20 Marzo 2025
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Raddoppio ferroviario, il comitato torna a farsi sentire

05-12-2024 16:57 - Politica
Il prossimo passo sarà il progetto esecutivo di dettaglio, quello che svelerà gli interventi punto per punto, strada per strada, casa per casa del famoso raddoppio della linea ferroviaria fra Empoli e Siena. E, dopo che tutto è passato loro sulla testa, stavolta i cittadini vogliono anzitutto conoscerlo e poi dire la loro. “Ci siamo sempre trovati al giorno dopo” dicono amaramente le persone che si sono riunite in un comitato e, dopo l'assemblea a Fontanella dello scorso 5 novembre, tornano a fare le loro domande alla politica partendo da quella regionale per passare poi a quella locale.

“Ormai pensare di cambiare il percorso come avevamo proposto noi è un sogno tramontato – proseguono – l'idea di un altro raddoppio non solo è svanita ma in realtà non è mai stata affrontata da nessuno dei soggetti di questo importante lavoro. Ora, però, vorremmo dire la nostra sul progetto di dettaglio perché ci sono dei punti che sono decisivi. Con rammarico, al momento, dobbiamo constatare che non è stato possibile visionare nessuna bozza o progetto definitivo che ci possa far capire come si svilupperanno gli interventi previsti”. Il presidente Giani è il destinatario principale delle richieste, non solo perché l'opera è regionale ma anche perché, in occasione delle sue visite sul percorso, ha speso parole importanti su alcuni punti al centro delle polemiche.

“Lo stesso Giani ha manifestato interesse per la nostra proposta di un soprappasso carrabile per evitare la costruzione della strada alternativa. Questa, stando al progetto, sarebbe realizzata all'interno dell'area dell'ex zuccherificio di Granaiolo per circa 3 chilometri dallo svincolo per la nuova 429, fino alla strettoia che si forma fra il fiume Elsa e la linea ferroviaria presso la frazione di Sant'Andrea. Sarebbe drammaticamente invasiva per i residenti e per le attività produttive ubicate all'interno dell'area dell'ex Zuccherificio. Oltretutto il costo del soprappasso sarebbe ammortizzato dall'annullamento delle altre infrastrutture”. E il Comune di Empoli? “Due anni fa ci spiegarono a voce l'idea di costruzione di invasi a monte per il rischio idrico, opere che figurano nel piano triennale delle opere pubbliche. Ad oggi non abbiamo visto nessuna bozza di progetto. E non c'è bisogno di ribadire come i cambiamenti climatici rendano il problema come prioritario e siano motivo di grande preoccupazione per tutti noi”.

“Ci aspettiamo piena collaborazione – concludono i cittadini del Comitato - e siamo sicuri che ci sarà”. La parola passa alla politica, la sola che deve dare risposte.

Marco Mainardi
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