News
percorso: Home > News > Opinioni

Nel centro-destra il solito, stucchevole teatrino

18-10-2025 09:42 - Opinioni












Chi pensava che aver assistito dalla poltrona al primo, storico ballottaggio nel comune di Empoli mentre in Italia soffia da tre anni un potente vento di centro-destra fosse servito da lezione a quella parte politica si deve ricredere. Lo stucchevole teatrino va avanti, puntuale come una scadenza delle tasse, noioso come la corazzata Potemkin. La parte è sempre quella a destra, i galli nel pollaio gli stessi: Fratelli d'Italia da una parte, il centrodestra per Empoli, il vero centrodestra come ama definirlo il suo leader, dall'altra. O, se preferite, i vari esponenti meloniani del territorio ed Andrea Poggianti: la versione empolese del c'eravamo tanto amati.

Appena il tempo di contare i voti regionali e si riparte a colpi di comunicati stampa e post social. Sarebbe curioso sapere a chi interessano e forse anche chi li legge. Lo confessiamo, non noi di clebs che, quando ne arriva uno, si va di copia incolla sperando che ci sia in testa un abbozzo di titolo per non dover nemmeno perdere tempo a leggerli per farne uno. Il tutto con l'immancabile ed empolesissimo “denasega che palle” a corredo.

Cui prodest? Dicevano i latini. Boh. Difficilmente alla causa del centro-destra in generale perché lo spettacolo offerto agli elettori è triste. Forse a Poggianti che è ancora alla ricerca di una nuova casa politica che gli consenta di dare seguito alle sue legittime aspirazioni politiche che non siano passare le serate in consiglio comunale. Alla fine, politicamente, lui non ha niente da rimetterci. Sicuramente non a Fratelli d'Italia che non si capisce perché continui in un giochino dal quale non ha niente da guadagnare, se non far passare il messaggio che, per il partito espressione della prima forza politica nel paese e protagonista di un buon risultato generale in Toscana e personale di Federico Pavese sul territorio, Poggianti resta ancora oggi un problema. La cosa migliore, forse, sarebbe capire che è ora di farla finita, perché una cosa sono le questioni personali ed un'altra la politica.

Questo teatrino è ormai una cagata pazzesca. Seguirono 92 minuti di applausi.