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Un ponte culturale tra Italia e Qatar: accordo tra AtLiTeG e il Museo di arte islamica di Doha

09-11-2025 09:06 - Circondiario
Un importante accordo di collaborazione scientifica tra AtLiTeG (Atlante della lingua e dei testi della cultura gastronomica italiana dal Medioevo all'Unità d'Italia) e il Museo di Arte Islamica (MIA) di Doha, capitale del Qatar, segna un passo fondamentale per la valorizzazione della cultura gastronomica italiana. Grazie a questa alleanza, la comunità scientifica avrà accesso a preziosi ricettari medievali e rinascimentali, che fino a pochi anni fa erano conservati in Svizzera presso la Biblioteca Internazionale di Gastronomia (B.IN.G.), ora custoditi e resi disponibili al MIA. Questi testi storici non solo rappresentano una fonte unica per lo studio della cucina italiana, ma sono anche fondamentali per l'analisi linguistica della lingua del cibo, un aspetto cruciale del progetto AtLiTeG.

La Biblioteca Internazionale di Gastronomia (B.IN.G.), fondata negli anni Ottanta a Sorengo (Lugano, Svizzera) dall’ingegnere e appassionato collezionista di gastronomia Orazio Bagnasco, rappresentava una delle più importanti raccolte mondiali di testi antichi sulla cucina. La collezione B.IN.G., che comprende oltre 4.000 manoscritti, stampe e volumi dedicati alla gastronomia, è un vero e proprio tesoro della tradizione culinaria europea, con una particolare attenzione ai ricettari italiani. Tra questi, i più significativi sono i ricettari dei "dodici commensali", che risalgono al periodo medievale e rinascimentale e rappresentano le più antiche testimonianze della cucina italiana in lingua volgare.

Nel 2019, la collezione della B.IN.G. è stata trasferita a Doha, dove è ora custodita nella Biblioteca del Museo di Arte Islamica, una delle istituzioni più prestigiose a livello globale per la conservazione e la promozione della cultura. Grazie a questo accordo, il patrimonio della B.IN.G. è stato finalmente reso accessibile agli studiosi di tutto il mondo, e in particolare agli esperti di lingua e gastronomia italiana, grazie alla collaborazione con il progetto AtLiTeG.

I ricettari italiani della tradizione medievale e rinascimentale sono stati oggetto di una ricerca approfondita da parte del team di AtLiTeG, che ha studiato non solo i contenuti gastronomici, ma anche l'evoluzione del linguaggio culinario. Tra i testi più significativi della B.IN.G. ci sono i ricettari dei dodici commensali, una delle testimonianze più antiche della cucina italiana scritta in volgare, che risale al XIV secolo. Questi ricettari sono di fondamentale importanza perché non solo documentano le ricette e le tradizioni culinarie, ma anche l'uso della lingua italiana nelle sue prime fasi di sviluppo, fornendo preziose informazioni su come il cibo fosse descritto e interpretato nei secoli passati.

Grazie all’accordo con il Museo di Arte Islamica, i ricercatori possono ora studiare questi testi storici, alcuni dei quali mai pubblicati, e utilizzare le risorse della B.IN.G. per arricchire la ricerca filologica e linguistica sulla cucina italiana. La possibilità di accedere a questi ricettari, con il supporto delle tecnologie digitali, consentirà di riprodurre le ricette in modo preciso e di analizzare con rigore scientifico le variazioni linguistiche e le pratiche culinarie nel corso dei secoli.

AtLiTeG: Un Progetto di Ricerca Unico AtLiTeG è un progetto di ricerca unico nel suo genere, nato con l’obiettivo di approfondire lo studio della lingua del cibo in Italia, dal Medioevo all’Unità d’Italia. La professoressa Giovanna Frosini, ideatrice e coordinatrice del progetto, ha lavorato con un team di esperti per catalogare e digitalizzare i testi gastronomici italiani più significativi, creando un atlante linguistico e gastronomico che raccoglie oltre 18.000 ricette e circa 400 termini culinari.

La collaborazione con il MIA si inserisce in questo progetto di lunga portata, che ha già portato alla creazione di un portale online, www.atliteg.org, dove gli studiosi possono consultare le fonti testuali e lessicografiche, e scoprire la ricchezza e la varietà della cucina italiana, ma anche la sua evoluzione linguistica. Con l’apertura del fondo B.IN.G. al pubblico, il progetto si arricchisce ulteriormente, offrendo nuove prospettive di ricerca su come la lingua del cibo e la gastronomia si siano sviluppate in Italia, in un contesto storico e culturale variegato.

La Collaborazione con il Museo di Arte Islamica di Doha Il Museo di Arte Islamica di Doha, diretto da Shaika Nasser Al-Nassr, ha un ruolo cruciale in questo progetto di valorizzazione e scambio culturale. Come sottolineato dalla direttrice, l’accordo con AtLiTeG non solo garantisce la conservazione dei testi, ma crea un ponte culturale tra Italia e Qatar, dove la gastronomia e la lingua possono diventare strumenti di dialogo tra diverse tradizioni. Il MIA, con la sua biblioteca e le sue collezioni uniche, si conferma come uno dei centri globali di ricerca e conservazione di materiale storico, e la collaborazione con il progetto AtLiTeG ne arricchisce ulteriormente il ruolo di punto di incontro per studiosi di tutto il mondo.

Un Lungo Percorso di Ricerca Il progetto AtLiTeG, che si è svolto tra il 2020 e il 2024, è stato un impegno di enorme portata che ha coinvolto diverse università italiane, tra cui l'Università per Stranieri di Siena, l'Università di Cagliari, l'Università di Napoli "Federico II", e l'Università di Salerno. Grazie alla collaborazione tra questi enti e alla finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca, il progetto ha prodotto risultati che saranno fondamentali per gli studi sulla lingua e la cultura gastronomica italiana per i decenni a venire.

L'accordo con il Museo di Arte Islamica di Doha segna una nuova fase nel percorso di valorizzazione della gastronomia italiana, unendo lingua, cibo e storia in un progetto che sta acquisendo prestigio internazionale. Grazie all’accesso ai ricettari della B.IN.G., gli studiosi potranno approfondire ulteriormente la conoscenza della lingua del cibo italiana, ricostruendo un aspetto fondamentale della nostra tradizione culturale.

Il lavoro del progetto AtLiTeG, che ha già prodotto un portale ricco di contenuti e dati, continua ora con il supporto del Museo di Arte Islamica, rendendo disponibile a livello globale una delle collezioni gastronomiche più rilevanti al mondo. In questo modo, l’Italia e il Qatar contribuiscono a rafforzare il dialogo interculturale, utilizzando il cibo come linguaggio universale per raccontare la nostra storia, la nostra lingua e le nostre tradizioni.