Vannacci (Lega) al bar Cristallo: "In Toscana faremo un exploit. Vuole sapre quanto? 90%"

«In Toscana? Faremo un risultato clamoroso». Prosegue senza sosta il tour toscano dell’europarlamentare e vicesegretario federale della Lega, Roberto Vannacci, che nella giornata di oggi ha fatto tappa a Empoli, al Bar Cristallo, per sostenere i candidati del partito alle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre. Con il suo stile diretto e una dialettica netta, ha affrontato i temi cardine della campagna: sicurezza, immigrazione, sanità, ambiente, scuola e fisco. A margine dell’incontro, si lascia andare a un pronostico che strappa un sorriso: «Vuole sapere la percentuale? Novanta». Scherza, certo, ma la convinzione che la Toscana possa cambiare colore politico è palpabile tra Vannacci, candidati, militanti e simpatizzanti.
A Empoli era presente per supportare i candidati della circoscrizione Firenze 3: Susi Giglioli, Angelo Fiore, Marco Cordone e Ilaria Valeri. Prima si è fermato con la stampa, poi ha parlato ai presenti: poco più di quaranta persone, forse penalizzate dall’orario o dalla paura di contestazioni, che però non si sono verificate.
Nessun antagonista si è infatti presentato all’esterno del locale, nonostante l’ingente dispiegamento delle forze dell’ordine: almeno trenta agenti, tra cui anche reparti in assetto antisommossa e Digos. «Vedere un tale dispiegamento per garantire un dibattito civile dà la temperatura di quello che viviamo oggi in Toscana», ha commentato Vannacci. «Ho saputo che qualche antagonista aveva minacciato il locale o le persone presenti al dibattito». In un post pubblicato poche ore prima, il generale aveva evocato la figura di Charlie Kirk, l’attivista americano ucciso durante un confronto pubblico: «Sarei disposto a fare dibattiti come faceva lui, ma questi collettivi che mi attaccano non si presentano mai». E ha aggiunto: «Grazie alle forze dell’ordine che garantiscono democrazia e libertà di espressione, principi fondamentali della nostra Repubblica». Poi la stoccata: «Da quando in qua l’odio nasce dalle parole? L’odio nasce dai fatti, come l’attentato a Charlie Kirk». Secondo Vannacci, la violenza politica negli ultimi anni sarebbe quasi esclusivamente da imputare alla sinistra: «Non è la destra che ha candidato alle europee una pluricondannata, indagata per essere stata all’estero a spaccare la testa a chi non la pensava come lei», ha detto riferendosi a Ilaria Salis. Il cuore dell’intervento ha riguardato il programma elettorale, a partire dal tema della sicurezza, che Vannacci ha legato in modo diretto all’immigrazione clandestina: «Siamo qui per chiedere un mondo sicuro, in cui non ci sia paura di mandare i figli a scuola o tornare alla stazione di Empoli a tarda sera». Citando dati del Ministero dell’Interno, ha denunciato che una parte significativa dei reati sarebbe commessa da stranieri, accusando la sinistra di adottare politiche migratorie finalizzate al consenso elettorale. Ha inoltre criticato l’Unione Europea per aver respinto proposte leghiste come la creazione di hub extra-Schengen, barriere fisiche ai confini e il condizionamento dei fondi europei ai Paesi d’origine dei migranti. Altro punto forte, il tema economico: «In Toscana paghiamo una delle IRPEF più alte d’Italia. Il ceto medio – fatto di Partite Iva, artigiani e imprenditori – è il vero motore dell’economia, ma è soffocato da una pressione fiscale insostenibile». Vannacci ha rivendicato la necessità di liberare le potenzialità produttive del territorio e di rilanciare settori strategici come agricoltura, manifattura e industria. Non sono mancate critiche al Green Deal europeo, definito «la più grande truffa dal dopoguerra». Secondo l’europarlamentare, misure imposte da Bruxelles avrebbero danneggiato pesantemente le imprese italiane, senza portare reali benefici ambientali: «Nel mondo le emissioni continuano ad aumentare, mentre le nostre aziende chiudono. Così si favoriscono Cina e BRICS, e l’Europa arretra». Sul fronte dell’istruzione, Vannacci ha espresso una netta contrarietà all’ideologia di genere: «I nostri figli devono imparare storia, matematica e italiano, non essere deviati da tendenze che minano la famiglia naturale. L’educazione valoriale spetta alla famiglia, non alla scuola». Ha poi definito la Toscana «la regione con i servizi più cari d’Italia», lamentando l’elevato costo di acqua, rifiuti e un sistema sanitario che, a suo dire, è al collasso anche per via del numero elevato di migranti. Infine, ha criticato l’assenza in Toscana dei Centri di permanenza per i rimpatri (CPR), obbligando le forze dell’ordine a trasferire gli stranieri irregolari in altre regioni. Concludendo l’incontro, Vannacci ha lanciato un appello agli elettori: «Dopo settant’anni di sinistra, è tempo di cambiare. Votate per la sicurezza, il progresso, la famiglia e il futuro. Votate Lega».