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Pci: "Sull'accorpamento apoteosi dell'arroganza di questa maggioranza"

28-07-2025 08:36 - Politica
Il 23 luglio nel Consiglio Comunale di Empoli è andata in scena l'apoteosi dell'arroganza di questa maggioranza.

Era un consiglio con punti corposi, tra interrogazioni, delibere, mozioni e ordini del giorno. Tra tutti, però, spiccavano due temi particolarmente sentiti tra i cittadini che si sono mobilitati negli ultimi anni: il Regolamento per le antenne e una mozione che chiedeva l'accorpamento del Referendum Comunale di abrogazione della delibera sulla Multiutility.

Il referendum ci sarà grazie agli empolesi, che in oltre 4.000 hanno firmato per ottenerlo (anche con l'impegno del nostro Partito, che ha organizzato i suoi banchini di raccolta firme) con il timore – più che fondato – che la Multiutility così come pensata e ancor più se quotata in Borsa porti soltanto dei danni e nessun vantaggio agli utenti.

Alcuni gruppi di opposizione avevano chiesto, in nome del buon senso e del risparmio del denaro pubblico, di accorpare il referendum con le Elezioni Regionali già programmate. Ma la maggioranza non vuole, temendo che il referendum possa approfittare dell'affluenza dovuta alle regionali e quindi ottenga il meritato successo. Il Consiglio del 23 luglio è iniziato con una comunicazione del Sindaco sullo Stadio, non rubricato con questa indicazione nell'OdG, ma solo come comunicazione, che si è protratta per oltre un'ora e mezzo. Alla richiesta delle opposizioni di anticipare la discussione sulla mozione relativa all'accorpamento la maggioranza si è opposta. L'unica occasione di parlare dell'accorpamento è stata quindi un'interrogazione di un gruppo minore di maggioranza, che ha permesso al Segretario Comunale di rileggere l'ormai famoso parere del ministero che sconsiglia l'accorpamento.

Il Referendum si farà, accorpato alle regionali o non accorpato. Adesso alla Giunta e alla sua maggioranza il compito di non mortificare ancora la partecipazione, garantendo la giusta informazione, la fruibilità e accessibilità dei seggi. Non si tratta solo di Multiutility e di governo dei beni comuni, che pur riteniamo tema centrale, si tratta di democrazia.

Le segnalazioni sulla mancanza di democrazia e di ascolto da parte della maggioranza si moltiplicano: delibere che passano con poca discussione, emendamenti dell'opposizione che vengono sistematicamente rigettati o addirittura non presi in considerazione, e, più in generale, una percezione di chiusura verso ogni forma di confronto costruttivo. Sembra che la maggioranza, forte dei suoi numeri, preferisca tirare dritto per la propria strada, ignorando le istanze provenienti da altre forze politiche e, di conseguenza, dai cittadini che queste forze rappresentano.

A Empoli c'è ormai una crescente insofferenza verso chi porta voci diverse. Le commissioni consiliari, luoghi deputati proprio all'approfondimento e all'ascolto delle varie posizioni, sembrerebbero essere diventate mere formalità, passaggi obbligati prima di decisioni già prese altrove. Progetti, idee, preoccupazioni che emergono dal tessuto sociale dovrebbero essere accolti e, quando possibile, integrati nelle politiche comunali. Ma se i canali di comunicazione non sono aperti e trasparenti, o se le proposte dei cittadini vengono percepite come fastidi piuttosto che opportunità, il rischio è di allontanare i residenti dalla vita pubblica, generando disinteresse e frustrazione. La sensazione diffusa è che la maggioranza non sia realmente interessata a coinvolgere la cittadinanza nelle decisioni importanti, preferendo un approccio "calato dall'alto".


PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Sezione "Abdon Mori" Empolese Valdelsa



Fonte: Ufficio stampa