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Unarma sui caduti di Nassirya: "La memoria non si discute, si rispetta"

05-11-2025 19:48 - Opinioni
Da Costantino Fiori Segretario Generale UNARMA TOSCANA - Associazione Sindacale Carabinieri riceviamo questa presa di posizione sui fatti di Santa Croce dove è stata non autorizzata una iniziativa in ricordo dei Caduti di Nassirya agli studenti che ne avevano fatto richiesta.
La vicenda. Un incontro dedicato alla legalità e alla memoria dei caduti di Nassiriya, pensato per gli studenti delle classi terze degli istituti Banti e Torello della Maggiore, non si farà. L’iniziativa, proposta dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, rientrava nel percorso di educazione civica e riflessione sui valori della pace e del rispetto delle istituzioni.

Il progetto prevedeva la partecipazione di rappresentanti dell’Arma e del Comune, con l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi i fatti legati all’attentato di Nassiriya del 2003, in cui persero la vita militari e civili italiani impegnati in missione di pace.

Tuttavia, il collegio dei docenti ha espresso parere contrario allo svolgimento dell’incontro, motivando la decisione con ragioni di programmazione didattica e di adeguatezza rispetto all’età degli alunni.
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Apprendiamo con amarezza la decisione di un collegio docenti di Santa Croce sull'Arno di non consentire lo svolgimento di un incontro tra studenti e rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, previsto in occasione della commemorazione dei caduti di Nassiriya.

Una scelta che lascia sconcertati, soprattutto perché priva i ragazzi di un momento di riflessione su temi universali come la legalità, il senso dello Stato e il valore del sacrificio.

La missione "Antica Babilonia", come ricordato dai documenti ufficiali, fu un'operazione di pace, riconosciuta dalle Nazioni Unite, in cui i nostri militari e civili operarono per la stabilità e la rinascita di un popolo duramente provato. Il 12 novembre 2003, a Nassiriya, 19 italiani persero la vita servendo la Patria. Non fu una guerra ideologica, ma una missione umanitaria. E quelle vite spezzate meritano rispetto, non silenzio.

Unarma Toscana, in qualità di Associazione Sindacale dei Carabinieri, esprime il suo profondo disappunto per una decisione che rischia di trasformare un momento di memoria e di educazione civica in terreno di divisione.

Riteniamo che la scuola, più di ogni altra istituzione, debba farsi portavoce di valori condivisi e promuovere il dialogo con chi quotidianamente serve lo Stato. In prossimità di questa dolorosa ricorrenza, rinnoviamo la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime di Nassiriya e ribadiamo il nostro impegno nel tenere viva la memoria di chi ha pagato con la vita la fedeltà al proprio dovere.

Perché la memoria non si discute. Si rispetta.
Costantino Fiori