una sinistra capace di unire radicalità e responsabilità di governo. Una lezione che, nella complessa partita della Multiutility, si traduce in un dato politico evidente: senza Sinistra Italiana, la delibera non sarebbe stata la stessa.