VinciAmo: "Anche Dante diventa un pretesto per escludere l'opposizione"
06-07-2025 14:43 - Circondiario
La notizia è arrivata dai giornali, non dal Comune. E già questo, da solo, dovrebbe far riflettere. L'evento “Dante per i borghi”, in programma mercoledì a Vinci, è stato annunciato da La Nazione, non dall'Amministrazione comunale. Una scoperta casuale per i consiglieri di opposizione, che non hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale.
La domanda è inevitabile: perché tenere nascosto un evento pubblico? C'è una regia dietro questo silenzio? Se non c'erano i giornalisti, l'opposizione non ne sapeva nulla. Il fatto è grave. Dimostra che: L'Amministrazione non informa i consiglieri comunali, rappresentanti eletti della comunità, che hanno il diritto e il dovere di essere aggiornati sulle iniziative pubbliche. Le informazioni vengono filtrate attraverso i media o i social, saltando i canali istituzionali. Si consolida una prassi preoccupante: quella dell'esclusione sistematica delle opposizioni.
«Se dobbiamo apprendere delle iniziative istituzionali dai giornali, allora c'è qualcosa che non funziona», denunciano i consiglieri del Gruppo VINCIamo. «È un modo per isolarci, per farci sentire estranei alla vita politica e sociale della città che pure rappresentiamo.» Eppure la questione è semplice: I consiglieri comunali sono rappresentanti eletti della comunità ed è dovere dell'Amministrazione informarli in modo ufficiale, soprattutto su iniziative pubbliche. Se si comunica solo tramite social, si escludono non solo le opposizioni, ma anche tanti cittadini che non li usano, come molti anziani. Se la notizia fosse davvero “di pubblico dominio”, com'è possibile che nessuno tra i rappresentanti della minoranza ne fosse al corrente? Quando anche Dante diventa un pretesto per escludere. Che si tratti poi di un evento dedicato a Dante Alighieri, simbolo di cultura e unità, rende la vicenda ancora più assurda. Mentre ovunque si celebrano i valori universali del Sommo Poeta, a Vinci si usa persino la cultura per dividere.
«È paradossale che un evento su Dante, che parlò della Firenze divisa, diventi oggi a Vinci occasione di esclusione politica», commentano amareggiati i consiglieri. Le domande senza risposta. Perché non è stato inviato un semplice invito formale all'opposizione? Se La Nazione ha scoperto l'evento, perché il Comune non lo ha comunicato ufficialmente? L'Amministrazione vuole davvero coinvolgere tutta la comunità o solo una parte? Vinci merita di più
La politica è confronto, partecipazione, rispetto dei ruoli. Se diventa un club riservato, dove gli avversari vengono tenuti fuori, non è più democrazia. Mercoledì, mentre si declameranno i versi di Dante, qualcuno dovrebbe ricordare anche quelli del Canto XVI del Purgatorio: «Lo mondo è ben così tutto deserto / d'ogni virtute, come tu mi suone» (“Il mondo è davvero così vuoto di ogni virtù, come tu mi dici”)
Forse a Vinci, qualcuno dovrebbe riprendere in mano la Divina Commedia… e anche il rispetto delle istituzioni.
Fonte: Ufficio stampa
La domanda è inevitabile: perché tenere nascosto un evento pubblico? C'è una regia dietro questo silenzio? Se non c'erano i giornalisti, l'opposizione non ne sapeva nulla. Il fatto è grave. Dimostra che: L'Amministrazione non informa i consiglieri comunali, rappresentanti eletti della comunità, che hanno il diritto e il dovere di essere aggiornati sulle iniziative pubbliche. Le informazioni vengono filtrate attraverso i media o i social, saltando i canali istituzionali. Si consolida una prassi preoccupante: quella dell'esclusione sistematica delle opposizioni.
«Se dobbiamo apprendere delle iniziative istituzionali dai giornali, allora c'è qualcosa che non funziona», denunciano i consiglieri del Gruppo VINCIamo. «È un modo per isolarci, per farci sentire estranei alla vita politica e sociale della città che pure rappresentiamo.» Eppure la questione è semplice: I consiglieri comunali sono rappresentanti eletti della comunità ed è dovere dell'Amministrazione informarli in modo ufficiale, soprattutto su iniziative pubbliche. Se si comunica solo tramite social, si escludono non solo le opposizioni, ma anche tanti cittadini che non li usano, come molti anziani. Se la notizia fosse davvero “di pubblico dominio”, com'è possibile che nessuno tra i rappresentanti della minoranza ne fosse al corrente? Quando anche Dante diventa un pretesto per escludere. Che si tratti poi di un evento dedicato a Dante Alighieri, simbolo di cultura e unità, rende la vicenda ancora più assurda. Mentre ovunque si celebrano i valori universali del Sommo Poeta, a Vinci si usa persino la cultura per dividere.
«È paradossale che un evento su Dante, che parlò della Firenze divisa, diventi oggi a Vinci occasione di esclusione politica», commentano amareggiati i consiglieri. Le domande senza risposta. Perché non è stato inviato un semplice invito formale all'opposizione? Se La Nazione ha scoperto l'evento, perché il Comune non lo ha comunicato ufficialmente? L'Amministrazione vuole davvero coinvolgere tutta la comunità o solo una parte? Vinci merita di più
La politica è confronto, partecipazione, rispetto dei ruoli. Se diventa un club riservato, dove gli avversari vengono tenuti fuori, non è più democrazia. Mercoledì, mentre si declameranno i versi di Dante, qualcuno dovrebbe ricordare anche quelli del Canto XVI del Purgatorio: «Lo mondo è ben così tutto deserto / d'ogni virtute, come tu mi suone» (“Il mondo è davvero così vuoto di ogni virtù, come tu mi dici”)
Forse a Vinci, qualcuno dovrebbe riprendere in mano la Divina Commedia… e anche il rispetto delle istituzioni.
Fonte: Ufficio stampa