"Noi, quelli che vorrebbero restare": Empoli raccontata dai giovani
06-11-2025 08:38 - Primo piano
di Emilio Chiorazzo
Alla domanda “Ti immagini a Empoli tra dieci anni?”, il 62% degli intervistati ha risposto di sì. Ma dietro quella percentuale si nasconde una condizione: “Solo se la città cambierà”.

Restare o partire? Una generazione sospesa tra radici e futuro. In occasione della inaugurazione del nuovo spazio del cinema La Perla (via dei Neri, Empoli) la redazione di Scomodo, che ne gestirà le attività, ha pubblicato i dati di un sondaggio svolto tra i ragazzi, in città.
Un'inchiesta sui giovani empolesi: lavoro, cultura e il sogno di una città che li ascolti Empoli.
Restare o partire? È la domanda che attraversa le storie di centinaia di giovani empolesi e che dà il titolo all'indagine “Empoli Restare”, curata dal collettivo Scomodo. Un progetto che non si ferma alla statistica,
ma diventa racconto sociale: un viaggio dentro le aspettative, le paure e le speranze di chi oggi ha tra i 16 e i 35 anni e si interroga sul proprio futuro in questa città.
ma diventa racconto sociale: un viaggio dentro le aspettative, le paure e le speranze di chi oggi ha tra i 16 e i 35 anni e si interroga sul proprio futuro in questa città. Il sondaggio, condotto su oltre 500 ragazze e ragazzi, nasce in parallelo alla rinascita del Cinema La Perla, spazio simbolico che Scomodo sta trasformando in un centro culturale gestito dal basso.
L'obiettivo è capire cosa significhi davvero “restare” a Empoli: scelta, necessità o opportunità? Un legame forte, ma non cieco.
Alla domanda “Ti immagini a Empoli tra dieci anni?”, il 62% degli intervistati ha risposto di sì. Ma dietro quella percentuale si nasconde una condizione: “Solo se la città cambierà”. Un quarto del campione (25%) dichiara invece di voler partire, mentre il restante 13% è incerto. Cultura e socialità, il tallone d'Achille Per il 71% dei giovani la vera urgenza della città è avere luoghi di incontro, spazi gratuiti dove vivere la cultura e la socialità.

L'Empoli descritta nei questionari è una città “viva ma dispersa”, dove eventi e iniziative esistono ma raramente coinvolgono i giovani nella loro progettazione. Il lavoro come chiave per restare.
Quando si chiede cosa spingerebbe i ragazzi a rimanere, la risposta è netta: il lavoro. Il 43% sogna un'occupazione stabile e coerente con il proprio percorso di studi. Ma non solo: il 32% individua nella partecipazione culturale e civica il vero motore del cambiamento, mentre un altro 15% chiede spazi condivisi, luoghi dove unire formazione e creatività.
La rigenerazione passa da La Perla. Nel questionario, il progetto più citato come esempio di rinascita è proprio La Perla. Il 77% degli intervistati lo considera un simbolo di cambiamento positivo, un luogo che potrebbe ridare senso al concetto di “cultura pubblica”. Per molti, il futuro passa da qui: un esperimento di gestione collettiva che riunisce studenti, artisti e associazioni in un percorso di co-progettazione.
Una generazione che chiede ascolto. L'indagine di Scomodo non è solo una fotografia, ma una richiesta politica e culturale. I giovani empolesi non vogliono abbandonare la città: vogliono essere parte della sua trasformazione. Il messaggio è chiaro: servono politiche pubbliche che mettano i ragazzi al centro, non solo come pubblico ma come protagonisti. Empoli può ancora scegliere Il titolo “Restare” suona come una sfida collettiva: ai cittadini, alle istituzioni, al mondo culturale. “Restare non è una condanna né una rinuncia – scrive la redazione di Scomodo – ma una scelta consapevole, che ha senso solo se la città si trasforma insieme a chi la abita”.
Ecco allora il senso profondo di questa inchiesta: non solo capire cosa pensano i giovani, ma restituire loro la parola.
Perché restare, oggi, è un atto politico. E la domanda – in fondo – riguarda tutti: che città vogliamo costruire, se vogliamo davvero che qualcuno scelga di restarci?
(I dati del sondaggio e l'analisi approfondita delle opinioni dei giovani empolesi sono contenuti in un numero speciale di "Restare", un allegato locale in versione digitale, realizzato dalla redazione di Scomodo e disponibile sul sito web del Collettivo)






