Mantellassi: ecco come si è arrivati alla sostituzione dei pini
13-01-2025 22:28 - Politica
Pareva destinata ad essere inutile o quasi visto che i pini di via Redi sono ormai un ricordo ed invece la commissione ambiente e territorio è servita per chiarire tutti i dubbi in merito all'operazione di taglio e sostituzione degli alberi. Alla presenza di un pubblico a dir poco folto che non è riuscito ad entrare tutto nella stanza sede della discussione e che in un paio di occasioni ha costretto il presidente Roberto Iallorenzi a ‘farsi sentire', la parte politica guidata dal sindaco Mantellassi (assieme a lui gli assessori Mannucci e Falorni) e quella tecnica con la dirigente Roberta Scardigli hanno illustrato l'operazione via Redi rispondendo alle domande dei consiglieri di opposizione e lasciando al dottor agronomo Luca Dei il compito di illustrare il suo lavoro e come cambierà quella zona.
La sostituzione dei sei pini con sedici nuovi alberi, ovviamente diversi da questi che proprio non sono adatti all'ambiente urbano (un punto su cui tutti sono d'accordo), affonda le radici, giusto per restare in tema, a due anni fa quando la giunta Barnini fece una mappatura dell'intera città individuando in quella via un punto critico. “Gli alberi – ha spiegato la dottoressa Scardigli – creavano problemi sia alla strada che alle abitazioni per i loro rami”. Il lavoro è poi andato avanti tecnicamente con una perizia datata novembre 2023 e politicamente con incontri con la cittadinanza residente in quella strada e con il comitato IV novembre che era presente in aula. Il percorso finale del lungo lavoro tecnico degli uffici preposti è arrivato con le due delibere del dicembre 2024, una che affidava il progetto di sostituzione al dottor Dei e l'altra il lavoro ad una ditta specializzata.
Alessio Mantellassi ha centrato il suo primo intervento nello spiegare come, in un'amministrazione pubblica, esistano specifiche competenze di ciascuna parte, quella politica con i suoi organi e quella tecnica. “Il sindaco non è un re che può fare quello che vuole - ha detto – di fronte ad una perizia tecnica che dice che ci si deve comportare in un certo modo non può che farlo secondo legge. In caso di incidente, un dirigente deve spiegare il perché non ha proceduto e non può farlo dicendo che glielo ha imposto il sindaco perché lui non ha potere di farlo. Il primo cittadino non può sovrastare il dirigente sugli atti amministrativi. Lo dice la legge Bassanini che ha fissato una divisione fra la responsabilità amministrativa e quella politica”. Il discorso scivola poi sulla convocazione della commissione avvenuta dopo il taglio. “Attendere il via libera della commissione non è supportato dalle competenze della stessa che non ha il potere di dare il via libera ad un atto ordinario, ad un intervento di manutenzione o di altro tipo. Anche la giunta ha il compito di trovare le risorse, ma non di opporsi ad una perizia tecnica. La commissione deve approfondire nel merito e rispondere alle domande dei consiglieri ed infatti questo facciamo con la seduta a cui partecipano, non a caso, sia la parte politica che quella tecnica. La richiesta di sospensione non era motivata mentre abbiamo sempre risposto positivamente alle richieste di incontri che abbiamo ricevuto”.
La sostituzione dei sei pini con sedici nuovi alberi, ovviamente diversi da questi che proprio non sono adatti all'ambiente urbano (un punto su cui tutti sono d'accordo), affonda le radici, giusto per restare in tema, a due anni fa quando la giunta Barnini fece una mappatura dell'intera città individuando in quella via un punto critico. “Gli alberi – ha spiegato la dottoressa Scardigli – creavano problemi sia alla strada che alle abitazioni per i loro rami”. Il lavoro è poi andato avanti tecnicamente con una perizia datata novembre 2023 e politicamente con incontri con la cittadinanza residente in quella strada e con il comitato IV novembre che era presente in aula. Il percorso finale del lungo lavoro tecnico degli uffici preposti è arrivato con le due delibere del dicembre 2024, una che affidava il progetto di sostituzione al dottor Dei e l'altra il lavoro ad una ditta specializzata.
Alessio Mantellassi ha centrato il suo primo intervento nello spiegare come, in un'amministrazione pubblica, esistano specifiche competenze di ciascuna parte, quella politica con i suoi organi e quella tecnica. “Il sindaco non è un re che può fare quello che vuole - ha detto – di fronte ad una perizia tecnica che dice che ci si deve comportare in un certo modo non può che farlo secondo legge. In caso di incidente, un dirigente deve spiegare il perché non ha proceduto e non può farlo dicendo che glielo ha imposto il sindaco perché lui non ha potere di farlo. Il primo cittadino non può sovrastare il dirigente sugli atti amministrativi. Lo dice la legge Bassanini che ha fissato una divisione fra la responsabilità amministrativa e quella politica”. Il discorso scivola poi sulla convocazione della commissione avvenuta dopo il taglio. “Attendere il via libera della commissione non è supportato dalle competenze della stessa che non ha il potere di dare il via libera ad un atto ordinario, ad un intervento di manutenzione o di altro tipo. Anche la giunta ha il compito di trovare le risorse, ma non di opporsi ad una perizia tecnica. La commissione deve approfondire nel merito e rispondere alle domande dei consiglieri ed infatti questo facciamo con la seduta a cui partecipano, non a caso, sia la parte politica che quella tecnica. La richiesta di sospensione non era motivata mentre abbiamo sempre risposto positivamente alle richieste di incontri che abbiamo ricevuto”.
Sulla scelta politica, altro aspetto richiesto dalle opposizioni, Mantellassi chiarisce che “non c'è alcuna scelta politica perché, davanti ad una perizia, non si può fare. Rimuovere un albero non è un scelta politica ma tecnica, lo dice la legge. Non è un caso se non passa dal consiglio comunale. In questo caso la scelta politica è data dal patto del verde della giunta Barnini. E questo non dice che non si deve mai tagliare perché, purtroppo, non è possibile, ma dice come ci si deve comportare. In questo caso andare a ripiantumare ed abbiamo deciso di farlo triplicando il numero. Questa è una scelta politica. Era meglio tenere quelli che c‘erano? Certo, se ce ne fossero state le condizioni nessuno si sarebbe alzato la mattina dicendo di segarli”. “Ho sentito parlare poco della sicurezza di chi ci vive – ha proseguito – ma è una responsabilità dell'ente. E non è banale perché, quando c'è un incidente sulle strade, le autorità inquirenti chiamano gli amministratori e chiedono cosa è stato fatto per la sicurezza”. Mantellassi ha infine confermato di aver ricevuto una diffida dal comitato, atto a cui il Comune ha risposto affidando il tutto agli uffici predisposti supportati da un legale di fiducia. E' stato poi il dottor Dei a spiegare il suo lavoro e quindi come saranno via Redi e via Cavallotti, un intervento che Clebs pubblica in forma integrale con un video alla fine di questo articolo, così da far sentire dalle sue parole quello che accadrà a Ponzano.
Non sono mancate poi altre domande dei consiglieri e la sensazione colta anche da qualche brusio dei presenti è che se ne continuerà ancora a parlare, specie da parte del comitato IV novembre che aveva proposto una soluzione alternativa che avrebbe evitato il taglio degli alberi. Resta il fatto che la commissione ha chiarito molti dubbi su come si è arrivati alla sostituzione dei sei pini. Un passaggio importante di questa vicenda.
Non sono mancate poi altre domande dei consiglieri e la sensazione colta anche da qualche brusio dei presenti è che se ne continuerà ancora a parlare, specie da parte del comitato IV novembre che aveva proposto una soluzione alternativa che avrebbe evitato il taglio degli alberi. Resta il fatto che la commissione ha chiarito molti dubbi su come si è arrivati alla sostituzione dei sei pini. Un passaggio importante di questa vicenda.
Marco Mainardi
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