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Tombini coperti, istrici sugli argini, campi allagati: i lavori fatti, quelli da fare.Tutti i dubbi espressi e (in gran parte) sciolti nell'assemblea con gli alluvionati di Ponzano

22-11-2025 12:07 - Cronaca
Serata calda, a dispetto del clima esterno, e molto partecipata: la sala della scuola elementare “Colombo” di Ponzano era gremita. Circa duecento le presenze. L'assemblea pubblica convocata dall'amministrazione comunale, per fare il punto della situazione sul post-alluvione del marzo scorso, è servita anche per cercare di rispondere ai dubbi, alle perplessità, anche alle accuse, mosse dai cittadini. Per questo il sindaco Alessio Mantellassi aveva convocato, oltre ai componenti della sua giunta, anche i dirigenti comunali che si occupano della questione (gli ingegneri Roberta Scardigli e Alessandro Annunziati), i tecnici Roberto Cecchini di Acque Spa, Pietrantonio Tossielli del Consorzio di Bonifica, Massimiliano Mengoni comandante della polizia municipale, Daniela Miccolis, responsabile del settore Ambiente del Comune di Empoli..

La discussione è stata lunga, con una introduzione per capitoli, fatta di volta in volta dai tecnici interessati e dal sindaco, intervallate da domande dirette su questioni tecniche, richieste pressanti su scelte politiche, dubbi accumulati nel tempo. Sul tavolo, una questione semplice e drammatica insieme: “Se domani succedesse di nuovo ciò che è accaduto a marzo a Ponzano, saremmo al riparo?” è il quesito che a più riprese torna al centro della discussione.

Gli interventi e le risposte, nel corso di oltre due ore, avevano l'obiettivo di raccontare cosa è stato fatto, cosa è in corso e cosa cambierà nel breve e medio periodo. E poi una lunga appendice sulla questione ristori.

Ne è emerso il ritratto di un territorio ancora scosso dagli allagamenti del marzo scorso, una comunità che cerca risposte immediate ma anche sicurezze per un orizzonte più ampio e una macchina istituzionale al lavoro per ridurre un rischio idraulico che, da anni, appare evidente. Che i cittadini sono stati più efficienti e solerti delle istituzioni (vedi la questione dei campi tra la Fi-Pi-Li e l'abitato, che la gente comune ha provveduto a ripulire, mentre Anas e Demanio hanno disatteso l'ordinanza del Comune), che c'è un problema con gli istrici e le loro tane, al punto che ci sarà una campagna di cattura e di “trasloco” degli animali. E che, durante i lavori di asfaltatura delle strade del quartiere, la ditta che ha effettuato l'opera ha coperto tutti i tombini di alcune strade: proprio com'era avvenuto ad Agrigento, quando doveva accogliere il presidente Mattarella in occasione dell'inaugurazione della Capitale Italiana della Cultura.

È in questo clima che si è svolta l'assemblea pubblica di Ponzano, dove i tecnici hanno fatto il punto sugli interventi in atto lungo l'Orme, il Rio dei Cappuccini e l'intero reticolo idraulico della zona.
Un nuovo argine per il Pozzale: l'opera più attesa
L'ingegnere Roberto Scardigli ha confermato il via al grande intervento sull'Orme, indicato dalla Regione come la priorità per la sicurezza idraulica dell'area. Il primo tassello è la costruzione del nuovo maxi-argine del Pozzale, in continuità con i lavori già avviati dal Consorzio di Bonifica all'indomani dello “strappo” che provocò l'allagamento dell'abitato di Ponzano.

Il progetto esecutivo è pronto, la Conferenza dei Servizi è stata aperta e sono in corso le procedure di occupazione e di esproprio. Se tutto procederà senza intoppi, la gara sarà bandita tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026, con l'apertura del cantiere prevista per la primavera successiva. Durata stimata: due anni.
L'opera prevede il rafforzamento degli argini esistenti con tecniche costruttive più moderne e un generale miglioramento della tenuta idraulica a beneficio anche delle aree più a valle.

Casse di espansione: come funzioneranno e cosa cambierà
Accanto al nuovo argine, l'altra grande novità riguarda il sistema di casse di laminazione. L'ingegnere Alessandro Nunziati ha illustrato il progetto che coinvolge le zone di Martignana e delle Coltelline, dove verranno creati grandi volumi capaci di assorbire le piene dell'Orme.

La strada oggi esistente sarà rialzata e fungerà da argine; una bocca tarata regolerà il rilascio dell'acqua. L'investimento è di 10,7 milioni di euro. La procedura ambientale si chiuderà il 12 dicembre e, se i tempi saranno rispettati, nel 2026 potrebbe essere pubblicata la gara.

Si tratta della prima cassa di un sistema più ampio, destinato a diventare uno dei pilastri della sicurezza idraulica dell'intero bacino.

Gli interventi d'urgenza dopo le rotture di marzo.
Ampio spazio è stato dedicato ai lavori eseguiti in somma urgenza dal Consorzio di Bonifica, che ha anticipato con fondi propri gli interventi necessari dopo le rotture del novembre scorso.

Due i cantieri principali: 280 mila euro sul Rio dei Cappuccini e 480 mila euro sull'Orme.

Sul Rio dei Cappuccini è stato ricostruito l'argine dal punto della rotta fino al cimitero, spostando il tracciato verso la campagna e portando la sezione idraulica da 3 a 13 metri quadrati. Sull'Orme è stato invece consolidato il tratto dal Sottopoggio alla rottura, con una nuova scogliera e un ampliamento della sezione grazie anche allo spostamento della recinzione dell'ex carcere, ottenuto dal Comune proprio per facilitare i lavori.

Il nodo del deflusso fognario: cosa è successo davvero Una parte rilevante dell'assemblea – forse la più accesa, quella più dibattuta, che ha messo in evidenza quanti dubbi ci siano, da parte dei cittadini, sulla buona manutenzione – è stata dedicata a tombini e caditoie, alla spiegazione del funzionamento del sistema fognario e dei sistemi di pompaggio nelle ore più critiche dell'alluvione.

I tecnici di Acque SpA hanno chiarito che:

– l'acqua che arrivava nel Rio dei Cappuccini, in condizioni di piena, non riusciva a defluire verso l'Arno: la portata era troppo alta e l'alveo non scaricava;
– in casi come questi, entra in funzione un piano di Protezione Civile che prevede l'installazione di pompe mobili o tubi di bypass in grado di scavalcare l'argine e portare l'acqua direttamente nel lago di collegamento;
– questo sistema era stato attivato e risultava “pienamente funzionante”.

Tuttavia, per un lungo periodo l'acqua è rimasta ferma nella zona di Ponzano (nei pressi del bar Colombo), stagnante. Cosa che non è accaduto in altre aree dello stesso quartiere: il motivo – hanno spiegato gli operatori – è che tutti i corsi d'acqua a valle erano saturi. Con l'Arno alto, i rii pieni e il terreno completamente intriso, l'acqua pompata non trovava vie di fuga adeguate. Il livello ha iniziato a calare solo quando sono state aperte le cateratte e il deflusso complessivo del sistema ha ricominciato a funzionare.

Il tecnico di Acque SpA ha anche chiarito che è in corso l'ispezione di tutti i condotti fognari, con apposite sonde – e, in alcuni casi più difficili, con un tubo endoscopico. E che:

– alcune condotte del reticolo fognario minore (es. in zona Rio dei Cappuccini e Ponzano) sono state utilizzate per favorire il deflusso, perché in quel momento erano le uniche a garantire uno scarico efficace;
– non si tratta di tubazioni di piccolo diametro come qualcuno temeva, ma di linee più ampie, che difficilmente possono occludersi per materiali “ingombranti”;
– le ostruzioni riscontrate riguardano tratti limitati e non hanno inciso in modo determinante sulla portata dell'evento di novembre;
– il sistema fognario era lo stesso che aveva retto negli eventi del 2021 e del 2023: la differenza è stata l'eccezionalità assoluta della piena del 2024, mai registrata prima in quella forma.

Manutenzioni: i tratti controllati, quelli completati e quelli in programma Su richiesta dei cittadini, Acque ha presentato una relazione dettagliata sugli interventi di verifica e pulizia delle condotte, eseguiti negli ultimi mesi.

Sono già state ispezionate (tra videoispezioni e pulizie):
via Nobile
via del Giardino
via Fratelli Cervi
via Vespucci
via Cartesio
via Cavallotti
via Tozzetti
via Fermi
via da Verrazzano
vari tratti del Rio dei Cappuccini

In programma nelle prossime settimane:
via Colombo
via Gioia
via Poggio Bracciolini
ulteriori tratti del sistema che collega Ponzano al Rio dei Cappuccini.

Queste ultime strade sono rimaste da ispezionare perché i tombini sono stati coperti durante l'ultima operazione di asfaltatura delle vie del quartiere. Situazione che ha creato non poche polemiche tra i cittadini, che a più riprese hanno chiesto chiarimenti ai tecnici. Che hanno avuto parole rassicuranti: non è attraverso i tombini che l'acqua defluisce. Questo avviene tramite le caditoie. E l'operazione di scoperchiatura dei tombini asfaltati è iniziata e procederà nelle prossime settimane, perché attraverso questi si ispezionano le fogne.
La vicenda era emersa nelle scorse settimane. Erano stati gli stessi cittadini a denunciare questa situazione, che però – come hanno ribadito nell'assemblea di Ponzano – non ha avuto alcun ruolo negli allagamenti di marzo.
L'obiettivo è completare la mappatura e la pulizia dell'intero reticolo entro poche settimane.

Terreni privati tra Ponzano e la Fi-Pi-Li: perché è stata emessa l'ordinanza
Uno dei temi più discussi è stato quello dei terreni tra Ponzano e la Fi-Pi-Li, dove l'acqua era rimasta per giorni dopo gli allagamenti. Il sindaco ha spiegato che il Comune non può intervenire in campi privati se non in circostanze eccezionali: in questo caso, la relazione della Protezione Civile ha certificato il rischio e dato il via all'ordinanza del 24 giugno.
Il provvedimento imponeva ai proprietari la rimozione dei ristagni, il taglio della vegetazione, la pulizia dei rifiuti e gli eventuali trattamenti di disinfestazione. La Polizia Municipale, anche tramite droni, ha confermato che quasi tutti i proprietari hanno già ottemperato. Sono rimasti da sistemare i terreni che non sono di proprietà di cittadini privati, ma del Demanio o dell'Anas, cioè la scarpata della carreggiata della strada di grande comunicazione.

Gli istrici sugli argini: come verranno ricollocati
Durante i lavori sugli argini sono state individuate diverse tane di istrici, specie protetta. La Regione sta per autorizzare il piano di cattura e ricollocamento, che sarà eseguito dalla Polizia Provinciale nei prossimi giorni. Era stato proposto l'inserimento di una rete metallica, in mezzo al manufatto, ma non si è rivelata utile perché gli istrici, quando trovano una strada ostruita, si spostano finché trovano un varco.
Un sistema più forte contro eventi sempre più intensi La conclusione dell'assemblea ha ribadito un concetto: l'evento di novembre non è stato un semplice problema di fogne, né un singolo malfunzionamento, ma un fenomeno idraulico eccezionale, che ha messo sotto stress ogni componente del sistema.
Per questo gli interventi in corso – nuovi argini, casse di espansione, manutenzioni mirate, pompe mobili e fisse – puntano a costruire un sistema più resiliente, capace di reggere anche scenari non più straordinari, ma purtroppo sempre più frequenti.

I ristori: quel che serve sapere
Al Comune di Empoli sono arrivate 575 domande. Molte delle quali sono state compilate dai cittadini nei “punti facile” che l'amministrazione aveva messo a disposizione (e per i quali sono state espresse anche parole di apprezzamento).

La Regione Toscana ha stanziato, a fine settembre, oltre un milione e quattrocentomila euro. Serviranno per il primo ristoro di 3 mila euro per ogni cittadino allagato. Le pratiche sono al vaglio dell'amministrazione, che ne ha già esaminate la metà (e, nel caso di inadempienze o incompletezza, ha avvertito i diretti interessati). Restano le altre domande; l'operazione dovrà essere completata entro il 31 dicembre di quest'anno.

Ma c'è anche un altro canale, più sostanzioso, per ottenere i ristori dei danni subiti: è quello che passa attraverso il Governo, e per il quale occorre presentare preventivi o fatture delle spese sostenute (o da sostenere) a breve termine, per permettere all'esecutivo nazionale di ricevere una quantificazione degli importi da inserire nel bilancio.
L'amministrazioe ha messo anche a disposizione dei cittadini un indirizzo mail al quale rivolgersi per sapere se le richieste presentate sono in regola con quanto richiesto.