05 Ottobre 2024
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Nuovo stadio, quelle richieste dell'Empoli che fanno litigare la politica

01-10-2024 17:14 - Politica
Il percorso partecipativo intorno al progetto del nuovo stadio Castellani, presentato a fine estate dall'Empoli calcio, è nelle fasi finali: dopo i due laboratori di ascolto e confronto, giovedì 3 ottobre parte un altro tipo di laboratorio, di approfondimento e di proposta (il secondo si farà il 17 ottobre), per poi giungere all'incontro di chiusura, del 24 ottobre quando saranno presentate le conclusioni, quando questo tragitto fatto insieme alla città, sarà portato a sintesi.

Il tema, però, com'era prevedibile, è discusso anche – e soprattutto - nelle sedi politiche. E questo, ovviamente, rafforza la convinzione che – essendo una questione ricca di argomenti che vanno a trasformare un intero quartiere della città e la vivibilità dello stesso da parte dei suoi abitanti . la partecipazione al percorso che è stato avviato già da alcune settimane, per far sentire la propria voce, le proprie esigenze, le perplessità, le preoccupazioni, le paure, ma anche dare qualche indicazione più pratica, rispetto a quelle tecnico-teoriche dei professionisti, sarebbe auspicabile, sempre più numerosa.

In consiglio comunale, l'altra sera, a seguito di un ordine del giorno presentato dal gruppo Buongiorno Empoli-Siamo Empoli-Movimento 5 Stelle, si è discusso sulle proposte che l'Empoli ha avanzato al Comune per attivare il partenariato pubblico-privato che dovrà portare alla realizzazione del nuoco stadio e, di conseguenza, alla trasformazione del quartiere di Serravalle.

La questione che hanno messo a fuoco i consiglieri del gruppo di opposizione di sinistra è legata allo scenario numero 3 contenuto nelle proposte dell'Empoli calcio (quella che la società ritiene più sostenibile. E che descrive in questo modo lo scenario:

  • che la società investa sulla struttura e sulle aree limitrofe circa 55 milioni di euro, comprese le opere di urbanizzazione che verranno trasferite gratuitamente al Comune a seguito della loro realizzazione, creando un impianto sportivo di eccellenza, ecosostenibile, che possa ospitare eventi sportivi e non di rilievo nazionale e internazionale, contribuendo alla riqualificazione dell'area dal punto di vista urbanistico, sociale ed economico;
  • che il Comune di Empoli preveda una contribuzione pubblica di natura non monetaria sotto forma di: diritto di superficie a titolo gratuito sull'area dello stadio di durata pari alla concessione, cioè 73 anni (di cui 3 anni per la progettazione e realizzazione dell'intervento e 70 anni relativi alla fase di gestione della struttura);
  • trasferimento del diritto di proprietà a titolo gratuito da parte del Comune di Empoli dell'area del campo sussidiario (12.000 m quadri) con destinazione d'uso polivalente e un adeguato indice di fabbricabilità per la costruzione di una struttura turistico-ricettiva;
  • esclusione dal pagamento delle imposte indirette (imposta municipale sugli immobili e imposta sui rifiuti).



Le domande che il gruppo Buongiorno Empoli-Siamo Empoli-Movimento Cinquestelle, attraverso la consigliera Sabrina Ciolli, sono state le seguenti:

1. Che cosa cosa intende l'Empoli Football Club per riqualificazione dell'area dal punto di vista urbanistico sociale ed economico? Cioè quali sono i problemi che l'Empoli ravvisa per cui occorre questo tipo di intervento?

2. Questa amministrazione valuta come possibile la realizzazione di un albergo sull'area del campo sussidiario?

3. L' amministrazione ritiene sostenibile e accettabile la proposta dall'esonero delle imposte indirette. E se sì a quanto ammonterebbe questo importo e chi lo dovrà pagare se l'Empoli ne viene esonerato?



La risposta del sindaco Alessio Mantellassi è stata molto articolata. «Su cosa intenda l'Empoli calcio per riqualificazione dell'area devo precisare che chiaramente mi si chiede una interpretazione del significato. E' la proposta dell'Empoli calcio, quindi in questa fase del percorso ne posso dare solo una interpretazione letterale: c'è una proposta che interviene su un patrimonio pubblico che ha bisogno di essere rigenerato, questo è oggettivo. Nella sua realizzazione, nella sua forma, nei servizi che dà alle persone, per l'impatto, anche urbanistico contenuto nella proposta di Project, porta a fare una serie di modifiche su quell'area e quindi porta un cambiamento, perché si portano nuovi servizi in quell'area che ra solo luogo dove si fa sport. C'è da capire la questione della sosta e della viabilità. La riqualificazione la vedo da quel punto di vista: una trasformazione urbanistica dell'area».

Sulla questione dell'albergo nel luogo dove oggi c'è il sussidiario, Alessio Mantellassi ha risposto così: «Credo che sia sbagliato affrontare questa vicenda a pezzettini. Ritengo che si debba affrontare nell'insieme, con una serie di questioni complessive che ruotano intorno al progetto dello stadio. Il sussidiario e la sua destinazione sono un pezzo importante di un puzzle molto più importante esteso: c'è una proposta che dice una serie di cose sulle quali ancora non c'è stata una risposta da parte dell'amministrazione: non è ancora definita come sarà riorganizzata la viabilità, dove sarà esattamente la sosta. Quella è la proposta dell'Empoli. La definizione esatta dovrà avvenire attraverso un iter. Questo vale anche rispetto all'utilizzo del campo sussidiario, dove, per rispondere alla domanda fatta dall'opposizione, la realizzazione di un albergo è inserita all'interno di una delle proposte:è una delle possibilità che l'Empoli propone all'amministrazione. Ma ci sono anche altre soluzioni: nel percorso partecipativo ci sono persone che in quell'area chiedono aree verdi; altri cittadini vorrebbero lì aree per la sosta. Ciò vale anche per le altre proposte avanzate dalla società: il Comune non si è espresso perché altrimenti non serviva allestire il percorso partecipativo, per raccogliere le opinioni della gente».

«Finito il percorso partecipativo, il 24 ottobre saranno presentati i risultati dell'intero iter, poi sarà fatta una sintesi che illustreremo con trasparenza dei temi, le nostre proposte, che porteremo nella conferenza dei servizi preliminare. Ecco perché adesso non è il momento di interferire sul percorso che stiamo compiendo con i cittadini. Se la conferenza dei servizi darà esito positivo al progetto seguirà la dichiarazione di pubblica utilità. Dopo questa sarà il momento della presentazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e dopo questa ci sarà la conferenza dei servizi decisoria che, se darà esito positivo, si arriva all'approvazione del progetto e poi ci sarà la gara», ha concluso il sindaco.

La polemica politica si è poi spostata sui social dove, Leonardo Masi, ex candidato a sindaco per Empoli e capogruppo del gruppo che aveva presentato l'ordine del giorno sulle questioni legate al progetto dello stadio ha sottolineato in un post: «Degna di nota è stata la risposta del sindaco all'interrogazione che chiedeva un riscontro da parte del Comune sulla proposta dell'Empoli calcio di essere esonerato dal pagamento della tassa sui rifiuti e dell'Imu e inoltre di quantificare tali bollette. Il sindaco citando il processo partecipativo si è limitato a parlare per molti minuti eludendo di fatto la risposta e non dicendo niente di concreto; chiaramente un segno di debolezza di contenuti in quanto: 1- Non ha indicato a quanto ammontano queste tasse; 2- Probabilmente non esistono cittadini che siano davvero a favore di una tale assurda richiesta. 3- Per essere maliziosi tendiamo a pensare che l'unico favorevole infatti sia forse solo il sindaco stesso».

La discussione è aperta. E almeno in questo momento passa attraverso i cittadini: un'occasione che non va persa.
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