Stadio, Leonardo Masi: perché non ristrutturarlo in autonomia?
27-02-2025 19:12 - Cronaca
Dopo la commissione congiunta di ieri sera, Leonardo Masi (Buongiorno Empoli-Siamoempoli) ha affidato alla sua bacheca facebook le considerazioni del giorno dopo:
"Ieri in commissione abbiamo provato ad approfondire il tema, e dopo la discussione sono giunto alla conclusione che è soprattutto una faccenda politica: l'Empoli presenta il Project e la legge impone all'amministrazione di valutarlo. Giusto. Ma alla mia domanda se la nostra amministrazione aveva anche solo pensato a ristrutturarlo in autonomia, valutando un progetto più "semplice", la risposta è stata NO. A mio avviso è invece importante, e su questo chiederemo in consiglio comunale, che il nostro comune valuti la possibilità di ristrutturare lo stadio, senza costruire la grande cattedrale del commercio, per "mettere a reddito" l'investimento facendo pagare un adeguato affitto all'Empoli.
Poi ci sono alcune considerazioni politiche che anche un amministratore comunale dovrebbe fare: è 30 anni che ci "scassano i cabbasisi" sulla necessità del libero mercato, della concorrenza, della deregolamentazione, ecc, ma in realtà, questo project chiede tutt'altro. È il pubblico, ovvero tutti noi, che attraverso compensazioni, tipo regalare un terreno o un immobile per costruire un albergo, deve garantire la sostenibilità di un'azienda privata. Cosa dovrebbero dire, o chiedere, gli altri imprenditori che con le proprie finanze, rischiando di perderle, investono per accrescere la propria azienda?
L'altro aspetto politico che segna una distanza tra noi e chi oggi governa la città, è l'accettazione dell'impotenza del pubblico e delle istituzioni: ci siamo ridotti, come Comune, all'impossibilità (vera o presunta) di non poter economicamente sostenere una ristrutturazione di uno stadio e quindi necessariamente accettare le pretese o le proposte di questa o quella azienda privata che di volta in volta si affaccia alla porta dell'amministrazione. Compiere gli sforzi necessari per cambiare questo stato di cose presenti e far tornare "l'agire pubblico" centrale anche nella costruzione delle futuro sviluppo del territorio è compito della politica e non farlo è una colpa.
Sullo stadio daremo battaglia su ogni singolo aspetto per far si che tutto ciò che sarà fatto sia in funzione, sostegno e sviluppo di tutta la cittadinanza e non soltanto di una parte, per altro minoritaria, di Empoli"