Susanna Rovai eletta presidente della Commissione Speciale per l’Osservatorio sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
06-06-2025 08:13 - Politica
La Sezione “Abdon Mori” del Partito Comunista Italiano dell’Empolese Valdelsa ha annunciato con orgoglio l’elezione della consigliera Susanna Rovai, capogruppo PCI nel Consiglio dell’Unione dei Comuni, a Presidente della Commissione Speciale incaricata di definire struttura e funzionamento del nascente Osservatorio Permanente sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro.
L’istituzione dell’Osservatorio è stata deliberata all’unanimità con l’atto n. 9 del 30 aprile 2025 e rappresenta un passo importante nella direzione della prevenzione e del monitoraggio degli incidenti sul lavoro nel territorio dell’Empolese Valdelsa.
Secondo il Partito Comunista, l’Osservatorio dovrà diventare uno strumento stabile e pubblico di analisi e proposta: «Ci batteremo affinché scopo dell'Osservatorio sia quello di monitorare permanentemente gli incidenti sul lavoro, redigere rapporti periodici e formulare proposte da inviare alle istituzioni competenti», si legge nella nota diffusa dalla sezione “Abdon Mori”.
Il PCI rivendica inoltre la paternità della proposta, sottolineando che è stata presentata in Consiglio proprio dalla consigliera Rovai e ha ottenuto per due volte il voto unanime dei consiglieri.
Tra le proposte in cantiere, anche quella di una conferenza annuale pubblica, in cui siano presentati i dati raccolti e siano chiamati a confrontarsi rappresentanti di istituzioni, imprese e sindacati: «Le rappresentanze sindacali e le organizzazioni imprenditoriali dovranno rendere conto del proprio operato nella prevenzione e nell’adeguamento delle aziende alle normative sulla sicurezza».
Il Partito Comunista lega l’iniziativa a una battaglia più ampia, definita di civiltà: «Crediamo che gli Enti Locali possano e debbano svolgere un ruolo di garanzia e di promozione delle regole anche nell'ambito della sicurezza, contribuendo così allo sviluppo della cultura democratica, contro una cultura che mette il profitto al di sopra di tutto, perfino della vita umana».
Preoccupanti i dati sui decessi sul lavoro in Italia nei primi cinque mesi del 2025: 592 lavoratori deceduti, di cui 413 sui luoghi di lavoro, un aumento rispetto allo stesso periodo del 2024, quando erano 430. Dati che il PCI ritiene ancora parziali: «I numeri ufficiali sono diversi e inferiori a quelli dell’Osservatorio Nazionale Morti sul Lavoro di Carlo Soricelli, che include tutte le vittime, non solo quelle denunciate all’INAIL».
Non manca infine un monito: «Ci auguriamo che nessuno concepirà l'Osservatorio come un fiore all'occhiello salvo poi continuare un modus operandi che ha sempre un occhio di riguardo per le imprese piuttosto che verso lavoratori e cittadini comuni».
In chiusura, il PCI invita lavoratori e cittadini a partecipare attivamente alla vita democratica del Paese e sostiene apertamente i cinque “Sì” ai Referendum dell’8 e 9 giugno, indicando la sicurezza sul lavoro e il diritto alla cittadinanza come temi fondamentali per una società più giusta.
L’istituzione dell’Osservatorio è stata deliberata all’unanimità con l’atto n. 9 del 30 aprile 2025 e rappresenta un passo importante nella direzione della prevenzione e del monitoraggio degli incidenti sul lavoro nel territorio dell’Empolese Valdelsa.
Secondo il Partito Comunista, l’Osservatorio dovrà diventare uno strumento stabile e pubblico di analisi e proposta: «Ci batteremo affinché scopo dell'Osservatorio sia quello di monitorare permanentemente gli incidenti sul lavoro, redigere rapporti periodici e formulare proposte da inviare alle istituzioni competenti», si legge nella nota diffusa dalla sezione “Abdon Mori”.
Il PCI rivendica inoltre la paternità della proposta, sottolineando che è stata presentata in Consiglio proprio dalla consigliera Rovai e ha ottenuto per due volte il voto unanime dei consiglieri.
Tra le proposte in cantiere, anche quella di una conferenza annuale pubblica, in cui siano presentati i dati raccolti e siano chiamati a confrontarsi rappresentanti di istituzioni, imprese e sindacati: «Le rappresentanze sindacali e le organizzazioni imprenditoriali dovranno rendere conto del proprio operato nella prevenzione e nell’adeguamento delle aziende alle normative sulla sicurezza».
Il Partito Comunista lega l’iniziativa a una battaglia più ampia, definita di civiltà: «Crediamo che gli Enti Locali possano e debbano svolgere un ruolo di garanzia e di promozione delle regole anche nell'ambito della sicurezza, contribuendo così allo sviluppo della cultura democratica, contro una cultura che mette il profitto al di sopra di tutto, perfino della vita umana».
Preoccupanti i dati sui decessi sul lavoro in Italia nei primi cinque mesi del 2025: 592 lavoratori deceduti, di cui 413 sui luoghi di lavoro, un aumento rispetto allo stesso periodo del 2024, quando erano 430. Dati che il PCI ritiene ancora parziali: «I numeri ufficiali sono diversi e inferiori a quelli dell’Osservatorio Nazionale Morti sul Lavoro di Carlo Soricelli, che include tutte le vittime, non solo quelle denunciate all’INAIL».
Non manca infine un monito: «Ci auguriamo che nessuno concepirà l'Osservatorio come un fiore all'occhiello salvo poi continuare un modus operandi che ha sempre un occhio di riguardo per le imprese piuttosto che verso lavoratori e cittadini comuni».
In chiusura, il PCI invita lavoratori e cittadini a partecipare attivamente alla vita democratica del Paese e sostiene apertamente i cinque “Sì” ai Referendum dell’8 e 9 giugno, indicando la sicurezza sul lavoro e il diritto alla cittadinanza come temi fondamentali per una società più giusta.