19 Luglio 2025
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Il comitato Stop 5G: "La sentenza del Tar non entra nel merito delle questioni"

17-07-2025 15:12 - Cronaca
Abbiamo letto su Clebs la notizia della sentenza sfavorevole ai cittadini che avevano presentato ricorso contro l'antenna Iliad installata in via Chiassatelle, a Borgo. La notifica ai ricorrenti è arrivata lo scorso 9 luglio.

L'articolo riprende il contenuto della sentenza in modo sostanzialmente corretto, seppure senza particolari approfondimenti critici, e dà conto anche delle spese legali poste a carico dei ricorrenti, che si aggiungono a quelle già affrontate da tempo per la propria difesa, grazie al sostegno di fondi personali e di cittadini solidali.

La decisione del TAR, va precisato, non entra nel merito delle questioni sollevate, ma rigetta il ricorso per presunta carenza di legittimazione: un rilievo formale secondo cui i cittadini ricorrenti non sarebbero "sufficientemente coinvolti" o "abbastanza vicini" all'impianto da poter agire legalmente. Una valutazione che lascia spazio a molte riflessioni.

Riteniamo altresì che definire "generica" la documentazione presentata dai ricorrenti sia una valutazione piuttosto riduttiva: si trattava di fotografie, relazioni tecniche e segnalazioni che descrivono un impatto ambientale, paesaggistico e potenzialmente sanitario ben concreto. Siamo consapevoli che non sempre questi elementi vengano considerati sufficienti in sede giuridica, ma riteniamo che meritino comunque attenzione e rispetto, anche da parte delle istituzioni.

In questo senso, ci interroghiamo su come sia stata gestita la fase di informazione e confronto con la cittadinanza prima dell'installazione dell'antenna. Diverse richieste di dialogo erano arrivate da parte dei residenti e di chi, come il nostro Comitato, segue da tempo il tema, senza che ci fosse una reale possibilità di interlocuzione preventiva.

Un esempio emblematico è il messaggio WhatsApp inviato dal Comune ai residenti il 26/04/2024, in cui si annunciavano modifiche alla viabilità per consentire "lavori sulla copertura di un edificio", senza alcun riferimento all'installazione di un'antenna: una comunicazione ritenuta fuorviante, che ha contribuito ad alimentare le preoccupazioni e la successiva decisione di ricorrere.

Riteniamo che su questi aspetti ci sia ancora molta strada da fare. Quanto agli incontri pubblici promossi dal Comune, crediamo siano un primo passo importante, ma che vadano rafforzati e resi realmente partecipativi. Spesso, infatti, arrivano quando le decisioni sono già state prese, e questo limita fortemente la possibilità di un confronto aperto e costruttivo.

Ci teniamo inoltre a sottolineare che una sentenza di primo grado non rappresenta la conclusione definitiva della vicenda. L'ipotesi di un appello al Consiglio di Stato è al vaglio, e ogni percorso sarà valutato con attenzione entro la scadenza del 7 settembre. Al di là del piano legale, resta comunque il bisogno di migliorare il dialogo tra istituzioni e cittadini, soprattutto con realtà attive, organizzate e autonome come la nostra.

Come Comitato Stop5G-Empoli-Valdelsa, confermiamo il nostro impegno al fianco dei residenti di via Chiassatelle e di tutti coloro che si battono per un territorio più vivibile, rispettoso dell'ambiente, della salute e del paesaggio. Qualora le spese legali vengano effettivamente richieste, ci attiveremo con una campagna di sottoscrizioni pubbliche, chiedendo il sostegno di migliaia di cittadini non solo di Empoli e Borgo, ma di tutta l'area Empolese-Valdelsa e della Toscana, con piccoli contributi accessibili a tutti.

Cogliamo infine l'occasione per chiarire un equivoco contenuto nell'articolo: il Comitato Stop5G Empoli-Valdelsa non è parte ricorrente nel procedimento citato. Il nostro Comitato, attivo dal maggio 2024, ha scelto di operare su un piano informativo e politico, con azioni come assemblee, volantinaggi, osservazioni agli atti pubblici e incontri con maggioranza e opposizioni. Non disponendo (almeno per ora) di personalità giuridica, non abbiamo potuto intraprendere un'azione giudiziaria diretta.

Per questo riteniamo non del tutto centrato l'accostamento tra l'esito del ricorso e l'azione politica più ampia che portiamo avanti da oltre un anno. Le difficoltà incontrate in sede giuridica riflettono un quadro normativo complesso, segnato anche da modifiche recenti come il Decreto Concorrenza del dicembre 2023. Ma questo non indebolisce il valore e la legittimità della nostra campagna, che continuerà a lavorare per un cambio di approccio da parte dell'Amministrazione Comunale su temi fondamentali come il principio di precauzione, i monitoraggi ambientali, la trasparenza e la partecipazione effettiva dei cittadini.

Comitato Stop5G-Empoli-Valdelsa

Replica dell'autore dell'articolo:

Riguardo al comunicato stampa in oggetto, solo una piccola replica che riguarda la parte finale. Nell'articolo, come chiunque può leggere, non c'è alcun equivoco sul Comitato Stop5G Empoli-Valdelsa visto che non c'è scritto da nessuna parte che il Comitato è parte ricorrente. L'unico accenno al comitato è nel finale dove viene citato un comunicato dello stesso comitato che era uscito proprio quel giorno e che riportava la notizia di un incontro col sindaco. Tutto qui, basta leggere. (Marco Mainardi)




Fonte: Ufficio stampa
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