Ordigno al Ferruccio, Fdi chiede: "Quale sicurezza nel cantiere?"
19-11-2025 18:36 - Politica
Il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia Empoli, composto da Cosimo Carriero (capogruppo), Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano, ha presentato un’interrogazione a risposta orale in merito al ritrovamento di un secondo ordigno bellico all’interno del cantiere per il nuovo teatro "Il Ferruccio". La notizia, recentemente riportata dalla stampa locale, ha suscitato preoccupazione tra i residenti della zona, storicamente conosciuta per i bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale. In questo contesto, il gruppo consiliare sollecita un’immediata chiarezza da parte dell’Amministrazione comunale, chiedendo risposte precise in merito alla sicurezza del cantiere e alle procedure seguite per la bonifica bellica dell'area.
Secondo Fratelli d’Italia, la situazione merita massima trasparenza, poiché non è chiaro se la bonifica bellica preventiva sia stata effettivamente realizzata, come previsto dalla normativa nazionale. In particolare, i consiglieri intendono comprendere quale ente specializzato abbia eseguito i lavori di bonifica, in quale periodo e con quali modalità tecniche. La domanda principale che il gruppo solleva riguarda la presenza di due ordigni in tempi così ravvicinati: se è stata effettuata una bonifica preventiva, come è possibile che siano stati ritrovati due ordigni in un lasso di tempo così breve?
L’interrogazione depositata dal gruppo consiliare Fratelli d’Italia chiede al Sindaco e
alla Giunta di rispondere a una serie di quesiti fondamentali. In particolare, i consiglieri vogliono sapere se la bonifica bellica sistematica preventiva (BBSP) sia stata effettuata come previsto dalla legge per cantieri in potenziale area di rischio, chi l’ha eseguita, quando, con quali modalità tecniche e con quale documentazione conclusiva. Inoltre, viene chiesto se siano state fatte verifiche aggiuntive dopo l’avvio del cantiere e quali siano i tempi previsti per la rimozione dell’ordigno attualmente presente nel sito. Infine, Fratelli d’Italia sollecita una risposta riguardo alla possibilità di effettuare nuove analisi e, se necessario, una ridefinizione del perimetro della bonifica, data la criticità emersa con il ritrovamento degli ordigni.
Il gruppo consiliare sottolinea che, quando si tratta di ordigni bellici, non ci si può permettere di improvvisare né di minimizzare i rischi. È, secondo loro, fondamentale che i cittadini siano informati in modo chiaro e puntuale sulla sicurezza del cantiere e sulle misure di tutela della loro incolumità. "La sicurezza pubblica viene prima di ogni cantiere, prima di ogni inaugurazione e prima di ogni opera", ribadiscono i consiglieri di Fratelli d’Italia, manifestando la necessità di garantire la massima attenzione alla sicurezza in tutte le fasi della realizzazione dell’opera.
Secondo Fratelli d’Italia, la situazione merita massima trasparenza, poiché non è chiaro se la bonifica bellica preventiva sia stata effettivamente realizzata, come previsto dalla normativa nazionale. In particolare, i consiglieri intendono comprendere quale ente specializzato abbia eseguito i lavori di bonifica, in quale periodo e con quali modalità tecniche. La domanda principale che il gruppo solleva riguarda la presenza di due ordigni in tempi così ravvicinati: se è stata effettuata una bonifica preventiva, come è possibile che siano stati ritrovati due ordigni in un lasso di tempo così breve?
L’interrogazione depositata dal gruppo consiliare Fratelli d’Italia chiede al Sindaco e
alla Giunta di rispondere a una serie di quesiti fondamentali. In particolare, i consiglieri vogliono sapere se la bonifica bellica sistematica preventiva (BBSP) sia stata effettuata come previsto dalla legge per cantieri in potenziale area di rischio, chi l’ha eseguita, quando, con quali modalità tecniche e con quale documentazione conclusiva. Inoltre, viene chiesto se siano state fatte verifiche aggiuntive dopo l’avvio del cantiere e quali siano i tempi previsti per la rimozione dell’ordigno attualmente presente nel sito. Infine, Fratelli d’Italia sollecita una risposta riguardo alla possibilità di effettuare nuove analisi e, se necessario, una ridefinizione del perimetro della bonifica, data la criticità emersa con il ritrovamento degli ordigni.Il gruppo consiliare sottolinea che, quando si tratta di ordigni bellici, non ci si può permettere di improvvisare né di minimizzare i rischi. È, secondo loro, fondamentale che i cittadini siano informati in modo chiaro e puntuale sulla sicurezza del cantiere e sulle misure di tutela della loro incolumità. "La sicurezza pubblica viene prima di ogni cantiere, prima di ogni inaugurazione e prima di ogni opera", ribadiscono i consiglieri di Fratelli d’Italia, manifestando la necessità di garantire la massima attenzione alla sicurezza in tutte le fasi della realizzazione dell’opera.






