Rsa Chiarugi, nuove alleanze nel segno del terzo settore. Pagliai fa chiarezza sul ruolo di Sintesi Minerva e Anteo
20-12-2025 14:44 - Primo piano
Nei giorni dell’inaugurazione della rinnovata RSA Vincenzo Chiarugi, il governatore della Misericordia di Empoli e presidente della Fondazione Chiarugi, Francesco Pagliai, ha voluto fare chiarezza su un tema che negli ultimi giorni è stato oggetto di attenzione e, in alcuni casi, di interpretazioni imprecise: l’ingresso nella gestione della RSA della cooperativa Sintesi Minerva e il dialogo avviato con Anteo, realtà piemontese attiva nel terzo settore.
Un chiarimento necessario, come lo stesso Pagliai ha spiegato pubblicamente, per evitare sovrapposizioni, equivoci o ricostruzioni che non corrispondono alla realtà dei fatti. «Stiamo lavorando su vari fronti – ha detto – e oggi inauguriamo una struttura bella e moderna, frutto di un grande investimento. Ma allo stesso tempo stiamo riflettendo su come rafforzare la presenza della Misericordia sul territorio in una società che cambia e diventa sempre più complessa».
Il punto centrale, ribadito con forza dal governatore, è che il percorso avviato con Sintesi Minerva e Anteo si colloca pienamente all’interno del perimetro del terzo settore. «Quella della Chiarugi è una storia che appartiene a Empoli – ha sottolineato – e quello che è stato costruito in questi anni deve rimanere nel mondo del terzo settore. È su questo principio che stiamo valutando alleanze e accordi».
Pagliai ha spiegato che non si tratta di decisioni calate dall’alto, né di operazioni opache, ma di un dialogo aperto con due realtà che conoscono profondamente il mondo dei servizi alla persona. Sintesi Minerva, come già raccontato anche da Clebs.it nei mesi scorsi, entra nel mondo della Misericordia come partner gestionale; Anteo, cooperativa piemontese con una lunga esperienza nel settore sociosanitario, è coinvolta in un confronto volto a costruire un percorso comune. «Con entrambe – ha detto – stiamo riflettendo e valutando un cammino insieme, nell’interesse della nostra storia e del territorio».
Una riflessione che nasce dalla consapevolezza delle difficoltà strutturali che oggi attraversano molte realtà storiche del volontariato. «La Misericordia ha delle debolezze, non dobbiamo nasconderlo – ha aggiunto Pagliai – e proprio per questo deve trovare modalità nuove per essere più presente, più efficiente e più forte». Il rafforzamento passa quindi attraverso alleanze coerenti con i valori fondativi, capaci di garantire continuità, qualità dei servizi e sostenibilità nel tempo.
Il governatore ha poi allargato lo sguardo agli altri progetti in corso, per collocare questa scelta dentro una strategia più ampia. Nel marzo 2026 è prevista l’apertura della Stazione di Posta, in collaborazione con il Comune di Empoli e la Società della Salute; a maggio potrebbe vedere la luce un nuovo centro di diagnostica e ambulatoriale in collaborazione con Unicoop. «Sono tasselli di un percorso – ha spiegato – che mira ad adeguare la Misericordia a un tempo che cambia, senza snaturarne l’identità».
Un passaggio particolarmente significativo è stato quello sul senso di appartenenza: «La Misericordia non è mia, non è del Magistrato, non è del Provveditore: è dei cittadini e dei volontari. Questo è un punto che tengo sempre ben presente».
Sul futuro della Chiarugi e sul valore dell’intervento appena concluso è intervenuto anche il sindaco di Empoli, Alessio Mantellasi, che ha sottolineato come la struttura rappresenti ormai un patrimonio per l’intera città. «Vedere il volto della Chiarugi completamente rinnovato – ha detto – è un elemento di grande valore non solo estetico, ma sostanziale».
Gli interventi di efficientamento energetico, ha spiegato il sindaco, migliorano la qualità architettonica ma soprattutto la funzionalità e la sostenibilità della gestione, con benefici concreti per chi vive e lavora nella struttura.
Mantellasi (nella foto, al centro, alla destra di Cristina Dragonetti della Sintesi Minerva) ha evidenziato anche il valore urbano dell’operazione: «Questo intervento riqualifica e rigenera un pezzo di città. Da un edificio con una facciata anni Sessanta siamo passati a una struttura moderna, di pregio architettonico, che dà qualità a tutto lo spazio circostante». Un investimento definito «intelligente», capace di cogliere le opportunità disponibili e di garantire una prospettiva solida a una struttura complessa come la Chiarugi.
Il sindaco ha poi richiamato il tema della gestione dei costi, strettamente legato all’efficienza energetica: «Una struttura efficiente è anche più semplice da gestire. Questo vale per tutti gli immobili, pubblici e non, ed è un aspetto fondamentale quando si parla di futuro». In questo senso, la Chiarugi rinnovata si presenta «con la forma e con la sostanza»: più bella, ma anche più solida e pronta ad affrontare le sfide che attendono il sistema dei servizi alla persona.
Mantellasi ha infine collegato il progetto della RSA agli altri percorsi avviati insieme alla Misericordia, come quello della Stazione di Posta, sviluppato in stretta collaborazione con la Società della Salute e il Comune di Empoli. Un progetto che punta a ridisegnare l’intero sistema di presa in carico delle persone senza fissa dimora o in condizione di fragilità, rendendo più efficienti i servizi e offrendo spazi adeguati. «Sono tutti passaggi – ha concluso – che rafforzano la presenza della Misericordia nel futuro della nostra città».
Nel quadro delineato dagli interventi di Pagliai e Mantellasi, l’ingresso di Sintesi Minerva e il dialogo con Anteo appaiono quindi non come un cambio di identità, ma come una scelta strategica di rafforzamento: una risposta concreta alle trasformazioni del welfare, nel segno della continuità con la storia della Misericordia e con la sua funzione pubblica e sociale.
Un chiarimento necessario, come lo stesso Pagliai ha spiegato pubblicamente, per evitare sovrapposizioni, equivoci o ricostruzioni che non corrispondono alla realtà dei fatti. «Stiamo lavorando su vari fronti – ha detto – e oggi inauguriamo una struttura bella e moderna, frutto di un grande investimento. Ma allo stesso tempo stiamo riflettendo su come rafforzare la presenza della Misericordia sul territorio in una società che cambia e diventa sempre più complessa».
Il punto centrale, ribadito con forza dal governatore, è che il percorso avviato con Sintesi Minerva e Anteo si colloca pienamente all’interno del perimetro del terzo settore. «Quella della Chiarugi è una storia che appartiene a Empoli – ha sottolineato – e quello che è stato costruito in questi anni deve rimanere nel mondo del terzo settore. È su questo principio che stiamo valutando alleanze e accordi».
Pagliai ha spiegato che non si tratta di decisioni calate dall’alto, né di operazioni opache, ma di un dialogo aperto con due realtà che conoscono profondamente il mondo dei servizi alla persona. Sintesi Minerva, come già raccontato anche da Clebs.it nei mesi scorsi, entra nel mondo della Misericordia come partner gestionale; Anteo, cooperativa piemontese con una lunga esperienza nel settore sociosanitario, è coinvolta in un confronto volto a costruire un percorso comune. «Con entrambe – ha detto – stiamo riflettendo e valutando un cammino insieme, nell’interesse della nostra storia e del territorio».
Una riflessione che nasce dalla consapevolezza delle difficoltà strutturali che oggi attraversano molte realtà storiche del volontariato. «La Misericordia ha delle debolezze, non dobbiamo nasconderlo – ha aggiunto Pagliai – e proprio per questo deve trovare modalità nuove per essere più presente, più efficiente e più forte». Il rafforzamento passa quindi attraverso alleanze coerenti con i valori fondativi, capaci di garantire continuità, qualità dei servizi e sostenibilità nel tempo.
Il governatore ha poi allargato lo sguardo agli altri progetti in corso, per collocare questa scelta dentro una strategia più ampia. Nel marzo 2026 è prevista l’apertura della Stazione di Posta, in collaborazione con il Comune di Empoli e la Società della Salute; a maggio potrebbe vedere la luce un nuovo centro di diagnostica e ambulatoriale in collaborazione con Unicoop. «Sono tasselli di un percorso – ha spiegato – che mira ad adeguare la Misericordia a un tempo che cambia, senza snaturarne l’identità».
Un passaggio particolarmente significativo è stato quello sul senso di appartenenza: «La Misericordia non è mia, non è del Magistrato, non è del Provveditore: è dei cittadini e dei volontari. Questo è un punto che tengo sempre ben presente».
Sul futuro della Chiarugi e sul valore dell’intervento appena concluso è intervenuto anche il sindaco di Empoli, Alessio Mantellasi, che ha sottolineato come la struttura rappresenti ormai un patrimonio per l’intera città. «Vedere il volto della Chiarugi completamente rinnovato – ha detto – è un elemento di grande valore non solo estetico, ma sostanziale».
Gli interventi di efficientamento energetico, ha spiegato il sindaco, migliorano la qualità architettonica ma soprattutto la funzionalità e la sostenibilità della gestione, con benefici concreti per chi vive e lavora nella struttura.
Mantellasi (nella foto, al centro, alla destra di Cristina Dragonetti della Sintesi Minerva) ha evidenziato anche il valore urbano dell’operazione: «Questo intervento riqualifica e rigenera un pezzo di città. Da un edificio con una facciata anni Sessanta siamo passati a una struttura moderna, di pregio architettonico, che dà qualità a tutto lo spazio circostante». Un investimento definito «intelligente», capace di cogliere le opportunità disponibili e di garantire una prospettiva solida a una struttura complessa come la Chiarugi.Il sindaco ha poi richiamato il tema della gestione dei costi, strettamente legato all’efficienza energetica: «Una struttura efficiente è anche più semplice da gestire. Questo vale per tutti gli immobili, pubblici e non, ed è un aspetto fondamentale quando si parla di futuro». In questo senso, la Chiarugi rinnovata si presenta «con la forma e con la sostanza»: più bella, ma anche più solida e pronta ad affrontare le sfide che attendono il sistema dei servizi alla persona.
Mantellasi ha infine collegato il progetto della RSA agli altri percorsi avviati insieme alla Misericordia, come quello della Stazione di Posta, sviluppato in stretta collaborazione con la Società della Salute e il Comune di Empoli. Un progetto che punta a ridisegnare l’intero sistema di presa in carico delle persone senza fissa dimora o in condizione di fragilità, rendendo più efficienti i servizi e offrendo spazi adeguati. «Sono tutti passaggi – ha concluso – che rafforzano la presenza della Misericordia nel futuro della nostra città».
Nel quadro delineato dagli interventi di Pagliai e Mantellasi, l’ingresso di Sintesi Minerva e il dialogo con Anteo appaiono quindi non come un cambio di identità, ma come una scelta strategica di rafforzamento: una risposta concreta alle trasformazioni del welfare, nel segno della continuità con la storia della Misericordia e con la sua funzione pubblica e sociale.






