Una Toscana che sceglie: storie, aneddoti e incontri.... sotto gli occhi di Clelia nel nuovo libro di Antonio Mazzeo
22-07-2025 00:12 - Libridine
Alla Festa dell’Unità di San Miniato, Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, ha presentato il suo nuovo libro, un racconto personale e politico che si snoda attraverso le sfide, le scelte difficili e la determinazione di chi, come lui, si è impegnato a guidare la Regione in momenti complessi. Il titolo, "Sotto gli occhi di Clelia", affonda le radici in un simbolo storico che Mazzeo ha scelto per raccontare la sua esperienza politica: la fuga della giovane Clelia dalla prigionia etrusca, un atto di coraggio che racchiude il valore della libertà e della scelta, temi centrali nell’operato di Mazzeo.
Il significato del titolo e l’ispirazione
Il titolo del libro è stato scelto dopo una lunga riflessione. Inizialmente, l’autore aveva pensato a un altro nome – La scelta - , ma non sembrava riuscire a catturare pienamente l'essenza di ciò che voleva trasmettere. Solo dopo aver riflettuto sulla figura di Clelia, una giovane donna che, nella Roma antica, si batté per la sua libertà, Mazzeo trovò la chiave giusta per raccontare la sua esperienza politica. Quell’immagine Mazzeo l’aveva da sempre davanti agli occhi, grazie al grande quadro di Rustichino, affisso a una delle pareti del suo ufficio in Regione.
La fuga di Clelia rappresenta una scelta difficile, ma necessaria: fuggire da una condizione di oppressione per inseguire un ideale di giustizia e libertà. Mazzeo, infatti, vede nelle scelte politiche che ha fatto e che ha accompagnato la Toscana a prendere, una continua ricerca della "parte giusta della storia", un atto che implica spesso coraggio e la capacità di guardare oltre le difficoltà immediate.
“Ogni azione che abbiamo fatto in questi anni, ogni momento di gioia o sofferenza, ogni scelta difficile, è stata fatta sotto gli occhi di Clelia. La nostra regione, la Toscana, è sempre stata una scelta.”
Una comunità che si tiene insieme
Il libro di Mazzeo non è solo una riflessione sul passato, di aneddoti mai svelati, di incontri e di storie che gli sono rimaste addosso, ma anche una proiezione verso il futuro. Il presidente ha sottolineato come la sua esperienza politica sia stata segnata da momenti di divisione, ma anche di grande unione. Ha parlato dei momenti difficili vissuti insieme ai cittadini toscani: la pandemia, le alluvioni e le emergenze che hanno messo alla prova la comunità, ma che alla fine hanno portato tutti a muoversi di nuovo insieme, rafforzati.
"Siamo una comunità che si tiene insieme. Nonostante le difficoltà, nonostante le scelte impopolari, nonostante le divisioni. Alla fine, la nostra forza è proprio quella di saper scegliere la parte giusta della storia da cui stare."
Il valore della cura: tra norme e persone
Un altro tema fondamentale del libro è il concetto di cura della persona. La politica, secondo Mazzeo, non è solo una questione di potere, ma di miglioramento delle condizioni di vita delle persone. È stato un percorso che lo ha visto impegnato, con il suo Consiglio, a sviluppare normative pensate per tutelare i più deboli, per tutelare la dignità della persona (leggi fine vita), tutelare i giovani lavoratori, i disoccupati, ma anche a rispondere a sfide impreviste come quella dei rider.
“Se pensiamo a come migliorare la vita degli altri, stiamo facendo politica. Se la politica non ha al centro la persona, allora non ha più significato.”
Il suo impegno si è tradotto anche in azioni concrete, come la legge regionale per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori delle piattaforme digitali, i cosiddetti "rider". Una battaglia che, come ha ricordato, ha portato alla creazione di un sistema di sicurezza per questi giovani lavoratori che spesso sono esposti a condizioni precarie e pericolose.
Mazzeo ha anche ricordato la battaglia della GKN, un altro tema che ha segnato la sua attività politica. In quei momenti difficili, la sua scelta è stata quella di ascoltare i lavoratori, i giovani e gli studenti che avevano partecipato alla protesta, cercando di dar loro una speranza concreta attraverso la creazione di consorzi industriali che potessero dare nuove opportunità di lavoro.
“Prendersi cura significa anche dare speranza. È questo che la politica deve fare: migliorare la vita delle persone e dare loro la possibilità di costruire il proprio futuro.”
Il viaggio verso il futuro
“Sotto gli occhi di Clelia” è dunque il racconto di un viaggio, personale e collettivo, fatto di scelte difficili ma necessarie, di sogni e di speranze, di momenti di gioia e di sofferenza. Un viaggio che Mazzeo ha intrapreso insieme a tutta la Toscana, con la convinzione che la politica debba essere uno strumento per migliorare la vita delle persone, per costruire un futuro migliore e per difendere i valori che rappresentano la parte giusta della storia.
Ma il libro non si limita a raccontare ciò che è stato; si proietta con forza verso il futuro. Mazzeo, infatti, ha delineato la sua visione per la Toscana del 2050, una regione che:
Sarà inclusiva e sostenibile, con politiche che metteranno sempre al centro l'ambiente e la giustizia sociale, affrontando le sfide climatiche e ambientali con soluzioni innovative, ma che rispondano anche ai bisogni delle persone più vulnerabili.
Il significato del titolo e l’ispirazione
Il titolo del libro è stato scelto dopo una lunga riflessione. Inizialmente, l’autore aveva pensato a un altro nome – La scelta - , ma non sembrava riuscire a catturare pienamente l'essenza di ciò che voleva trasmettere. Solo dopo aver riflettuto sulla figura di Clelia, una giovane donna che, nella Roma antica, si batté per la sua libertà, Mazzeo trovò la chiave giusta per raccontare la sua esperienza politica. Quell’immagine Mazzeo l’aveva da sempre davanti agli occhi, grazie al grande quadro di Rustichino, affisso a una delle pareti del suo ufficio in Regione.
La fuga di Clelia rappresenta una scelta difficile, ma necessaria: fuggire da una condizione di oppressione per inseguire un ideale di giustizia e libertà. Mazzeo, infatti, vede nelle scelte politiche che ha fatto e che ha accompagnato la Toscana a prendere, una continua ricerca della "parte giusta della storia", un atto che implica spesso coraggio e la capacità di guardare oltre le difficoltà immediate.
“Ogni azione che abbiamo fatto in questi anni, ogni momento di gioia o sofferenza, ogni scelta difficile, è stata fatta sotto gli occhi di Clelia. La nostra regione, la Toscana, è sempre stata una scelta.”
Una comunità che si tiene insieme
Il libro di Mazzeo non è solo una riflessione sul passato, di aneddoti mai svelati, di incontri e di storie che gli sono rimaste addosso, ma anche una proiezione verso il futuro. Il presidente ha sottolineato come la sua esperienza politica sia stata segnata da momenti di divisione, ma anche di grande unione. Ha parlato dei momenti difficili vissuti insieme ai cittadini toscani: la pandemia, le alluvioni e le emergenze che hanno messo alla prova la comunità, ma che alla fine hanno portato tutti a muoversi di nuovo insieme, rafforzati.
"Siamo una comunità che si tiene insieme. Nonostante le difficoltà, nonostante le scelte impopolari, nonostante le divisioni. Alla fine, la nostra forza è proprio quella di saper scegliere la parte giusta della storia da cui stare."
Il valore della cura: tra norme e persone
Un altro tema fondamentale del libro è il concetto di cura della persona. La politica, secondo Mazzeo, non è solo una questione di potere, ma di miglioramento delle condizioni di vita delle persone. È stato un percorso che lo ha visto impegnato, con il suo Consiglio, a sviluppare normative pensate per tutelare i più deboli, per tutelare la dignità della persona (leggi fine vita), tutelare i giovani lavoratori, i disoccupati, ma anche a rispondere a sfide impreviste come quella dei rider.
“Se pensiamo a come migliorare la vita degli altri, stiamo facendo politica. Se la politica non ha al centro la persona, allora non ha più significato.”
Il suo impegno si è tradotto anche in azioni concrete, come la legge regionale per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori delle piattaforme digitali, i cosiddetti "rider". Una battaglia che, come ha ricordato, ha portato alla creazione di un sistema di sicurezza per questi giovani lavoratori che spesso sono esposti a condizioni precarie e pericolose.
Mazzeo ha anche ricordato la battaglia della GKN, un altro tema che ha segnato la sua attività politica. In quei momenti difficili, la sua scelta è stata quella di ascoltare i lavoratori, i giovani e gli studenti che avevano partecipato alla protesta, cercando di dar loro una speranza concreta attraverso la creazione di consorzi industriali che potessero dare nuove opportunità di lavoro.
“Prendersi cura significa anche dare speranza. È questo che la politica deve fare: migliorare la vita delle persone e dare loro la possibilità di costruire il proprio futuro.”
Il viaggio verso il futuro
“Sotto gli occhi di Clelia” è dunque il racconto di un viaggio, personale e collettivo, fatto di scelte difficili ma necessarie, di sogni e di speranze, di momenti di gioia e di sofferenza. Un viaggio che Mazzeo ha intrapreso insieme a tutta la Toscana, con la convinzione che la politica debba essere uno strumento per migliorare la vita delle persone, per costruire un futuro migliore e per difendere i valori che rappresentano la parte giusta della storia.
Ma il libro non si limita a raccontare ciò che è stato; si proietta con forza verso il futuro. Mazzeo, infatti, ha delineato la sua visione per la Toscana del 2050, una regione che:
Sarà inclusiva e sostenibile, con politiche che metteranno sempre al centro l'ambiente e la giustizia sociale, affrontando le sfide climatiche e ambientali con soluzioni innovative, ma che rispondano anche ai bisogni delle persone più vulnerabili.
Sarà un punto di riferimento per l'innovazione e il lavoro, promuovendo una Toscana che investe nella formazione e nelle competenze digitali, creando nuovi posti di lavoro, ma anche tutelando quelli esistenti, come dimostra l’impegno per i rider e altre categorie precarie.
Sarà una regione che sa scegliere la parte giusta della storia, con una classe dirigente che, come Clelia, avrà sempre il coraggio di fare scelte difficili per il bene collettivo, senza mai voltarsi dall'altra parte di fronte all'ingiustizia e alle disuguaglianze.
Questa visione si intreccia con l’esperimento inedito di intelligenza artificiale a cui Mazzeo ha voluto dare spazio nel libro, un approccio innovativo che potrebbe sembrare futuristico ma che, al contrario, rivela quanto sia importante avere il coraggio di guardare lontano. L’uso dell’IA per rispondere a domande cruciali sulla Toscana del futuro ha prodotto risposte che vanno al di là di ciò che ci aspetteremmo da una macchina. L'intelligenza artificiale, infatti, non solo raccoglie dati, ma è in grado di riflettere sul cambiamento sociale, di suggerire connessioni nuove e, in alcuni casi, di proporre soluzioni che sembrano essere molto più avanzate rispetto alle logiche politiche tradizionali.
“Questo esperimento, per quanto possa sembrare strano, ci dice una cosa fondamentale: la politica deve avere la capacità di saper leggere il mondo che cambia. Se non alziamo lo sguardo e non proponiamo idee innovative, non stiamo svolgendo la nostra funzione sociale. La Toscana del 2050 non la costruiremo con i mezzi del passato, ma con un pensiero audace e una capacità di progettare per il futuro.”
Con queste parole, Mazzeo ha ribadito l'importanza di investire in settori chiave per la Toscana del futuro. I punti cruciali sono:
Investire sull’acqua, un bene sempre più prezioso che dovrà essere gestito con responsabilità per non compromettere il sistema produttivo della regione.
“Questo esperimento, per quanto possa sembrare strano, ci dice una cosa fondamentale: la politica deve avere la capacità di saper leggere il mondo che cambia. Se non alziamo lo sguardo e non proponiamo idee innovative, non stiamo svolgendo la nostra funzione sociale. La Toscana del 2050 non la costruiremo con i mezzi del passato, ma con un pensiero audace e una capacità di progettare per il futuro.”
Con queste parole, Mazzeo ha ribadito l'importanza di investire in settori chiave per la Toscana del futuro. I punti cruciali sono:
Investire sull’acqua, un bene sempre più prezioso che dovrà essere gestito con responsabilità per non compromettere il sistema produttivo della regione.
Valorizzare i borghi più piccoli, trasformandoli in spazi vivibili e attrattivi per persone provenienti da tutto il mondo, offrendo servizi di prossimità e puntando sulla qualità della vita.
Investire massicciamente nella formazione, perché i lavori che conosciamo oggi potrebbero non esistere più nel 2050. Per questo, è necessario pensare a come preparare le future generazioni alle sfide di un mondo che cambia velocemente. Mazzeo ha sottolineato come la Toscana del futuro rischi di trovarsi con circa 350.000 abitanti in meno se non si inizia a pensare a un nuovo paradigma che attragga giovani, innovazione e competenze. "La sfida è quella di non lasciare che la nostra regione diventi una regione per vecchi e da vecchi. La politica deve lavorare oggi per garantire un futuro migliore a chi verrà dopo di noi".
(e.ch.)