15 Giugno 2025
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Trasparenza per Empoli: la fragilità del territorio, le aree più colpite e la mancata attenzione

18-03-2025 12:29 - Cronaca
Le analisi del giorno dopo l'alluvione. Mentre a POnzano e negli altri luoghi si cerca di recuperare prima possibile la normalità, mentre si aspettano notizie sul fronte dei possibili ristori, arrivano le prime analisi accomagnate anche dalle prime critiche.
Trasparenza per Empoli ha analizzato la situazione "a caldo" ed ha emesso un comunicato nel quale, in sintesi, sottolinea che " la recente alluvione che ha colpito il Comune di Empoli ha messo in evidenza non solo la vulnerabilità di alcune zone del territorio, ma anche la scarsa attenzione da parte delle istituzioni verso le aree maggiormente danneggiate. Un'analisi dei comunicati e delle immagini diffusi dal Comune di Empoli lascia emergere una dissonanza tra la realtà e la rappresentazione ufficiale dei fatti. Le fotografie che accompagnano i comunicati, infatti, sembrano suggerire che alcune delle località più vulnerabili, come Pagnana, Vitiana, Marcignana, Castelluccio, Molin Nuovo, Sant'Andrea, Brusciana e Fontanella, non siano state colpite gravemente dagli eventi alluvionali, quando in realtà queste zone sono state tra le più duramente colpite.

Mentre alcune immagini sembrano suggerire che il territorio comunale si fermasse al "Coppone", o che la "Città Produttiva" non avesse subito danni significativi, la verità è ben diversa. A Pagnana, Vitiana, Marcignana, Castelluccio, e nelle altre frazioni menzionate, l'alluvione ha avuto un impatto devastante, con il livello dell'acqua che ha impedito a molte famiglie di uscire dalle proprie abitazioni fino a domenica sera, alle 22. Questo nonostante il fatto che queste stesse zone abbiano ricevuto scarso risalto sia nei resoconti giornalistici che nelle comunicazioni ufficiali.

È curioso, poi, che le aree più colpite siano anche quelle dove sono previsti piani di nuove edificazioni, come il Piano Strutturale Intercomunale (PSI) e il Piano Operativo Comunale (POC), ma anche dove sono in corso importanti opere per il raddoppio ferroviario. Questo solleva legittimi interrogativi sulla connessione tra la gestione del territorio e gli interessi economici, considerando che proprio in queste aree si potrebbero verificare nuovi interventi urbanistici che potrebbero aggravare la situazione di fragilità.

Un altro aspetto che ha suscitato preoccupazione è l'assenza di una visita ufficiale alle zone colpite da parte delle istituzioni regionali e locali. Nonostante il grande impatto dell'alluvione, il Presidente della Regione, Eugenio Giani, e la Sindaca di Firenze, Dario Nardella, non sono stati accompagnati a vedere la situazione emergenziale nelle frazioni più vulnerabili. Le autorità locali, inoltre, non hanno fatto sentire la loro presenza con la stessa determinazione e visibilità di altre occasioni, come accaduto in passato in occasione di altre emergenze.

Il silenzio e l'assenza di una risposta tempestiva e concreta sollevano interrogativi sul futuro del nostro territorio. A distanza di tempo, l'occasione di un intervento incisivo è stata persa, ma non è troppo tardi per intervenire. Come aveva affermato il Presidente Giani dopo l'alluvione del novembre 2023: "Lo dico da presidente della regione, che nessun sindaco mi venga poi a presentare piani urbanistici dove io stamattina ho visto l'acqua, noi ci dobbiamo rendere conto proprio attraverso quella che è la fotografia oggi del territorio quanto la logica del consumo zero sia importante d'ora in avanti."

Questa volta, però, quelle parole non sono state ripetute. Giani, purtroppo, non ha potuto vedere con i suoi occhi le reali condizioni del territorio, in particolare nelle aree più colpite dove, proprio nei prossimi mesi, gli uffici regionali dovranno esprimersi sulla fattibilità dei piani edilizi previsti. Una situazione che resta irrisolta, con una fotografia parziale della realtà che sarà compito della cittadinanza e delle istituzioni locali ricostruire completamente.

Nel prossimo futuro, quando l'emergenza sarà passata e il dolore inizierà a stemperarsi, sarà fondamentale non dimenticare queste fragilità e chiedere con forza maggior tutela e rispetto per le famiglie e il territorio di Empoli. In attesa che le istituzioni possano rivedere le loro priorità, è tempo di chiedere una gestione più attenta e sostenibile del nostro territorio, per evitare che tragedie simili si ripetano in futuro"
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