Silvano avrebbe detto: "Almeno non si è perso". E menomale
29-10-2025 08:26 - Sport
								di Gabriele Guastella
Raccontare questa partita è la vera impresa della partita stessa. Empoli e Sampdoria, avversarie al Carlo Castellani Computer Gross Arena per il turno infrasettimanale nonché decima giornata del campionato di Serie B, danno scena ad uno spettacolo quasi raccapricciante.
Non che alla vigilia ci attendessimo un match in stile "el clasico" della Liga, ci mancherebbe, d'altronde parliamo di due nobili decadute come Empoli e Sampdoria, appunto, che in questo primo scorcio di stagione hanno palesato limiti piuttosto evidenti tanto che entrambi i club, guarda il caso, sono ricorsi recentemente ad un cambio di conduzione tecnica: Dionisi nell'Empoli, il trio Gregucci-Foti-Pozzi per i blucerchiati.
L'Empoli arriva a questa partita con la deludente sconfitta in casa della capolista Modena, la Samp invece con il pareggio in rimonta contro il Frosinone: nelle ultime ore, però, il tecnico dei toscani deve rinunciare anche a Ceesay, uscito anzitempo a Modena, e Lovato che si fa male nel penultimo allenamento prima della partita. Piove sul bagnato, insomma, per Dionisi che già deve fare a meno di Nasti e che vede diversi elementi in condizioni fisiche piuttosto pessime.
Il primo tempo di Empoli-Sampdoria si consuma con un'unica vera emozione: minuto 9, mentre in Maratona vengono esposti striscioni a ricordo dello storico dirigente azzurro ed empolese doc Silvano Bini, venuto a mancare il giorno prima, i padroni di casa attaccano. Pallone profondo per Pellegri che scappa via sul filo del fuorigioco ma è costretto ad allargarsi, perde il tempo per il tiro, si vede che ancora non è il calciatore che abbiamo conosciuto e ammirato nella prima parte della scorsa stagione prima del brutto infortunio. Quella frazione di secondo permette a Benedetti di intervenire su di lui: per l'arbitro è calcio di rigore. Ma il Var lo richiama al monitor: e, giustamente, toglie il rigore perché Benedetti tocca nettamente prima la palla. Solo che poi, incredibilmente, non assegna un angolo sacrosanto. Titoli di coda sul primo tempo: in realtà potremmo scrivere molto, ma sarebbe solo un inutile elenco di errori visti in campo, errori ed orrori a voi la scelta, su cui decidiamo di sorvolare; dovranno pensarci e seriamente staff tecnico e dirigenziale a limarli nei giorni a venire.
Si va all'intervallo, e giù di sotto, a bordo campo, come al solito inizia lo show: il solito dj-set, ed il consueto banchetto nuziale che si consuma a pochissimi centimetri dal terreno di gioco. Tutto molto bello, però adesso nasce una domanda spontanea: di questo passo, tra qualche settimana, potremmo dover trasformare il Castellani in una specie di terreno di battaglia, sportiva si intende eh. Insomma potremmo dover tornare a fare l'Empoli di una volta, quello che anche in Serie B, e non solo in massima serie, deve costruirsi la salvezza, e quindi vita o morte (sportiva anche qui eh, ndr) perché in B comunque di questo dobbiamo parlare in chiave-salvezza. Ecco la domanda netta è questa: pensiamo di creare l'atmosfera giusta con tutto questo "baccano" intorno alle panchine? A me pare di vedere la scena del Titanic, ricordate quella nave che nel 1912 partì dalle coste inglesi alla volta degli USA? Ad un certo punto colpì un iceberg, la nave si spezzò e cominciò ad imbarcare acqua, ma l'ordine fu quello di continuare a suonare i violini, proseguendo il cerimoniale.
Il secondo tempo inizia mentre a fatica si placa il cerimoniale a bordo campo, e anche questa non è una normalità. Così come non è normale che Elia, un calciatore con doti spiccate offensive, al 55' si prenda il quarto cartellino giallo in dieci gare: appena il tempo di pensarlo, che sette minuti dopo arriva pure il quinto, che vale quello rosso, e per giunta per un fallo commesso all'interno del cerchio di centrocampo. Empoli in dieci, Empoli in confusione piena. Fuori Pellegri, dentro Ebuehi per cercare di dare massimo equilibrio in inferiorità numerica.
Il tecnico dei blucerchiati Foti, un ex come il collaboratore tecnico Pozzi (quello ufficiale sarebbe Gregucci ma è squalificato, ndr), dalla panchina ordina ai suoi di crederci di più, di alzare il baricentro visto che l'Empoli è ora in inferiorità numerica: e subito effettua un doppio cambio con Barak e Vulikic (67'). Ancora cinque minuti e Dionisi risponde con un altrettanto doppio cambio: Yepes e Popov per Ghion e Shpendi.
Minuto 77, settantasette come il numero di maglia di Popov, e infatti: angolo di Yepes, respinta di Ghidotti, pallonata in faccia a Popov e pallone che si infila in rete con lo stesso Popov in tuffo a ribadirla in fondo al sacco. L'Empoli, in pratica, fa gol senza tirare in porta: sussulto del Castellani, spettatori che si svegliano dal torpore. Neanche il tempo di iniziare a pensare a fare i conti con il cronometro che la Sampdoria, dopo il doppio cambio con gli ingressi di Ferri e Pedrola, pareggia: prima vera pressione offensiva dei blucerchiati, pallone profondo poi Barak, suggerimento per Cuni e l'ex frusinate buca Fulignati sul palo più lontano per l'1-1 a dieci minuti dal novantesimo. Ci si attende la pressione finale dei liguri alla caccia del gol-vittoria, l'Empoli si difende con ordine e nei minuti finali dei cinque di recupero si ritrova a battere due angoli consecutivi che portano ad un tiraccio sparacchiato in Curva Nord.
Poi il thrilling finale: il direttore di gara richiamato al Var. Un lungo conciliabolo che porta dentro al 98' ad altri due cartellini: giallo all'empolese Curto, e rosso al sampdoriano Ferri. Quindi il triplice fischio finale, mentre si fa in tempo ad udire qualche fischio piovuto dagli spalti, prima che il solito inno azzurro sia sparato ai massimi decibel per affogare qualche dissenso.
Partita davvero brutta, pessima oserei dire, proprio nella serata in cui salutavamo un grande uomo della storia dell'Empoli FC 1920: vice-segretario, segretario, Direttore Sportivo, Direttore Generale, Presidente, attaccatissimo al club e alla città, scopritore di talenti; 49 anni di carriera azzurra, dal 1947 al 1996, in seno alla società, empolese, anzi "empolesissimo", tifoso di questa squadra. Ciao Silvano, oggi sicuramente ci avresti risposto così: "almeno non si è perso...". E menomale, almeno questo...
IL TABELLINO
1-1
EMPOLI (3-5-1-1) - 21 Fulignati; 2 Curto, 34 Guarino, 5 Obaretin; 7 Elia, 6 Degli Innocenti (dal 1' st 8 Belardinelli), 18 Ghion (dal 28' st 14 Yepes), 25 Ignacchiti, 79 Carboni; 9 Pellegri (dal 21' st 24 Ebuehi); 11 Shpendi (dal 28' st 77 Popov). A disp. 1 Perisan; 28 Indragoli, 29 Tosto; 27 Moruzzi; 10 Ilie, 70 Saporiti, 90 Konate, 99 Bianchi. All. Alessio Dionisi
SAMPDORIA (3-5-2) - 1 Ghidotti; 25 Ferrari (dal 22' st 31 Vulikic), 28 Abildgaard (dal 10' st 5 Riccio), 17 Hadzikadunic; 44 Ioannou (dal 34' st 11 Pedrola), 80 Benedetti (dal 22' st 72 Barak), 8 Ricci (dal 34' st 4 Ferri), 16 Henderson, 10 Cherubini; 7 Cuni, 9 Coda. A disp. 30 Ravaglia; 14 Bellemo, 33 Conti, 3 Coubis, 21 Giordano, 70 Narro, 18 Venuti. All. Salvatore Foti-Nicola Pozzi (Squalificato Angelo Gregucci)
Arbitro: Sig. Marco Piccinini di Forlì (Bahri-Biffi | IV Uff.le Iacobellis - VAR Nasca/Paganessi)
Marcatori: al 32' st 77 Popov (E), al 35' st 7 Cuni (S).
Note: Angoli Empoli 4 Sampdoria 5. Ammoniti: al 13' st 7 Elia (E), al 17' st 80 Benedetti (S), al 53' st 2 Curto (E). Espulsi: al 20' st 7 Elia (E - doppia ammonizione); al 53' st 4 Ferri (S). Recupero: 2' pt - 5' + 3' st. Spettatori: 6mila.
									Raccontare questa partita è la vera impresa della partita stessa. Empoli e Sampdoria, avversarie al Carlo Castellani Computer Gross Arena per il turno infrasettimanale nonché decima giornata del campionato di Serie B, danno scena ad uno spettacolo quasi raccapricciante.
Non che alla vigilia ci attendessimo un match in stile "el clasico" della Liga, ci mancherebbe, d'altronde parliamo di due nobili decadute come Empoli e Sampdoria, appunto, che in questo primo scorcio di stagione hanno palesato limiti piuttosto evidenti tanto che entrambi i club, guarda il caso, sono ricorsi recentemente ad un cambio di conduzione tecnica: Dionisi nell'Empoli, il trio Gregucci-Foti-Pozzi per i blucerchiati.
L'Empoli arriva a questa partita con la deludente sconfitta in casa della capolista Modena, la Samp invece con il pareggio in rimonta contro il Frosinone: nelle ultime ore, però, il tecnico dei toscani deve rinunciare anche a Ceesay, uscito anzitempo a Modena, e Lovato che si fa male nel penultimo allenamento prima della partita. Piove sul bagnato, insomma, per Dionisi che già deve fare a meno di Nasti e che vede diversi elementi in condizioni fisiche piuttosto pessime.
Il primo tempo di Empoli-Sampdoria si consuma con un'unica vera emozione: minuto 9, mentre in Maratona vengono esposti striscioni a ricordo dello storico dirigente azzurro ed empolese doc Silvano Bini, venuto a mancare il giorno prima, i padroni di casa attaccano. Pallone profondo per Pellegri che scappa via sul filo del fuorigioco ma è costretto ad allargarsi, perde il tempo per il tiro, si vede che ancora non è il calciatore che abbiamo conosciuto e ammirato nella prima parte della scorsa stagione prima del brutto infortunio. Quella frazione di secondo permette a Benedetti di intervenire su di lui: per l'arbitro è calcio di rigore. Ma il Var lo richiama al monitor: e, giustamente, toglie il rigore perché Benedetti tocca nettamente prima la palla. Solo che poi, incredibilmente, non assegna un angolo sacrosanto. Titoli di coda sul primo tempo: in realtà potremmo scrivere molto, ma sarebbe solo un inutile elenco di errori visti in campo, errori ed orrori a voi la scelta, su cui decidiamo di sorvolare; dovranno pensarci e seriamente staff tecnico e dirigenziale a limarli nei giorni a venire.
Si va all'intervallo, e giù di sotto, a bordo campo, come al solito inizia lo show: il solito dj-set, ed il consueto banchetto nuziale che si consuma a pochissimi centimetri dal terreno di gioco. Tutto molto bello, però adesso nasce una domanda spontanea: di questo passo, tra qualche settimana, potremmo dover trasformare il Castellani in una specie di terreno di battaglia, sportiva si intende eh. Insomma potremmo dover tornare a fare l'Empoli di una volta, quello che anche in Serie B, e non solo in massima serie, deve costruirsi la salvezza, e quindi vita o morte (sportiva anche qui eh, ndr) perché in B comunque di questo dobbiamo parlare in chiave-salvezza. Ecco la domanda netta è questa: pensiamo di creare l'atmosfera giusta con tutto questo "baccano" intorno alle panchine? A me pare di vedere la scena del Titanic, ricordate quella nave che nel 1912 partì dalle coste inglesi alla volta degli USA? Ad un certo punto colpì un iceberg, la nave si spezzò e cominciò ad imbarcare acqua, ma l'ordine fu quello di continuare a suonare i violini, proseguendo il cerimoniale.
Il secondo tempo inizia mentre a fatica si placa il cerimoniale a bordo campo, e anche questa non è una normalità. Così come non è normale che Elia, un calciatore con doti spiccate offensive, al 55' si prenda il quarto cartellino giallo in dieci gare: appena il tempo di pensarlo, che sette minuti dopo arriva pure il quinto, che vale quello rosso, e per giunta per un fallo commesso all'interno del cerchio di centrocampo. Empoli in dieci, Empoli in confusione piena. Fuori Pellegri, dentro Ebuehi per cercare di dare massimo equilibrio in inferiorità numerica.
Il tecnico dei blucerchiati Foti, un ex come il collaboratore tecnico Pozzi (quello ufficiale sarebbe Gregucci ma è squalificato, ndr), dalla panchina ordina ai suoi di crederci di più, di alzare il baricentro visto che l'Empoli è ora in inferiorità numerica: e subito effettua un doppio cambio con Barak e Vulikic (67'). Ancora cinque minuti e Dionisi risponde con un altrettanto doppio cambio: Yepes e Popov per Ghion e Shpendi.
Minuto 77, settantasette come il numero di maglia di Popov, e infatti: angolo di Yepes, respinta di Ghidotti, pallonata in faccia a Popov e pallone che si infila in rete con lo stesso Popov in tuffo a ribadirla in fondo al sacco. L'Empoli, in pratica, fa gol senza tirare in porta: sussulto del Castellani, spettatori che si svegliano dal torpore. Neanche il tempo di iniziare a pensare a fare i conti con il cronometro che la Sampdoria, dopo il doppio cambio con gli ingressi di Ferri e Pedrola, pareggia: prima vera pressione offensiva dei blucerchiati, pallone profondo poi Barak, suggerimento per Cuni e l'ex frusinate buca Fulignati sul palo più lontano per l'1-1 a dieci minuti dal novantesimo. Ci si attende la pressione finale dei liguri alla caccia del gol-vittoria, l'Empoli si difende con ordine e nei minuti finali dei cinque di recupero si ritrova a battere due angoli consecutivi che portano ad un tiraccio sparacchiato in Curva Nord.
Poi il thrilling finale: il direttore di gara richiamato al Var. Un lungo conciliabolo che porta dentro al 98' ad altri due cartellini: giallo all'empolese Curto, e rosso al sampdoriano Ferri. Quindi il triplice fischio finale, mentre si fa in tempo ad udire qualche fischio piovuto dagli spalti, prima che il solito inno azzurro sia sparato ai massimi decibel per affogare qualche dissenso.
Partita davvero brutta, pessima oserei dire, proprio nella serata in cui salutavamo un grande uomo della storia dell'Empoli FC 1920: vice-segretario, segretario, Direttore Sportivo, Direttore Generale, Presidente, attaccatissimo al club e alla città, scopritore di talenti; 49 anni di carriera azzurra, dal 1947 al 1996, in seno alla società, empolese, anzi "empolesissimo", tifoso di questa squadra. Ciao Silvano, oggi sicuramente ci avresti risposto così: "almeno non si è perso...". E menomale, almeno questo...
IL TABELLINO
1-1
EMPOLI (3-5-1-1) - 21 Fulignati; 2 Curto, 34 Guarino, 5 Obaretin; 7 Elia, 6 Degli Innocenti (dal 1' st 8 Belardinelli), 18 Ghion (dal 28' st 14 Yepes), 25 Ignacchiti, 79 Carboni; 9 Pellegri (dal 21' st 24 Ebuehi); 11 Shpendi (dal 28' st 77 Popov). A disp. 1 Perisan; 28 Indragoli, 29 Tosto; 27 Moruzzi; 10 Ilie, 70 Saporiti, 90 Konate, 99 Bianchi. All. Alessio Dionisi
SAMPDORIA (3-5-2) - 1 Ghidotti; 25 Ferrari (dal 22' st 31 Vulikic), 28 Abildgaard (dal 10' st 5 Riccio), 17 Hadzikadunic; 44 Ioannou (dal 34' st 11 Pedrola), 80 Benedetti (dal 22' st 72 Barak), 8 Ricci (dal 34' st 4 Ferri), 16 Henderson, 10 Cherubini; 7 Cuni, 9 Coda. A disp. 30 Ravaglia; 14 Bellemo, 33 Conti, 3 Coubis, 21 Giordano, 70 Narro, 18 Venuti. All. Salvatore Foti-Nicola Pozzi (Squalificato Angelo Gregucci)
Arbitro: Sig. Marco Piccinini di Forlì (Bahri-Biffi | IV Uff.le Iacobellis - VAR Nasca/Paganessi)
Marcatori: al 32' st 77 Popov (E), al 35' st 7 Cuni (S).
Note: Angoli Empoli 4 Sampdoria 5. Ammoniti: al 13' st 7 Elia (E), al 17' st 80 Benedetti (S), al 53' st 2 Curto (E). Espulsi: al 20' st 7 Elia (E - doppia ammonizione); al 53' st 4 Ferri (S). Recupero: 2' pt - 5' + 3' st. Spettatori: 6mila.






