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Il Pci: "La nostra bandiera, il nostro orgoglio"

29-07-2025 12:05 - Politica
Ogni giorno a Gaza muoiono decine di persone per fame e altre, mentre sono in fila per ricevere i miseri aiuti concessi dalla potenza occupante, vengono fatte oggetto di un deliberato tiro a segno da parte dell'esercito di occupazione israeliano, che provoca altre decine di morti quotidiani. E naturalmente continuano i bombardamenti sugli edifici in rovina, sulle tendopoli e su quel che rimane di scuole e ospedali.

I morti reali palestinesi di Gaza dal 7 ottobre 2023 ad oggi sono ben più dei circa sessantamila ufficiali, uccisi direttamente dal fuoco israeliano. Ad essi vanno aggiunti i morti per mancanza di cure mediche e quelli per fame, che raggiungeranno prestissimo un numero da tragedia biblica. I medici, i giornalisti, gli intellettuali, gli artisti palestinesi sono fra i principali obbiettivi delle esecuzioni e dei bombardamenti.

In quanto agli "scudi umani" sono i soldati israeliani che si fanno scudo di uomini, donne, vecchi e bambini palestinesi per non venire colpiti dal fuoco della Resistenza. Come si può negare che siamo di fronte a un piano studiato a tavolino per eliminare una volta per tutte la possibilità per il popolo palestinese di costituirsi in Stato indipendente sulla propria terra?

Riprendendo le parole pronunciate da Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, una Donna con la D maiuscola che onora l'Italia: Israele esiste ed è riconosciuto sul piano internazionale. La sua esistenza non è minacciata. Al contrario è la politica di Israele a minacciare l'esistenza del popolo palestinese, che ha il diritto di costituirsi in Nazione indipendente in base alle risoluzioni delle Nazioni Unite.

Come affermò l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, eroe della lotta contro l'apartheid: "se resti neutrale in una situazione d'ingiustizia, hai scelto la parte dell'oppressore". Il ministro Eliyahu del governo Netanyahu ha dichiarato che “Israele non ha alcun dovere di alleviare la fame a Gaza, ma il suo dovere è di espellere la popolazione da Gaza”.

Israele dunque persegue con feroce determinazione, bombardando, distruggendo, massacrando senza pietà, negando acqua e cibo, condannando masse di civili inermi allo sterminio o all'esodo dalla propria terra. Gli eredi delle vittime del genocidio nazista stanno compiendo un nuovo genocidio. Contro la Russia nella guerra in Ucraina in nome del diritto internazionale e dei diritti umani si sono varati a tutt'oggi ben 18 pacchetti di sanzioni, non esitando ad applicare anche provvedimenti autolesionisti pur di fare male. Contro Israele nulla. È il solito balbettio dell'ipocrisia, due pesi e due misure!

Eppure da più parti si suggeriscono provvedimenti che potrebbero essere presi subito. Che dovrebbero essere presi subito. Ne elenchiamo alcuni principali:

1. Rompere l'accordo di associazione e libero scambio del 2005 tra UE e Israele, di cui quest'ultima si è giovata dal punto di vista economico, tecnologico e accademico: un accordo che all'articolo 2 impegna le parti a rispettare “i diritti umani e i principi democratici”;

2. Decidere l'embargo di tutte le forniture militari;

3. Imporre sanzioni commerciali alle esportazioni israeliane nella UE, che attualmente accoglie un terzo di esse;

4. Varare misure restrittive verso gli esponenti governativi, affaristici, militari e fanaticamente religiosi dell'estrema destra israeliana;

5. Riconoscere senza indugio lo Stato di Palestina.

Se la UE non lo fa, e non lo sta facendo, lo faccia il Governo italiano, lo faccia il Parlamento. Altrimenti, Signori, continuate ad essere complici del massacro, dello sterminio e del genocidio.

Il Governo Meloni sostiene che non è ancora arrivato il momento di riconoscere lo Stato di Palestina. E quando sarà? Quando tutti i palestinesi saranno stati uccisi o espulsi?

Forza Italia sostiene che la bandiera del PCI alla manifestazione "disertiamo il silenzio" in Piazza della Vittoria a Empoli era "di troppo".

Il Partito Comunista Italiano sa bene cosa significhi il fascismo e l'occupazione straniera. Più del 90% dei condannati dal Tribunale Speciale erano comunisti e la maggior parte dei partigiani combattenti lo stesso. La Costituzione Italiana è stata scritta anche con gli anni di galera, confino e il sangue di quei comunisti. Il comunista Umberto Terracini fu Presidente dell'Assemblea Costituente. E infatti la Destra al governo fa di tutto per cancellare questa storia e per mettere sullo stesso piano il regime fascista con i comunisti, fra i quali c'è Antonio Gramsci, che lo hanno combattuto.

L'oppressione e il massacro del popolo palestinese da parte della potenza occupante, Israele, non è un fatto "umanitario", non è una sorta di catastrofe naturale, ma è una precisa scelta politica iniziata con la creazione dello Stato di Israele. E il trasferimento di 800.000 coloni armati nei territori palestinesi della Cisgiordania, l'espulsione dei palestinesi da Gerusalemme Est, mirano a rendere impossibile la soluzione "due popoli, due Stati", accettata ufficialmente dall'OLP con gli accordi di Oslo del 1993. Ma se l'OLP ha riconosciuto Israele, Israele non ha mai riconosciuto il diritto della Palestina all'indipendenza.

Noi comunisti ci opponiamo al terrorismo, cioè all'uccisione di civili e quindi condanniamo anche la strage del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas, ma siamo favorevoli alla resistenza, diritto riconosciuto dalle risoluzioni ONU, contro gli invasori armati israeliani.

Gli ostaggi in mano ad Hamas devono essere liberati, contestualmente agli ostaggi palestinesi detenuti da anni nelle carceri israeliane (molti di loro bambini) senza un processo e sottoposti a torture che hanno provocato centinaia di morti.

La bandiera del PCI sarà sempre presente per difendere politicamente i diritti dei popoli. D'altra parte su quella Costituzione che Berlusconi (fra un bunga bunga e l'altro) definiva "sovietica" è scritto ben chiaro che: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in Partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale" (art. 49). E per politica nazionale si intende anche quella estera del nostro governo nazionale.


PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Sezione "Abdon Mori" Empolese Valdelsa



Fonte: Ufficio stampa