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"Qui e ora, caffè!" negli spazi del MMAB

02-09-2025 14:06 - Circondiario
La comunità è cura! È questo il motto che accompagna il "Qui e ora, caffè!" Una proposta sperimentale di Alzheimer caffè a Montelupo. Il progetto porta la firma de Il Borro, consorzio di cooperative da anni impegnato nell'offerta di servizi socioassistenziali alle persone anziane fragili. Ma sono già tante (e in divenire) le realtà del territorio che sposano la visione alla base della proposta: la cura e la convivenza con le fragilità sono questione pubblica.

Per questo "Qui e ora, caffè!" si realizzerà negli spazi del MMAB – Montelupo Museo Archivio Biblioteca: non soltanto un museo, non solamente un archivio, molto più di una biblioteca. Uno spazio aperto e franco in cui cultura, arte e storia sono accessibili, inclusive e fonte di sperimentazione. È incontro, scambio, crocevia di generazioni e di voci. Al MMAB ci si sente comunità – si è parte attiva della comunità. Ed è questo – partecipare attivamente al mondo che si abita, uno dei bisogni fondamentali di chi invecchia e di chi vive un'esperienza di fragilità, di demenza. E delle famiglie che ne condividono le sfide.

Occuparsi di demenza significa sostenere le famiglie nella possibilità di mantenere una buona qualità di vita nonostante le fragilità. Accompagnarle nel dotarsi di opportunità, strumenti, competenze per affrontare la convivenza con la malattia. "Fare rete tra servizi, - sostengono con convinzione le promotrici del progetto, - resta l'unico modo possibile per sostenere realmente le famiglie che affrontano la sfida della demenza. È importante costruire occasioni per uscire di casa, incontrare altre famiglie, mettere in circolo opportunità di cura, moltiplicare relazioni. Far conoscere percorsi relazionali possibili, soggetti e realtà che possano contribuire a ridefinire la convivenza quotidiana."

La cifra del "Qui e ora, caffè!" sarà infatti proprio il fare rete: ogni appuntamento sarà progettato e facilitato da professioniste esperte nella relazione con persone anziane fragili ma vedrà la collaborazione attiva, a rotazione di diversi professionisti e volontari: geriatri, psicologi, infermieri, fisioterapisti; avvocati, amministratori di sostegno; musicisti, danzatori esperti, librai, scrittori, insegnanti, classi di scuole di diverso ordine e grado.

Saranno valorizzate più possibile le risorse del territorio quindi il coinvolgimento della comunità allargata. Perché solo così si può contribuire a rompere lo stigma sulla fragilità e a promuovere rinnovate visioni di un invecchiare possibile.

Il primo appuntamento in programma è giovedì 11 settembre, alle ore 17.00, al MMAB. Per conoscere il progetto, le iniziative e il calendario. L'ingresso è libero, la partecipazione gratuita. L'incontro è aperto alle persone anziane fragili accompagnate da familiari, amici, volontari. Per informazioni chiama o scrivi al 3491263889.


Fonte: Ufficio stampa