Premio Pinocchio 2025 all'empolese Daniela Mori, nel segno di un Pinocchio sempre più attuale
24-11-2025 15:39 - Cronaca
Nel giorno in cui ricorre il 199° anniversario della nascita di Carlo Lorenzini, si è svolta nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi la cerimonia di consegna del Premio Pinocchio 2025, promosso dall’Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini. Un appuntamento molto atteso, guidato dalla presidente Anna Iacobacci, che ogni anno celebra l’eredità letteraria e civile del più celebre burattino della storia. Tra i premiati spicca quest'anno anche una figura empolese: Daniela Mori, cui è stato assegnato il riconoscimento “Albero degli Zecchini – Economia/Finanza”, un tributo al suo percorso professionale e al forte radicamento nel territorio.
Come da tradizione, ogni premio è stato abbinato a un personaggio del romanzo collodiano, creando un dialogo simbolico tra la fiaba e le qualità dei protagonisti: Paolo Conticini ha ricevuto il premio “Pinocchio – Fantasia e Realtà”, Ginevra Moretti quello “Mastro Geppetto – Artigianato/Impresa/Commercio”, Maurizio de Giovanni il “Grillo Parlante – Sapere/Scienza/Cultura/Critica”, Giovanni Bernabei il “Mangiafuoco – Cinema/Spettacolo”, mentre Rosa Maria Di Giorgi è stata insignita del premio “Gatto e Volpe – Ambiente/Dialettica/Conoscenza”. A seguire, oltre a Mori, Irene Sanesi ha ricevuto il riconoscimento “Fata Turchina – Moda/Arte/Collezionismo”, Diana Frescobaldi quello dedicato alla ristorazione, Roberto Giacinti e Silvano Gori il “Paese dei Balocchi – Gioco/Divertimento/Creatività”, Edoardo Malagigi il premio “Pesce-Cane – Sport/Vittorie/Sostenibilità”, Roberto Marcori il riconoscimento “Colombo – Mecenatismo/Associazionismo” e Cinzia Gagliardi, comandante della Regione Carabinieri Forestale Toscana, il premio “I Carabinieri – Sicurezza/Legalità”.
Come da tradizione, ogni premio è stato abbinato a un personaggio del romanzo collodiano, creando un dialogo simbolico tra la fiaba e le qualità dei protagonisti: Paolo Conticini ha ricevuto il premio “Pinocchio – Fantasia e Realtà”, Ginevra Moretti quello “Mastro Geppetto – Artigianato/Impresa/Commercio”, Maurizio de Giovanni il “Grillo Parlante – Sapere/Scienza/Cultura/Critica”, Giovanni Bernabei il “Mangiafuoco – Cinema/Spettacolo”, mentre Rosa Maria Di Giorgi è stata insignita del premio “Gatto e Volpe – Ambiente/Dialettica/Conoscenza”. A seguire, oltre a Mori, Irene Sanesi ha ricevuto il riconoscimento “Fata Turchina – Moda/Arte/Collezionismo”, Diana Frescobaldi quello dedicato alla ristorazione, Roberto Giacinti e Silvano Gori il “Paese dei Balocchi – Gioco/Divertimento/Creatività”, Edoardo Malagigi il premio “Pesce-Cane – Sport/Vittorie/Sostenibilità”, Roberto Marcori il riconoscimento “Colombo – Mecenatismo/Associazionismo” e Cinzia Gagliardi, comandante della Regione Carabinieri Forestale Toscana, il premio “I Carabinieri – Sicurezza/Legalità”. L’evento si è aperto con l’esibizione dei giovani musicisti della Scuola di Musica di Fiesole, seguita dai saluti istituzionali della vicesindaca Alessia Bettini. Alla conduzione Stefano Baragli ed Elena Tempestini, mentre l’introduzione è stata affidata alla professoressa Anna Kraczyna, che ha richiamato la sorprendente attualità delle Avventure di Pinocchio: un romanzo che, a quasi 150 anni dalla pubblicazione, continua a parlare di educazione, crescita, errori e riscatto, mostrando che l’umanità è una conquista quotidiana fatta di responsabilità, empatia e coraggio. Parole riprese anche da Anna Iacobacci, che ha definito Pinocchio «un promemoria civile», simbolo della scelta di non restare “un pezzo di legno”, ma di diventare persone capaci di affrontare le proprie fragilità e di impegnarsi per il bene comune. Un messaggio ribadito da Claudia Sereni, consigliera metropolitana delegata alla Cultura, che ha ricordato come Pinocchio sia ormai un linguaggio universale, guida morale e specchio dei nostri tempi. La presenza tra i premiati di Daniela Mori, empolese e figura di rilievo nel panorama economico-finanziario, restituisce al territorio un motivo di orgoglio e sottolinea come i valori collodiani – impegno, serietà, responsabilità – continuino a vivere nelle storie di chi contribuisce, ogni giorno, alla crescita delle comunità.






