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Rossano Rossi (Cgil): "Loriano, un amico"-Firmato "sempre operaio Sammontana"

03-11-2025 20:07 - Cronaca
Si firma "sempre operaio Sammontana", Rossano Rossi, segretario regionale della Cgil toscana che ha affidtao al suo profilo social il ricordo di Loriano Bagnoli, il patron della Sammontana che ci ha lasciati oggi, lunedì 3 novembre.
"Quando andai a fare la prima stagione alla Sammontana avevo 16 anni - racconta Rossano Rossi - per gli studenti la stagione alla Sammontana era una bel aiuto economico e lo era anche per me. Andavo a lavorare in bicicletta, lavoravo in magazzino e portavo in sala. Mi ricordo tante cose di allora , in magazzino ero un po’ la mascotte e mi volevano tutti bene , mi ricordo ancora di tutti. Ero entrato da tre giorni che una compagna mi fece la tessera della CGIL, perché si fa così. Mi ricordo la sala produzione con il buon odore di cioccolato, e mi ricordo dei cellisti che suscitavano in me rispetto ed ammirazione, specialmente quando li vedevi entrare in quelle celle scure e fumanti. Non immaginavo allora che sarebbe diventato quello il mio lavoro , la mia mansione che mi ha dato tanta soddisfazione. Mi ricordo benissimo anche tre fratelli , tutti biondi e con gli occhi celesti, erano Renzo, Sergio e Loriano, i padroni della Sammontana sempre presenti in azienda e sempre pronti sia a brontolare se qualcosa non funzionava ma anche a farti delle battute amichevoli che onestamente ci facevano piacere e te li faceva sentire vicino. Era la fabbrica di Empoli , era la Sammontana e quando fuori qualcuno ti faceva la consueta domanda dopo “come stai?” E cioè “dove lavori ? “, tu gli rispondevi orgogliosamente alla Sammontana. Perché il lavoro è parte importante dello status di una persona e per questo deve essere come quello previsto dalla Costituzione e non come purtroppo è molte volte oggi. Loriano era il più giovane dei fratelli e con lui ho giocato anche a pallone nei tornei interaziendali e giocava anche bene. Poi inizia la mia avventura sindacale nella RSU della SAMMONTANA, quella RSU sempre presente alle manifestazioni con il suo mitico striscione, c’è una forza fra quegli operai che ce ne vorrebbero dieci “Sammontane “in Toscana ed anche in Italia.". Nel frattempo Loriano prende le redini dell’azienda, e mette a segno delle scelte industriali perfette e di grande prospettiva, come l’acquisto della Pasticceria di Vinci e del gruppo delle Tre Marie che fanno diventare l’azienda leader in Italia nella produzione di croissant. Ovviamente io con la RSU e lui il padrone , arriviamo a degli scontri aspri ed epocali, ma sempre con il rispetto reciproco. Oh se sono state battaglie e che battaglie, durissime , ma … c’era un ma , oltre il rispetto reciproco c’era il grande amore per la fabbrica, una cosa che non so spiegare bene e che difficilmente ho ritrovato nella mia ormai lunga esperienza sindacale. Ma le operaie e gli operai della Sammontana amavano ed amano il proprio luogo di lavoro, non fanno sconti sulle lotte sindacali , ma allo stesso tempo sanno bene l’importanza di quella realtà. Troppe vite si sono incrociate, troppe storie, troppe estati in cui eri il solo cuore pulsante di Empoli. E troppi inverni in cui con la sapiente guida dei meccanici ti preparavi alla prossima stagione. Quindi grande lotte sindacali ma anche grandi accordi e poi con Loriano l’eterna preoccupazione per la prossima stagione, e già da qui nasceva e si consolidava una forte comunanza d’interessi. Nasceva e si consolidava una sintonia che dopo le battaglie iniziali, ci ha portato nei lunghi anni successivi a chiudere accordi aziendali senza più nemmeno bisogno di un ora di sciopero. Abbiamo scioperato sempre compatti ma per il contratto nazionale o per motivazioni generali. Fra me e Loriano era nata una amicizia, una vera amicizia di cui sarò sempre orgoglioso e che rivendico convintamente. Mi ricordo quando il Comune gli assegnò il Sant’Andrea d’Oro ed io fui fra i relatori della cerimonia, mi ricordo che Loriano era felice come quando volle fare al Palazzo delle Esposizioni quella grande festa con tutti i lavoratori della Sammontana di tutta Italia. Guardate che non era megalomania ma era portare ad Empoli , a casa, attorno alle famiglie Bagnoli, tutte le persone che quotidianamente contribuivano ed avevano contribuito al successo, era riconoscere anche al collettivo la sua importanza, era un gesto d’amore verso tutte e tutti e verso Empoli. Ieri Loriano Bagnoli ci ha lasciato ed io ho perso un vero amico a cui volevo veramente bene. Un abbraccio a sua moglie Daniela e a Leonardo e Caterina"
La camera ardente allestina nel salone dell'azienda Sammontana, lungo via Tosco Romagnola, è stata visitata da centinaia e centinaia di persone: gli amici, i dipendenti, gli ex dipendenti. Quelli che, come Rossano Rossi, si sentono smepre dipendenti, eprché - come hanno sottolineato in tanti, nel ricordare la figura di Loriano Bagnoli - una delle caratteristiche dell'azienda era - e lo è tuttora - il senso di appartenenza che riusciva a trasmettere. Ne è un esempio, sempre veicolato attraverso i social - del simbolo dell'azienda degli anni Settanta, rimaneggiato e reso triste per l'occasione: il cono che piange per dare l'addio a Loriano Bagnoli.