Vegan day, tante ragioni per non consumare carne
29-10-2025 09:57 - Opinioni
di Enrico Roccato e Mario Mancini*
La scelta etica
È una scelta effimera che segue le mode o è una scelta profondamente etica? Da sempre gli esseri umani si sono confrontati con il cibo in rapporto alla sua disponibilità ed al suo significato simbolico dato che i riti sono stati la principale manifestazione del rapporto tra la terra ed il cielo ed il cibo ne è stato il tramite. Da tempo gli esseri umani si sono posti domande sul consumo di carne animale e sul significato di questo gesto, mutando approccio in rapporto alle diverse culture. Esistono tante ragioni per pensare oggi importante riflettere sulla scelta di non consumare carne animale. Le riassumiamo.
La scelta ambientale
È assodato che gli allevamenti intensivi sono una delle principali cause della crisi climatica, dato che producono circa il 15% delle emissioni di gas serra, richiedono enormi quantità di acqua e consumo di mangimi sottratti all'alimentazione umana.
La scelta etica
Deve crescere il rispetto per la vita e la sensibilità degli animali perché gli animali provano emozioni, paura, dolore, affetto e desiderio di vivere, tenendo conto che gli animali da allevamento non sono diversi, in quanto animali, da cani e gatti di compagnia. Ogni anno miliardi di animali vengono uccisi spesso in mancanza di un minimo di norme per il loro rispetto. Le condizioni degli allevamenti sono molto spesso tali da non consentire una vita rispettosa degli animali con spazi molto ristretti e mutilazioni, con diffusione di malattie per la stretta coabitazione (vale per animali da terra e per pesci). La scelta vegana è una scelta di coerenza morale in quanto i vegani non vogliono contribuire alla violenza su esseri senzienti. Lo sfruttamento animale è collegato anche a sfruttamento umano: lavoratori sottopagati negli allevamenti o nei macelli, distruzione delle comunità indigene per la produzione di mangimi, ecc.
La salute
Gli studi scientifici hanno ampiamente dimostrato come una dieta basata sul consumo che non contempli carne animale comporti maggiori benefici con riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete di tipo 2 e alcuni tumori – colon, mammella e prostata. Essere vegani non significa automaticamente essere sani: come ogni dieta, va pianificata con attenzione bilanciando l'alimentazione con le necessarie integrazioni vitaminiche e minerali. La scelta vegana è perseveranza Diventare – ma soprattutto restare – vegani nel tempo richiede una motivazione profonda, perseveranza e anche un certo esprit de finesse. Il vegano, infatti, non vive in una torre d'avorio né in una comunità omogenea, vive in un contesto sociale che ha trovato e che è fatto di tradizioni, abitudini, culture e relazioni quotidiane. Se interpreta la propria scelta con un rigido esprit de géométrie, rischia di scontrarsi con molte difficoltà e di finire o tornare in analisi, perché la dimensione relazionale è parte essenziale dell'essere vegano.
Il celebre storico e pensatore Yuval Noah Harari, vegano da sempre, ama definirsi “tendenzialmente vegano”. Come intellettuale di fama internazionale, partecipa spesso a eventi pubblici e privati e, se al termine di una cena gli viene servito un dessert che contiene uova, non lo rifiuta né lo rimanda indietro. Per questo aggiunge quel “tendenzialmente” che è un tendenzialmente relazionale. Il limite invalicabile Esiste però un limite invalicabile: la carne. Per un vegano, il consumo di carne implica un atto di violenza diretta, e su questo punto non ci sono compromessi in alcun contesto, neppure sull'isola di Robinson.
In definitiva, alla base dell'essere vegani vi è una scelta non violenta e la condivisione di una visione del mondo panteistica: è questa la motivazione profonda che consente di rimanere fedeli nel tempo a un'etica vegana. La scelta vegana è una scelta consapevole per ridurre l'impatto sul pianeta, promuovere il rispetto degli animali, migliorare la propria salute.
Mario Mancini Tecnologo e vegano
Enrico Roccato Enogastronomo
Enrico Roccato Enogastronomo






