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Referendum fallito, Sinistra italiana: no alla quotazione in borsa e ripubblicizzazione dei servizi pubblici

12-11-2025 08:31 - Politica
Domenica 9 novembre, si è svolto ad Empoli un referendum comunale abrogativo, riguardante la delibera del Consiglio Comunale n. 93 del 18 ottobre 2022, che approvava l'adesione del Comune all'operazione "MultiUtility Toscana". Nonostante l'importanza del tema trattato, l'affluenza alle urne è stata contenuta, con solo 12.290 persone su 43.156 aventi diritto che si sono recate a votare, pari al 28,48%. Un dato inferiore al quorum necessario per la validità del referendum, che avrebbe richiesto almeno 21.579 votanti.

Il quesito referendario chiedeva ai cittadini se avessero voluto abrogare la delibera del 2022, che apriva la strada alla creazione di una holding di servizi pubblici in Toscana, attraverso fusioni e incorporazioni delle società esistenti, compresa la gestione del servizio idrico. La proposta, sebbene non esplicitamente contro la quotazione in borsa della MultiUtility, era volta a contrastare l'ingresso del Comune di Empoli nel sistema, facendo uscire la città dal progetto.
l referendum di Empoli, pur non avendo raggiunto il quorum necessario, ha sollevato un dibattito importante sul futuro della gestione dei servizi pubblici.

Sinistra Italiana e la posizione sulla "Multiutility"


Sinistra Italiana, attraverso il suo circolo di Empoli, ha voluto chiarire la propria posizione, che è stata coerente con il principio di trasparenza e impegno politico, evitando facili prese di posizione opportunistiche. Come sottolineato dal circolo, non si trattava di una questione semplicemente legata alla quotazione in borsa, ma riguardava l’intero sistema della MultiUtility, che non rientrava nelle linee politiche sostenute dal partito. Nonostante il movimento pro-referendum avesse focalizzato la campagna sulla difesa dell'acqua pubblica, Sinistra Italiana ha ritenuto che l'uscita dalla MultiUtility non fosse la soluzione migliore né quella più praticabile.

Nel commentare l’esito del referendum, il circolo di Empoli ha ribadito che la proposta di abrogazione della delibera del 2022 non era in linea con i principi condivisi da Sinistra Italiana, né con quelli di Alleanza Verdi Sinistra (AVS). Secondo il partito, l’uscita dal sistema MultiUtility avrebbe comportato una soluzione isolata, senza un piano alternativo concreto, rischiando di compromettere l’efficienza dei servizi pubblici essenziali senza garantire un’effettiva ripubblicizzazione.

Il messaggio politico post-referendum

Nonostante l'affluenza inferiore alle aspettative e il mancato raggiungimento del quorum, Sinistra Italiana ha evidenziato come il voto sia stato comunque significativo. I quasi 13.000 votanti che hanno espresso la loro preferenza per il "SI" volevano, secondo il partito, lanciare un messaggio chiaro: i servizi pubblici e la gestione dell’acqua devono restare sotto il controllo pubblico, senza essere soggetti alle logiche del profitto e della speculazione finanziaria. Un messaggio che, pur non raggiungendo il quorum, è stato visto come un rafforzamento delle posizioni di Sinistra Italiana in favore di una gestione pubblica dei servizi essenziali, in contrapposizione alla privatizzazione e alla quotazione in borsa.

La risposta politica e le proposte concrete di Sinistra Italiana
Il circolo di Empoli ha risposto con coerenza alle polemiche del comitato promotore del referendum, non aderendo alla campagna ma sostenendo comunque il principio della ripubblicizzazione dei servizi pubblici, inclusa la gestione del servizio idrico. In questo contesto, è stato approvato un atto politico-amministrativo che impegna l'amministrazione comunale a non procedere alla quotazione in borsa della MultiUtility, garantendo al contempo che la gestione dei servizi rimanga sotto il controllo pubblico.
In particolare, il Consiglio Comunale di Empoli ha approvato una delibera che modifica la precedente del 2022, chiarendo che qualsiasi decisione riguardante la quotazione della MultiUtility dovrà passare obbligatoriamente attraverso una nuova discussione in Consiglio. Questo atto, pur non abrogando la delibera del 2022, è visto da Sinistra Italiana come un passo importante per la salvaguardia della gestione pubblica dell’acqua e dei servizi, evitando l’uscita del Comune dalla MultiUtility, proposta dal comitato referendario.

Le prospettive politiche e il percorso futuro
A livello politico, il partito ha anche sottolineato come la proposta di Sinistra Italiana e AVS di affidare il servizio idrico in "in-house" (cioè gestito direttamente dal pubblico) possa rappresentare una strada efficace per garantire la gestione pubblica dei servizi, senza dover ricorrere a soluzioni drastiche come l'uscita dalla MultiUtility. Questo percorso, iniziato nel 2021, ha visto l’approvazione di un Ordine del Giorno (OdG) che impegna il Consiglio a lavorare per evitare la quotazione in borsa, e che è stato approvato con il sostegno di diverse forze politiche, tra cui il Partito Democratico, le liste civiche e anche il Movimento 5 Stelle.

Sinistra Italiana di Empoli ha ribadito che l'elemento chiave in politica sono i fatti concreti, come questo OdG, che rappresentano un impegno tangibile e non solo slogan. Il partito auspica che tale atto possa essere adottato anche in altri comuni dell'Empolese Valdelsa, per consolidare la posizione contro la quotazione in borsa della MultiUtility e garantire un controllo pubblico sulla gestione dei servizi.