Ponzo Pellegrini: Musk? Chi innova non è un problema ma una risorsa

In tanti hanno parlato del gesto della mano di Musk, ma pochi si sono chiesti perché fosse lì sopra. Negli ultimi giorni si è discusso tanto della mano tesa di Elon Musk. Non mi soffermo sul quel gesto. È perché Musk fosse lì, sul palco, accanto ai leader politici americani.

Quel palco racconta una realtà: imprenditori come Musk, Zuckerberg e Bezos non sono solo innovatori, ma protagonisti del futuro. Sono lì perché agiscono, trasformano, incidono. E qui sta il vero paradosso: mentre loro salgono sul palco accanto ai loro leader, il nostro premier vola in soccorso degli imprenditori americani.

E in Italia? Da noi un imprenditore non condivide mai la scena con un premier o un ministro. È sempre chi innova a chiedere udienza, mai il contrario. Perché? Perché viviamo ancora prigionieri di una cultura del sospetto, che guarda al successo come a qualcosa da giustificare, mai da celebrare.

Nel frattempo, il mondo corre. Si muove verso il digitale, dove l’Italia e l’Europa spesso arrivano troppo tardi. Regolamentiamo tutto, ma costruiamo poco. Possiamo dirlo chiaramente: uno come Musk in Italia non avrebbe mai avuto spazio per crescere.

Eppure, abbiamo eccellenze straordinarie. Ma quante di queste riescono davvero a influenzare le scelte del Paese? La verità è che dobbiamo smettere di vedere chi innova come un problema e iniziare a considerarlo una risorsa.

È tempo di agire, non solo regolamentare. Perché mentre noi discutiamo, altrove il futuro lo stanno già costruendo.