#ultimogiornodigaza, sabato alle 19 flashmob in piazza Farinata
23-05-2025 09:11 - Cronaca
Teli bianchi. Sudari. Avvolgono – a Gaza - i corpi dei palestinesi morti ammazzati, e sono così diventati simbolo della strage. Sono, cioè, gli oggetti comuni del nostro tempo crudele. Tempo di genocidio. Il sudario ricopre, sottrae alla vista del mondo il corpo di cui è stato fatto scempio. Avvolgere nel sudario è un gesto estremo di cura, di pietas. Protegge la dignità degli esseri umani quando le vite non valgono più niente, nella conta approssimativa dei morti.
Come si fa a piangere, onorare la memoria, dei morti di Gaza in quasi 600 giorni di assedio? Come si fa a piangerli uno per uno? Proviamo a farlo, in silenzio, sabato 24 maggio: in ogni città, paese, contrada d'Italia. Riempiamo piazze, strade, finestre di lenzuoli bianchi a ricoprire il selciato e le facciate di edifici privati e pubblici. Vorremmo che tutti insieme, in tutta Italia, arrivassero al numero tragico dei 50.000 di Gaza. Tutti insieme saranno i corpi che il mondo non vuole vedere. Facciamolo sui social e negli spazi pubblici, ciascuno con il suo telo.
#ultimogiornodigaza
Fonte: Ufficio stampa
Come si fa a piangere, onorare la memoria, dei morti di Gaza in quasi 600 giorni di assedio? Come si fa a piangerli uno per uno? Proviamo a farlo, in silenzio, sabato 24 maggio: in ogni città, paese, contrada d'Italia. Riempiamo piazze, strade, finestre di lenzuoli bianchi a ricoprire il selciato e le facciate di edifici privati e pubblici. Vorremmo che tutti insieme, in tutta Italia, arrivassero al numero tragico dei 50.000 di Gaza. Tutti insieme saranno i corpi che il mondo non vuole vedere. Facciamolo sui social e negli spazi pubblici, ciascuno con il suo telo.
Facciamolo organizzandoci per condominio, strada, quartiere: ma anche da soli, ognuno alla sua finestra. E le fotografie inondino la rete, con l’hashtag #ultimogiornodigaza Perché i morti di Gaza tornino ad essere uno scandalo. Unisciti a noi, se puoi porta un telo bianco, per onorare le vittime di Gaza e chiedere giustizia. Ricopriamo la piazza, ma anche finestre e balconi con lenzuoli bianchi e condividiamo le foto sui social con l’hashtag #ultimogiornodigaza. Facciamo sentire la nostra voce, anche senza parole, per ricordare che i morti di Gaza non devono essere dimenticati. Senza il mondo Gaza muore. Senza Gaza siamo noi a morire.
#ultimogiornodigaza
Fonte: Ufficio stampa