Musei per l’Alzheimer fa tappa a Empoli: una giornata tra arte, cura e comunità alla mostra Provincia Novecento
24-11-2025 14:40 - Circondiario
“Musei per l’Alzheimer”, il programma del Mudev dedicato alle persone anziane fragili e a chi se ne prende cura, ha fatto tappa a Empoli sabato 22 novembre 2025, con il secondo appuntamento della nuova stagione ospitato negli spazi della mostra Provincia Novecento, allestita nell’Antico Ospedale S. Giuseppe di Via dei Paladini. Ad accogliere i partecipanti sono stati Cristina Gelli e Marco Campigli, curatori dell’esposizione. Il progetto, strutturato in incontri che si svolgono un sabato al mese nei diversi musei del sistema Mudev, offre a persone con demenza, ai loro familiari, amici e assistenti domiciliari l’opportunità di vivere luoghi del territorio dedicati all’arte e alla cultura, condividendo emozioni, ricordi e riflessioni. Le attività sono condotte da un gruppo di educatrici museali ed educatori geriatrici formati dal Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer, professionisti esperti nella comunicazione e nella relazione con chi affronta l’esperienza della demenza. Alla base del programma c’è l’obiettivo di contrastare l’isolamento e la solitudine che spesso colpiscono chi vive una condizione di fragilità e chi presta cura quotidiana: un invito a “uscire di casa”, a riattivare il legame con la comunità, a ritrovare benessere attraverso la bellezza. Partecipare agli incontri significa ritagliarsi un momento speciale nella routine assistenziale, prepararsi, vestirsi bene, riscoprire piccole attenzioni verso di sé e condividere un’esperienza culturale in un ambiente accogliente. È anche un modo per rafforzare la relazione tra caregiver e persona assistita, sperimentando nuovi linguaggi e nuove modalità di comunicazione. Attivo da molti anni e realizzato dal 2022 in collaborazione con la Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, “Musei per l’Alzheimer” rientra tra le proposte prescrivibili nei programmi di accompagnamento alle cure domiciliari previsti dalla Regione Toscana, confermando il valore dell’arte come strumento di inclusione, sollievo e partecipazione.






