La gentilezza nello sport: Lapi lancia un codice etico per i genitori
13-11-2025 14:49 - Cronaca
Una partita senza urla, offese o tensioni, ma con rispetto, collaborazione e sorrisi. È questa la visione di sport che Lapi Group, holding toscana con sede a Santa Croce sull’Arno, vuole promuovere in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza 2025, celebrata oggi, 13 novembre. L’azienda, attiva nei settori della chimica, del conciario e della gelatina, ha infatti lanciato il nuovo Codice Etico per lo Sport dedicato ai Genitori, un documento che invita mamme e papà ad essere modelli positivi per i figli e a vivere lo sport come un’occasione di crescita e benessere, non di pressione o conflitto. Il progetto nasce all’interno del Progetto Giovani Lapi Group, da anni impegnato nel promuovere iniziative educative e sociali legate al mondo dello sport e del territorio. Dopo aver realizzato un decalogo di buone pratiche per atleti e atlete delle società sportive sponsorizzate dal gruppo, Lapi Group estende ora la riflessione agli adulti, proponendo una lista di 10 semplici regole che aiutano i genitori a sostenere in modo sano i propri figli durante l’attività sportiva. Alla base di questo nuovo manifesto ci sono concetti come gentilezza, rispetto, autocontrollo e responsabilità, valori che dovrebbero guidare ogni comportamento dentro e fuori dal campo. “Gli adulti – si legge nel documento – sono un punto di riferimento per i ragazzi, un modello al quale ispirarsi. Da qui nasce la responsabilità delle proprie scelte comportamentali”. Il rispetto e la gentilezza, infatti, diventano strumenti concreti per prevenire conflitti, evitare la violenza verbale e promuovere il benessere psicofisico dei giovani sportivi. Un invito, dunque, a vivere lo sport come spazio di divertimento, socialità e crescita personale, e non come una gara esasperata. Per rafforzare questo messaggio, Lapi Group ha ideato anche un gadget simbolico e divertente: delle palline antistress motivazionali che saranno distribuite ai genitori e al pubblico durante le partite delle società sostenute dal Gruppo. Le morbide palline colorate riportano frasi ispirazionali come “Take a deep breath” (“Fai un profondo respiro”), “Be calm, Be quiet, Be kind” (“Stai calmo, Stai in silenzio, Sii gentile”) e “Yes! I can do it” (“Sì! Posso farcela”), un modo simpatico per ricordare l’importanza di mantenere la calma e la positività anche sugli spalti. In occasione della Giornata della Gentilezza, lo stesso omaggio è stato offerto anche ai 350 dipendenti di Lapi Group, un gesto simbolico che vuole ribadire il valore del benessere psicofisico, della serenità sul lavoro e della gentilezza come stile di vita.
“Essere gentili – sottolineano dall’azienda – non significa solo trattare bene gli altri, ma anche prendersi cura di sé stessi. È un piccolo gesto che può fare una grande differenza, in campo, in azienda e nella vita di ogni giorno.”
IL CODICE ETICO:
Dietro le dieci regole del Codice Etico per lo Sport dedicato ai Genitori c’è molto più di un elenco di buone maniere: c’è una riflessione profonda sul ruolo educativo degli adulti nel mondo dello sport giovanile.
Il documento, promosso dal Progetto Giovani Lapi Group, nasce da un’idea semplice ma rivoluzionaria: riportare al centro del gioco la gentilezza come competenza sociale e il rispetto come strumento di crescita condivisa.
Ogni punto del Codice è un tassello di un mosaico che parla di comunità, di relazioni e di responsabilità. Si parte dal Rispetto reciproco, che invita genitori, allenatori e spettatori a trattarsi con cortesia e ad alimentare un clima sereno, fino a Sostenere senza pressioni, un invito a lasciar spazio alla libertà dei ragazzi, permettendo loro di sbagliare, imparare e divertirsi.
Il principio del Fair Play estende la vittoria oltre il tabellone del punteggio: applaudire anche gli avversari significa riconoscere il valore dell’impegno, non solo del risultato.
L’Impegno positivo e il Rispetto delle decisioni ricordano che lo sport è un contesto educativo, non un’arena di sfogo, e che l’adulto, accettando le scelte tecniche o organizzative, trasmette equilibrio e fiducia.
C’è poi il valore concreto del Decoro e cura, che invita a rispettare spazi e attrezzature, e quello del Supporto positivo, che sottolinea quanto le parole possano costruire o distruggere la fiducia di un giovane atleta.
Il principio forse più significativo è l’Esempio personale: i figli apprendono più da ciò che vedono che da ciò che ascoltano. Un genitore calmo, rispettoso e sereno in tribuna educa più di mille discorsi motivazionali.
Chiude il Codice il motto più diretto e provocatorio: “Stop egoismo!”, una frase che riassume l’essenza dell’intero progetto. Lo sport non è una proiezione dei desideri dei genitori, ma uno spazio in cui i ragazzi imparano a conoscersi, a vincere e a perdere, a cooperare e a rispettare.
Non a caso, questa espressione è stata scelta come slogan della campagna di comunicazione interna e social del gruppo, affiancata dalle immagini delle palline antistress motivazionali distribuite a genitori e dipendenti: un piccolo simbolo di autocontrollo e consapevolezza.
In un’epoca in cui le tribune spesso si trasformano in teatri di nervosismo e urla, il Codice Etico per lo Sport dedicato ai Genitori propone una controcultura della gentilezza: un nuovo modo di vivere lo sport come palestra di empatia, autocontrollo e rispetto.
Un messaggio che, partendo dai campi di periferia, parla in realtà alla società intera.
Il documento, promosso dal Progetto Giovani Lapi Group, nasce da un’idea semplice ma rivoluzionaria: riportare al centro del gioco la gentilezza come competenza sociale e il rispetto come strumento di crescita condivisa.Ogni punto del Codice è un tassello di un mosaico che parla di comunità, di relazioni e di responsabilità. Si parte dal Rispetto reciproco, che invita genitori, allenatori e spettatori a trattarsi con cortesia e ad alimentare un clima sereno, fino a Sostenere senza pressioni, un invito a lasciar spazio alla libertà dei ragazzi, permettendo loro di sbagliare, imparare e divertirsi.
Il principio del Fair Play estende la vittoria oltre il tabellone del punteggio: applaudire anche gli avversari significa riconoscere il valore dell’impegno, non solo del risultato.
L’Impegno positivo e il Rispetto delle decisioni ricordano che lo sport è un contesto educativo, non un’arena di sfogo, e che l’adulto, accettando le scelte tecniche o organizzative, trasmette equilibrio e fiducia.
C’è poi il valore concreto del Decoro e cura, che invita a rispettare spazi e attrezzature, e quello del Supporto positivo, che sottolinea quanto le parole possano costruire o distruggere la fiducia di un giovane atleta.
Il principio forse più significativo è l’Esempio personale: i figli apprendono più da ciò che vedono che da ciò che ascoltano. Un genitore calmo, rispettoso e sereno in tribuna educa più di mille discorsi motivazionali.
Chiude il Codice il motto più diretto e provocatorio: “Stop egoismo!”, una frase che riassume l’essenza dell’intero progetto. Lo sport non è una proiezione dei desideri dei genitori, ma uno spazio in cui i ragazzi imparano a conoscersi, a vincere e a perdere, a cooperare e a rispettare.
Non a caso, questa espressione è stata scelta come slogan della campagna di comunicazione interna e social del gruppo, affiancata dalle immagini delle palline antistress motivazionali distribuite a genitori e dipendenti: un piccolo simbolo di autocontrollo e consapevolezza.
In un’epoca in cui le tribune spesso si trasformano in teatri di nervosismo e urla, il Codice Etico per lo Sport dedicato ai Genitori propone una controcultura della gentilezza: un nuovo modo di vivere lo sport come palestra di empatia, autocontrollo e rispetto.
Un messaggio che, partendo dai campi di periferia, parla in realtà alla società intera.






