Pci: "Più votanti al referendum di quanti votarono per Mantellassi"
10-11-2025 14:00 - Politica
I votanti al referendum per l'abrogazione della delibera del Consiglio Comunale di Empoli che permette la quotazione in borsa di acqua e servizi pubblici sono stati 12.290. Alessio Mantellassi è stato eletto Sindaco con 11.473 voti al primo turno e poco più di novemila al ballottaggio. Già questi dati comparati, da soli, danno l'idea della grande importanza, nonostante il mancato raggiungimento del quorum, della partecipazione al referendum, specialmente se teniamo conto di tutti gli ostacoli frapposti dall'Amministrazione Comunale di Empoli al suo svolgimento.
Il rifiuto dell'accorpamento con le Elezioni Regionali di ottobre (che avrebbe garantito non solo una maggior partecipazione ma anche un risparmio economico); la riduzione delle postazioni elettorali da ventidue a undici, alcune delle quali situate in maniera tale da scoraggiare il voto e talvolta poste in luoghi di difficile parcheggio e accesso, come il seggio di Cortenuova, situato nel cantiere di ristrutturazione di una scuola in cui dovevano votare circa 3000 persone e per di più sprovvisto di illuminazione per accedere all'ingresso; il divieto di votare per chi è diventato maggiorenne dopo il 4 settembre (data di indizione del referendum).
Un inciso: Il Sindaco Mantellassi si fa fotografare accanto ai residenti stranieri che ottengono la cittadinanza italiana. Però ad Empoli i residenti stranieri non hanno ricevuto dal Comune uno straccio di informazione sul loro diritto di votare in questo referendum.
La Sezione "Abdon Mori" del Partito Comunista Italiano ha dato un significativo contributo alla raccolta di firme per l'indizione del referendum e si è impegnata a fondo nel comitato promotore. Il PCI è impegnato a livello locale e regionale affinché la lotta contro la Multiutility e la privatizzazione di acque e servizi pubblici si estenda in tutti i territori ed esperienze di mobilitazione come quella di Empoli si generalizzino.
Al Sindaco Alessio Mantellassi e alla sua maggioranza consiliare diciamo che questo referendum dimostra che i cittadini sono sempre più insofferenti e contrari a pratiche amministrative e di governo locale da "unti del Signore", cioè da arroganti che pensano di essere lì perché è naturale che sia così, non ascoltando né tantomeno incoraggiando la partecipazione popolare, ma calando dall'alto decisioni mascherate da "processi partecipativi", mentre invece sono operazioni di marketing, pubblicitarie, per imbonire la gente. Il progetto del nuovo Stadio e la campagna di propaganda che lo ha accompagnato ne sono un esempio.
Fonte: Ufficio stampa
Il rifiuto dell'accorpamento con le Elezioni Regionali di ottobre (che avrebbe garantito non solo una maggior partecipazione ma anche un risparmio economico); la riduzione delle postazioni elettorali da ventidue a undici, alcune delle quali situate in maniera tale da scoraggiare il voto e talvolta poste in luoghi di difficile parcheggio e accesso, come il seggio di Cortenuova, situato nel cantiere di ristrutturazione di una scuola in cui dovevano votare circa 3000 persone e per di più sprovvisto di illuminazione per accedere all'ingresso; il divieto di votare per chi è diventato maggiorenne dopo il 4 settembre (data di indizione del referendum).
Un inciso: Il Sindaco Mantellassi si fa fotografare accanto ai residenti stranieri che ottengono la cittadinanza italiana. Però ad Empoli i residenti stranieri non hanno ricevuto dal Comune uno straccio di informazione sul loro diritto di votare in questo referendum.
La Sezione "Abdon Mori" del Partito Comunista Italiano ha dato un significativo contributo alla raccolta di firme per l'indizione del referendum e si è impegnata a fondo nel comitato promotore. Il PCI è impegnato a livello locale e regionale affinché la lotta contro la Multiutility e la privatizzazione di acque e servizi pubblici si estenda in tutti i territori ed esperienze di mobilitazione come quella di Empoli si generalizzino.
Al Sindaco Alessio Mantellassi e alla sua maggioranza consiliare diciamo che questo referendum dimostra che i cittadini sono sempre più insofferenti e contrari a pratiche amministrative e di governo locale da "unti del Signore", cioè da arroganti che pensano di essere lì perché è naturale che sia così, non ascoltando né tantomeno incoraggiando la partecipazione popolare, ma calando dall'alto decisioni mascherate da "processi partecipativi", mentre invece sono operazioni di marketing, pubblicitarie, per imbonire la gente. Il progetto del nuovo Stadio e la campagna di propaganda che lo ha accompagnato ne sono un esempio.
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Sezione "Abdon Mori" Empolese Valdelsa
Fonte: Ufficio stampa






