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Un forte "No" all’accorpamento delle scuole dell’Empolese

15-11-2025 21:51 - Circondiario
Si è svolta questa mattina, nel cuore del capoluogo toscano, la manifestazione promossa da sindacati, studenti, amministratori locali e cittadinanza per dire un deciso NO alla proposta di accorpamento delle scuole dell'Empolese e del Liceo Michelangiolo di Firenze, nell'ambito del piano nazionale di dimensionamento scolastico.

Un'iniziativa partecipata, animata da striscioni, interventi e testimonianze, che ha ribadito con forza la contrarietà alla riorganizzazione forzata degli istituti, considerata lesiva della qualità dell'offerta formativa e dei diritti delle comunità scolastiche.
Al centro della protesta, come spiegano Gianluca Lacoppola della Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze ed Emanuele Rossi, segretario generale FLC CGIL Firenze, c'è la richiesta diretta al governo nazionale di ritirare la legge sul dimensionamento scolastico:

Il messaggio che viene dai manifestanti è prima di tutto nei confronti del governo, che cancelli la pessima legge sul dimensionamento scolastico che impone alle regioni di accorpare gli istituti esclusivamente per motivi di risparmio economico. La seconda richiesta è rivolta alla Regione Toscana: continui a stare al fianco delle scuole, prosegua la battaglia contro il governo e sospenda le decisioni prese con la delibera del 27 ottobre per evitare l'accorpamento di ben 16 istituti su tutto il territorio toscano”.

Una posizione netta, che i sindacati intendono portare avanti anche nelle prossime settimane: "Da parte nostra continuerà l'impegno per arrivare alla sospensione degli accorpamenti e per contrastare la politica del governo sull'istruzione. Il tema sarà al centro anche dello sciopero generale indetto dalla CGIL per il prossimo 12 dicembre”.
Alla manifestazione hanno preso parte numerosi rappresentanti istituzionali dei comuni dell'Empolese-Valdelsa particolarmente interessati dagli accorpamenti previsti. Presenti delegazioni da Gambassi Terme e Montaione – territori che già lo scorso anno avevano dovuto fronteggiare il rischio di unire i propri istituti – oltre ai rappresentanti dei comuni di Vinci, Montelupo Fiorentino ed Empoli.

A portare il proprio sostegno sono intervenuti anche esponenti regionali e della Città Metropolitana: la neoconsigliera regionale Brenda Barnini, la consigliera metropolitana Beatrice Barbieri, l'assessora all'Istruzione del Comune di Firenze Benedetta Albanese.
Significativa anche la presenza di una delegazione del Liceo Michelangiolo, uno degli istituti fiorentini direttamente coinvolti nel piano di dimensionamento e fortemente contrario all'accorpamento.
La preoccupazione condivisa è che il dimensionamento comporti la perdita di autonomie scolastiche, dirigenze, personale amministrativo e, nel medio periodo, un indebolimento dell'identità educativa e culturale delle scuole, soprattutto nei comuni più piccoli. Per Capraia e Limite e per tutto l'Empolese la richiesta è chiara: tutelare le specificità dei singoli istituti e garantire continuità didattica, servizi efficienti e un rapporto diretto tra scuole e comunità locali.
La manifestazione di Firenze rappresenta un ulteriore passo nella mobilitazione territoriale che, nelle ultime settimane, ha visto crescere il fronte del dissenso in tutta la Toscana. Le comunità scolastiche dell'Empolese, insieme ai sindacati e agli amministratori, chiedono che la Regione sospenda le decisioni legate alla delibera del 27 ottobre e continui il confronto con il governo per scongiurare gli accorpamenti.

La giornata di sabato si chiude con un messaggio unanime: la scuola non può essere ridotta a una questione di numeri e risparmi.