Nuovi mezzi ed Edera, Pubbliche assistenze in festa
27-07-2025 15:37 - Cronaca
Una serata di festa, comunità e gratitudine quella che si è tenuta giovedì presso la sede delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e Castelfiorentino, dove si è svolta la tradizionale cena con volontari e donatori di sangue. Un momento che quest'anno ha avuto un significato ancora più speciale: si sono infatti conclusi i lavori di ristrutturazione della sede, sono stati inaugurati tre nuovi mezzi e si è aggiunta Casa Edera, la settima casa rifugio dell'associazione, simbolo concreto dell'impegno verso le persone più fragili.
"Siamo arrivati alla nostra tradizionale cena con i volontari e donatori, ma quest'anno è ancora più importante perché abbiamo finito di ristrutturare – ha dichiarato Eleonora Gallerini, presidente delle Pubbliche Assistenze Riunite – L'anno scorso abbiamo rifatto il tetto, la facciata e ristrutturato gli spazi interni, quest'anno abbiamo cambiato gli infissi mantenendo lo stile tradizionale. Siamo molto fieri, perché questa è la nostra casa, di chi ogni giorno si impegna per il bene comune e per gli altri. È giusto che qui si stia bene".
La serata ha visto anche la presentazione dei tre nuovi mezzi, indispensabili per rispondere all'aumento delle richieste di servizi sul territorio: "Ne avevamo bisogno e abbiamo già iniziato ad utilizzati – ha aggiunto Gallerini –, ma li volevamo comunque inaugurare per presentarli. Sono mezzi importanti e idonei ad accogliere le esigenze della comunità. Cerchiamo sempre di dare il meglio".
Non meno importante l'inaugurazione di Casa Edera, che diventa la settima casa rifugio gestita dalle Pubbliche Assistenze Riunite, consolidando l'impegno dell'associazione nella rete di accoglienza per le donne vittime di violenza e le persone in difficoltà, un presidio fondamentale di protezione sociale per l'Empolese-Valdelsa.
Presente alla serata anche il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi, che ha voluto ringraziare i volontari per il loro ruolo insostituibile nella comunità: "Tante delle cose che ci sono in una città non esisterebbero senza i volontari e le associazioni. Penso al sistema di Protezione Civile, tanto per dirne una, ma penso anche ai donatori del sangue. Il lavoro che fa Anpas, soprattutto di dare continuità alla donazione, è molto prezioso per il nostro centro trasfusionale".
La cena, con la presenza di tantissimi volontari, donatori e sostenitori dell'associazione, si è trasformata in un momento di condivisione sincera, tra sorrisi, ricordi e rinnovata energia per affrontare le sfide future. Un segno concreto che la comunità cresce quando le persone si mettono insieme per costruire cura e solidarietà, partendo da una "casa" che è di tutti.
Fonte: Ufficio stampa
"Siamo arrivati alla nostra tradizionale cena con i volontari e donatori, ma quest'anno è ancora più importante perché abbiamo finito di ristrutturare – ha dichiarato Eleonora Gallerini, presidente delle Pubbliche Assistenze Riunite – L'anno scorso abbiamo rifatto il tetto, la facciata e ristrutturato gli spazi interni, quest'anno abbiamo cambiato gli infissi mantenendo lo stile tradizionale. Siamo molto fieri, perché questa è la nostra casa, di chi ogni giorno si impegna per il bene comune e per gli altri. È giusto che qui si stia bene".
La serata ha visto anche la presentazione dei tre nuovi mezzi, indispensabili per rispondere all'aumento delle richieste di servizi sul territorio: "Ne avevamo bisogno e abbiamo già iniziato ad utilizzati – ha aggiunto Gallerini –, ma li volevamo comunque inaugurare per presentarli. Sono mezzi importanti e idonei ad accogliere le esigenze della comunità. Cerchiamo sempre di dare il meglio".
Non meno importante l'inaugurazione di Casa Edera, che diventa la settima casa rifugio gestita dalle Pubbliche Assistenze Riunite, consolidando l'impegno dell'associazione nella rete di accoglienza per le donne vittime di violenza e le persone in difficoltà, un presidio fondamentale di protezione sociale per l'Empolese-Valdelsa.
Presente alla serata anche il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi, che ha voluto ringraziare i volontari per il loro ruolo insostituibile nella comunità: "Tante delle cose che ci sono in una città non esisterebbero senza i volontari e le associazioni. Penso al sistema di Protezione Civile, tanto per dirne una, ma penso anche ai donatori del sangue. Il lavoro che fa Anpas, soprattutto di dare continuità alla donazione, è molto prezioso per il nostro centro trasfusionale".
La cena, con la presenza di tantissimi volontari, donatori e sostenitori dell'associazione, si è trasformata in un momento di condivisione sincera, tra sorrisi, ricordi e rinnovata energia per affrontare le sfide future. Un segno concreto che la comunità cresce quando le persone si mettono insieme per costruire cura e solidarietà, partendo da una "casa" che è di tutti.
Fonte: Ufficio stampa