Un aiuto per i caregiver: nasce un’iniziativa di sostegno per chi assiste i propri cari
27-03-2025 16:10 - Cronaca
La recente decisione della Regione Toscana di aumentare le rette delle RSA ha riacceso il dibattito sulla condizione dei caregiver, persone che dedicano la loro vita all'assistenza di familiari malati o non autosufficienti. Dietro i numeri delle politiche sanitarie, infatti, si nascondono storie di sacrifici, isolamento e difficoltà economiche. Una di queste è quella di Stefano Romagnoli, pensionato di Empoli, che ha assistito la moglie malata di Alzheimer per otto anni tra le mura domestiche.
La sua testimonianza, raccolta prima dai media locali e poi dalla trasmissione FuoriTg di RaiTre, ha portato sotto i riflettori la necessità di un maggiore sostegno per chi, come lui, si prende cura di un familiare malato. Romagnoli ha lanciato un accorato appello alla politica affinché vengano attuate misure concrete per alleggerire il peso economico e psicologico che grava sui caregiver. Il suo video messaggio, diventato virale, ha contribuito ad alimentare un dibattito sempre più urgente e necessario.
Un'iniziativa concreta per aiutare i caregiver
In risposta a questa emergenza, si terrà nei prossimi giorni un evento dedicato al sostegno dei caregiver, un'iniziativa che mira a offrire supporto, informazioni e risorse per chi si trova a dover assistere un proprio caro. Il progetto, promosso da associazioni locali e gruppi di volontariato, vuole creare una rete di aiuto concreta, con sportelli di consulenza gratuita, incontri di supporto psicologico e seminari informativi su agevolazioni fiscali e diritti dei caregiver.
L'obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni affinché il ruolo del caregiver venga riconosciuto con misure adeguate. "Abbiamo bisogno di un segnale di civiltà e giustizia sociale dalla politica e dai gestori delle RSA", ha dichiarato Romagnoli, ribadendo l'importanza di un sistema di assistenza più equo ed efficace.
La mobilitazione del 28 marzo: una lettera aperta al Presidente Giani
A rafforzare l'urgenza del problema, un gruppo di familiari di persone affette da malattie degenerative ha inviato una lettera aperta al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, chiedendo interventi concreti e immediati. La lettera, che segue una petizione online firmata da quasi 39.000 persone, denuncia l'aumento dei costi delle RSA e l'assenza di risposte adeguate da parte delle istituzioni. Per questo, il prossimo venerdì 28 marzo alle 10:30, i familiari e i caregiver si riuniranno davanti alla sede della Regione a Firenze per manifestare il loro disagio e chiedere soluzioni.
Nella lettera, i firmatari elencano le richieste più urgenti:
Finanziamento delle 1.800 domande approvate per la quota sanitaria, garantendo il diritto sancito dalle commissioni competenti;
Applicazione delle sentenze della Cassazione, che riconoscono le rette RSA per i malati di Alzheimer come spese sanitarie e non assistenziali, con la conseguente copertura da parte del Servizio Sanitario Nazionale;
Risoluzione della vertenza tra Regione e RSA per gli aumenti annunciati, affinché i costi non ricadano sulle famiglie;
Maggiori investimenti nell'assistenza domiciliare per ridurre la necessità di ricovero in RSA;
Rifinanziamento del fondo per gli assegni ai caregiver, essenziale per sostenere chi assiste un familiare;
Creazione di un tavolo permanente di confronto con le famiglie, affinché possano contribuire attivamente al miglioramento del sistema assistenziale.
I promotori dell'iniziativa chiedono un impegno concreto da parte della Regione, sollecitando il Presidente Giani a farsi portavoce delle loro istanze a livello nazionale. "Non possiamo accettare il silenzio o risposte evasive. Dobbiamo garantire ai nostri cari il massimo della serenità e della dignità possibile", concludono.
Un problema nazionale
Secondo Manlio Matera, presidente di AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) di Firenze, la situazione italiana rispetto al supporto ai caregiver è drammatica. "Il piano nazionale del 2014 non ha mai ricevuto i finanziamenti necessari. Basti pensare che la Francia ha destinato un miliardo di euro per i suoi servizi, mentre l'Italia è ancora ferma", ha affermato.
L'evento in programma nei prossimi giorni vuole rappresentare un primo passo per colmare questa lacuna, fornendo un aiuto concreto a chi ogni giorno affronta la difficile realtà dell'assistenza. La speranza è che da questa iniziativa possa nascere un movimento più ampio, capace di incidere sulle scelte politiche e migliorare le condizioni di vita di chi si prende cura dei propri cari.
L'incontro sarà aperto a tutti e rappresenterà un'occasione non solo per condividere esperienze e difficoltà, ma anche per trovare risorse e strumenti utili a migliorare la quotidianità di chi vive questa difficile realtà. "Non possiamo permetterci di lasciare soli i caregiver. La loro battaglia è una battaglia di tutti", concludono gli organizzatori.
La sua testimonianza, raccolta prima dai media locali e poi dalla trasmissione FuoriTg di RaiTre, ha portato sotto i riflettori la necessità di un maggiore sostegno per chi, come lui, si prende cura di un familiare malato. Romagnoli ha lanciato un accorato appello alla politica affinché vengano attuate misure concrete per alleggerire il peso economico e psicologico che grava sui caregiver. Il suo video messaggio, diventato virale, ha contribuito ad alimentare un dibattito sempre più urgente e necessario.
Un'iniziativa concreta per aiutare i caregiver
In risposta a questa emergenza, si terrà nei prossimi giorni un evento dedicato al sostegno dei caregiver, un'iniziativa che mira a offrire supporto, informazioni e risorse per chi si trova a dover assistere un proprio caro. Il progetto, promosso da associazioni locali e gruppi di volontariato, vuole creare una rete di aiuto concreta, con sportelli di consulenza gratuita, incontri di supporto psicologico e seminari informativi su agevolazioni fiscali e diritti dei caregiver.
L'obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni affinché il ruolo del caregiver venga riconosciuto con misure adeguate. "Abbiamo bisogno di un segnale di civiltà e giustizia sociale dalla politica e dai gestori delle RSA", ha dichiarato Romagnoli, ribadendo l'importanza di un sistema di assistenza più equo ed efficace.
La mobilitazione del 28 marzo: una lettera aperta al Presidente Giani
A rafforzare l'urgenza del problema, un gruppo di familiari di persone affette da malattie degenerative ha inviato una lettera aperta al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, chiedendo interventi concreti e immediati. La lettera, che segue una petizione online firmata da quasi 39.000 persone, denuncia l'aumento dei costi delle RSA e l'assenza di risposte adeguate da parte delle istituzioni. Per questo, il prossimo venerdì 28 marzo alle 10:30, i familiari e i caregiver si riuniranno davanti alla sede della Regione a Firenze per manifestare il loro disagio e chiedere soluzioni.
Nella lettera, i firmatari elencano le richieste più urgenti:
Finanziamento delle 1.800 domande approvate per la quota sanitaria, garantendo il diritto sancito dalle commissioni competenti;
Applicazione delle sentenze della Cassazione, che riconoscono le rette RSA per i malati di Alzheimer come spese sanitarie e non assistenziali, con la conseguente copertura da parte del Servizio Sanitario Nazionale;
Risoluzione della vertenza tra Regione e RSA per gli aumenti annunciati, affinché i costi non ricadano sulle famiglie;
Maggiori investimenti nell'assistenza domiciliare per ridurre la necessità di ricovero in RSA;
Rifinanziamento del fondo per gli assegni ai caregiver, essenziale per sostenere chi assiste un familiare;
Creazione di un tavolo permanente di confronto con le famiglie, affinché possano contribuire attivamente al miglioramento del sistema assistenziale.
I promotori dell'iniziativa chiedono un impegno concreto da parte della Regione, sollecitando il Presidente Giani a farsi portavoce delle loro istanze a livello nazionale. "Non possiamo accettare il silenzio o risposte evasive. Dobbiamo garantire ai nostri cari il massimo della serenità e della dignità possibile", concludono.
Un problema nazionale
Secondo Manlio Matera, presidente di AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) di Firenze, la situazione italiana rispetto al supporto ai caregiver è drammatica. "Il piano nazionale del 2014 non ha mai ricevuto i finanziamenti necessari. Basti pensare che la Francia ha destinato un miliardo di euro per i suoi servizi, mentre l'Italia è ancora ferma", ha affermato.
L'evento in programma nei prossimi giorni vuole rappresentare un primo passo per colmare questa lacuna, fornendo un aiuto concreto a chi ogni giorno affronta la difficile realtà dell'assistenza. La speranza è che da questa iniziativa possa nascere un movimento più ampio, capace di incidere sulle scelte politiche e migliorare le condizioni di vita di chi si prende cura dei propri cari.
L'incontro sarà aperto a tutti e rappresenterà un'occasione non solo per condividere esperienze e difficoltà, ma anche per trovare risorse e strumenti utili a migliorare la quotidianità di chi vive questa difficile realtà. "Non possiamo permetterci di lasciare soli i caregiver. La loro battaglia è una battaglia di tutti", concludono gli organizzatori.